luigi_67
2015-05-07 10:53
Ho deciso di dedicarmi a qualche sintesi semplice, principalmente per arricchire l'armadio dei reagenti. Ho iniziato con il piombo ioduro che tra l'altro mi sembra mancasse in questa sezione.
Questo composto, dal caratteristico colore giallo, veniva usato in passato come pigmento colorato ma tale utilizzo è stato in seguito abbandonato per la sua tossicità ed instabilità alla luce.
La sintesi è condotta secondo la seguente reazione:
Pb(NO3)2 + 2KI → PbI2 + 2KNO3
Materiale utilizzato – Reagenti
20 g potassio ioduro (p.m 166.01)
20 g piombo nitrato (p.m. 331.21)
Materiale utilizzato – vetreria e strumenti
Becher 400 ml
Accessori per filtrazione sottovuoto (pompa, buchner, beuta da vuoto)
Essiccatore
Accessori vari (spatola, becher, supporti, ecc)
Guanti lattice usa e getta
Dispositivi di sicurezza individuale:
Guanti
Maschera
Indumenti protettivi
Attenzione: i sali di piombo sono tossici. Evitarne assolutamente il contatto con la pelle, l’inalazione delle polveri e svolgere l’esperienza in un ambiente adatto (non in cucina per capirci…)
Descrizione dell’esperienza
20 g di piombo nitrato sono posti in un becher con 100 ml di acqua.
Agitare fino a che il nitrato sia completamente disciolto. Avere un agitatore aiuta ma non é indispensabile.
In un altro becher, porre 20 g di potassio ioduro con circa 100 ml di acqua. Questo sale solubilizza molto più rapidamente del precedente.
Una volta pronte le soluzioni, versare l’una delle due soluzioni nell’altra (io ho versato il nitrato nello ioduro, non credo il contrario faccia differenza).
Si ha formazione immediata di piombo ioduro che si manifesta sotto forma di un vistoso precipitato di colore giallo chiaro, molto brillante. Agitando con una bacchetta per omogenizzare la soluzione, sembra di avere a che fare con una vernice gialla.
Si può procedere subito a filtrare il precipitato: consiglio vivamente la filtrazione sottovuoto per abbreviare i tempi e ottenere un prodotto più asciutto.
Lo ioduro di piombo, grazie alla sua bassissima solubilità in acqua, resta praticamente tutto nel filtro.
Dalla soluzione filtrata si potrebbe recuperare il nitrato di potassio, ma sarebbe probabilmente contaminato con parte dei reagenti di partenza, pertanto ho eliminato il tutto.
Si lava il filtrato con dell’acqua e si lascia sotto aspirazione per una decina di minuti al fine di rimuovere più umidità possibile.
Ho tenuto quindi il prodotto in essiccatore per una settimana fino a completa asciugatura.
Ho ottenuto 25 grammi di sale asciutto, equivalenti ad una resa del 89%
Considerazioni finali.
Il prodotto si presenta in forma di polvere amorfa, di un bel colore giallo chiaro, piuttosto pesante. Esso va conservato in un contenitore ben chiuso e al riparo dalla luce.
E’ tossico e la sua eventuale manipolazione deve essere fatta prendendo tutte le precauzioni del caso.
La resa è stata in parte penalizzata dai residui di precipitato non recuperati durante il processo e dalle operazioni di lavaggio.
La sintesi è molto semplice ma occorre prestare molta attenzione alla manipolazione dei reagenti e del prodotto finale, preparando in anticipo una “zona di lavoro” e mettendo in atto i dovuti accorgimenti per evitare di contaminare la zona circostante.
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