Claudio
2014-11-06 00:18
In partenza l’intenzione era di fare una sintesi dell’idruro di magnesio–nichel. Questo idruro può essere usato in sistemi di accumulo di idrogeno come valida alternativa alle bombole d’acciaio ad alta pressione nel caso sia richiesto basso ingombro e peso limitato come nell’uso su autoveicoli. Il mio interesse su questo idruro è limitato al suo possibile uso in campo L.E.N.R. in sistemi Ni – H2.
Questo l’aspetto della polvere di Mg2NiH4 a varie temperature (Fig. 1)
Qui avevo trovato: http://vgr.ing.unipi.it/ichs/images/stories/papers/160.pdf un’ ottima e dettagliata procedura che permetteva di ottenere in un singolo passaggio in ambiente controllato prima la lega Mg2Ni e poi l’idruro Mg2NiH4 il tutto con H2 alla pressione di 10 bar e temp. di 600 ºC.
Il lavoro sopracitato prevede l’uso di polvere di Mg con granulometria <100 µm e polvere di Ni < 2-7 µm in rapporto molare 2:1.
Grafico temperature del procedimento (Fig. 2)
Il piccolo reattore da me usato per sperimentazioni LENR a medio alta temperatura principalmente su polveri di Ni , andava benissimo per questa sintesi. Questo è il reattore (Fig. 3, I - II), particolari (Fig. 3B).
Internamente è costituito da un crogiolo in allumina in cui si inseriscono le polveri inserito dentro un'altra tazzina di allumina che supporta la resistenza riscaldante, il tutto inserito dentro un involucro in grafite avente la funzione di contenere il calore all’interno, l’involucro esterno in acciaio inox e bronzo con guarnizioni di tenuta metalliche, per garantire la tenuta a pressione, nella parte superiore un tubicino inox chiuso ad una estremità permette alla termocoppia di arrivare all’interno del primo crogiolo. qui il crogiolo in fase di caricamento delle polveri. (Fig. 4)
Le polveri da me usate sono: Mg da 200 – 300 µm, Ni da 20 – 100 µm. (Fig. 5 – 6).
Sono stati caricati 1,3 g di Mg + 1.55 g di Ni dopo aver opportunamente mescolato la miscela.
Sigillato il reattore è stato fatto il vuoto sino a 0,05 torr quindi caricato il reattore con 2 bar di H2, questo procedimento è stato ripetuto per 3 volte, al fine di rimuovere completamente l’ossigeno.
Si caricano 8,2 bar di H2, acceso il riscaldatore la temperatura viene portata a 620 ºC e tenuta per 2 ore a questo valore poi spento il reattore aspetto il raffreddamento, aperto il reattore scopro che nulla è cambiato nell’aspetto e nella consistenza delle polveri.
I motivi del fallimento nella replicazione di questo esperimento a mio parere vanno sopratutto ricercate nella dimensioni delle polveri: le mie sono parecchio più grossolane. Forse anche la pressione dell’H2 era troppo bassa.
Ho pensato di ripetere la prova a temperatura superiore a quella di fusione del magnesio, 650ºC.. Richiuso il reattore e ripetuti i tre cicli sotto vuoto ho poi caricato 6,85 bar di H2.
Sotto il grafico del trattamento termico (parte I) (Graf. 1)
La pressione all’interno del reattore (curva in rosso) cresce all’aumentare della temperatura (curva in nero) sino alla zona delimitata dalla linea verticale 1 corrispondente ad una temperatura della cella di 540 ºC quindi decresce costantemente indicando un costante assorbimento di H2 da parte delle polveri. Se si osserva l’andamento della curva delle temperature in prossimità della linea 1 si nota un lieve aumento della sua pendenza a destra della linea e questo indica la presenza di una reazione esotermica all’interno della cella. La temperatura media è di 720ºC, si può osservare che una volta arrivata a regime la temperatura ha delle variazioni, questo è dovuto alla tensione di alimentazione della resistenza che non è stabilizzata. A 6,5 ore il reattore viene spento (linea 2).
