MaXiMo
2013-06-02 12:54
A tutti i chemonauti propongo questo semplice esperimento per il recupero dei pigmenti contenuti nella paprica dolce. Questa metodica può essere applicata con successo a tutti i coloranti con struttura carotenoide o similare, chiaramente con andamenti variabili e rese diverse. Avendo ordinato dei coloranti di questo tipo, estratti da varietà di capsico e nell’attesa che arrivino mi sono divertito a estrarre direttamente da un campione di paprica dolce commerciale i pigmenti maggiormente presenti la Capsantina (Arancio) e la Capsorubina (Rosso). La frazione ottenuta può essere poi ulteriormente separata e purificata sino ad ottenere i singoli composti mediante cromatografia o separazione per funzionalizzazione.
Al mio fornitore, che è lo stesso del colorante del cavolo rosso di un post precedente, ed è di Amburgo, (crande cermania) ho spiegato quale fosse la corretta tassonomia del cavolo rosso e per non fare brutte figure ho chiesto quale fosse quella corretta del capsico ordinato mi ha risposto in tono scherzoso e ridendo …”che tipo di proplemi afete foi in Italia…siete proprio pazi con fixazioni” …......pofera italia..”….(minuscolo la i di italia)
La polvere di paprica dolce commerciale è in genere una miscela di diversi specie di peperoni dolci che non contengono quantità elevate di capsacina. Le principali specie sono Capsicum frutescens, Capsicum annum (trattato per la capsaicina), Capsicum tetragonis (ungherese).
Metodo :
Ho pesato 20 gr. di Paprica dolce finemente tritata e ho estratto con Soxhlet per circa 2 ore con 150 ml di Acetone. Ho recuperato dalle pareti del pallone con altri 30 ml di Acetone parte dell’estratto secco e ho trasferito tutto in un imbuto separatore (Foto1) . Ho dibattutto vigorosamente con tre aliquote da 120 ml circa di una salamoia al 35% di NaCl, aspettando sempre la netta separazione tra le fasi e soprattutto verificando l’aumento di coalescenza nella zona Acetone residuo, salamoia acetonica di scarto. (Foto 2 a b). Attenzione alla eventuale formazione di cristalli di NaCl con intasamenti nella zona rubinetto.
La salamoia viene scartata, ha sempre un debole colore giallino e contiene una minima parte dei coloranti giallo-arancio.
Ho recuperato 2 frazioni colorate, la prima oleosa, densa rubra, ricca in Capsorubina e quella superiore con i pigmenti più diluiti dispersi nell’Acetone residuo. (Foto 3). Le pareti del separatore sono state lavate con 20 ml di Acetone e riunite agli estratti.
La frazione oleosa scura è la base dei coloranti, al tatto è untuosa, colora in maniera piena la pelle, ma si elimina facilmente, mantiene un odore forte di base ….da peperoncino.
Ho riunito le frazioni, ho tirato a secco il solvente ed ho ottenuto un liquido rosso scuro viscoso, aderente al becher (Foto 4) che ho recuperato diverse volte da Etere etilico per eliminare residui acquosi salati ed altre impurezze contenute nella frazione acetonica. (Foto 5)
Ho ottenuto circa 3,0 gr. di pigmenti con solvente, non ho eliminato del tutto i solventi, quindi il peso netto dei pigmenti è più basso.
In genere per la Paprica dolce il % p/p dei pigmenti può arrivare anche all’ 8 %.
http://imageshack.us/photo/my-images/543/foto2ah.jpg/http://imageshack.us/photo/my-images/196/foto2ba.jpg/http://imageshack.us/photo/my-images/198/foto3ki.jpg/
http://imageshack.us/photo/my-images/835/foto4zu.jpg/http://imageshack.us/photo/my-images/594/foto5gym.jpg/
I seguenti utenti ringraziano MaXiMo per questo messaggio: TrevizeGolanCz