Il giorno dopo il reattore viene riacceso (parte II) (Graf. 2) dopo aver caricato idrogeno sino 5,9 bar.
Rispetto al giorno prima l’assorbimento di H2 inizia a 430 ºC, alla linea 1, un’interruzione dell’energia elettrica che viene ridata dopo 1,5 ore, linea 2, la temp. media della cella è di 690ºC.
Dopo circa 10 ore la pressione H2 è scesa a 3,1 bar l’assorbimento non è ancora terminato ma la curiosità di vedere l’interno del reattore e tale che spengo il reattore e dopo averlo fatto raffreddare lo apro.
Il contenuto del crogiolo è ora formato da minuti granuli bianchi misti a granuli di Ni; sistemato il miscuglio di polveri su un cartoncino ho posizionato una piccola calamita sotto ed ho estratto dal miscuglio la polvere di Ni .
La polvere bianca estratta presenta tracce di Mg (Fig. 7 e Fig. 8).
Immersa in H2O genera H2, se l’ H2O è acidulata lo sviluppo di H2 è molto più rapido. Riscaldata inizia a decomporsi a 360 – 400 ºC e subito dopo si infiamma, insomma si può ragionevolmente dire che questa polvere è idruro di Magnesio.
Mg + H2 --> MgH2 a 690 – 720 ºC con pressione di 6 – 7 bar ed in presenza di polvere di nichel.
Devo dire che è stata per me una sorpresa, dalla bibliografia mi risultava che erano necessarie pressioni molto più elevate per ottenere l’idruro di Mg. non mi rimane che pensare che il nichel ha agito da catalizzatore.
Una prova eseguita successivamente con solo polvere di Mg alla stessa temperatura e pressione non ha dato questi risultati, solo una piccola quantità di MgH2 e formazione di un blocco più o meno compatto di Mg.
La prima sintesi di MgH2 venne effettuata nel 1951 alla pressione di 200 bar , e temp. 500 ºC in presenza di MgI2 come catalizzatore.
Attualmente vengono usate anche altre tecniche che richiedono minori temperature e minori pressioni come quella della macinazione in mulini a sfere ad alta energia, in atmosfera idrogeno, richiedono però lunghi tempi di macinazione.
Bibliografia :
- “Safe processing route for the syhthesis of Mg based metallic hydrides” :
http://vgr.ing.unipi.it/ichs/images/stories/papers/160.pdfhttp://vgr.ing.unipi.it/ichs/images/stories/papers/160.pdf
- “Destabilized magnesium nickel hydride” : http://ieahia.org/pdfs/NN0094d.pdfhttp://ieahia.org/pdfs/NN0094d.pdf
- “Mechanochemical synthesis of hydrogen storage materials” : http://www.icmpe.cnrs.fr/IMG/pdf/cuevas_2.pdfhttp://www.icmpe.cnrs.fr/IMG/pdf/cuevas_2.pdf
- “Decomposition of nickel-doped magnesium hydride prepared by reactive mechanical alloying: http://www.researchgate.net/publication/248173441_Decomposition_of_nickel-doped_magnesium_hydride_prepared_by_reactive_mechanical_alloyinghttp://www.researchgate.net/publication/248173441_Decomposition_of_nickel-doped_magnesium_hydride_prepared_by_reactive_mechanical_alloying
-“Sistemi di accumulo di idrogeno ad idruri di magnesio: verifica sperimentale degli effetti di scala”:
http://www.gruppofrattura.it/ors/index.php/aim/article/viewFile/378/347http://www.gruppofrattura.it/ors/index.php/aim/article/viewFile/378/347
-“Accumulo di idrogeno in idruri metallici” : http://download.kataweb.it/mediaweb/pdf/espresso/scienze/1980_140_7.pdfhttp://download.kataweb.it/mediaweb/pdf/espresso/scienze/1980_140_7.pdf
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