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al-ham-bic
2011-03-14 20:44
Ho preso spunto dal post di Zolgh riguardo la benzoinossima ed ho riprovato il test specifico per il rame, anch'esso merito di quello spirito intraprendente di Feigl (1923).
Ho seguito la procedura indicata, provando solo un paio di concentrazioni di soluzione diluitissima di Cu acetato.
-Mettere in un piccolo becker qualche ml di ammoniaca concentrata e coprirlo con una carta da filtro; porre al centro un paio di gocce di soluzione contenente Cu++, lasciare che si espandano sulla carta; aggiungervi sopra un altro paio di gocce di soluzione al 5% di benzoinossima in etanolo. Dopo un po' apparirà un alone verde chiaro, in dipendenza della concentrazione. La reazione è molto sensibile ed è specifica.
La concentrazione in ioni rame del mio test era circa 50 mg/l
Un altro reattivo interessante e molto simile che dà più o meno le stesse reazioni con il rame è la salicilaldossima, che da soluz. debolmente acetiche forma un precipitato giallo-verde. Qui sotto le due formule.
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Beefcotto87
2011-03-14 20:58
Ehi ma... Aspetta un secondo!! Quale sarebbe la struttura della salicilaldossima?
Chimico
2011-03-14 21:01
la prima Beef...
Beefcotto87
2011-03-14 21:05
Niente allora :S
**R@dIo@TtIvO**
2011-03-15 13:43
Perchè beef?
comunque bene Al io pure mi sa che farò questo reattivo (benzoinossima)!
Ah nelle foto c'è tantissima luce ma si vede ovviamente il colore verde sul filtro che indica la presenza del rame..
Max Fritz
2011-03-15 19:50
Ah, attenti che ci potrebbero essere un po' di problemi per l'acquisto dell'idrossilammina idrocloruro per preparare il cupron. Ho visto che la AAe richiede dichiarazione d'uso.
Chimico
2011-03-15 20:08
si può ottenere a partire dal nitrometano...
al-ham-bic
2011-03-15 21:21
Mi ero segnata più volte la sintesi dell'idrossilamina, ma poi eliminata perchè mi pareva difficilmente eseguibile. Quella del nitrometano l'ho vista ma ora non me la ricordo. Il Salomone (per quello che vale con tutto il rispetto) propone una sintesi assurda (leggere con attenzione...) dal nitrato di etile.
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R@d hai ragione per la qualità cattiva della foto: è da un po' di tempo che sono tormentato dal cattivo tempo OGNI VOLTA che devo documentare qualcosa. Ho dovuto schiarire artificialmente la foto perchè altrimenti era troppo scura e per tenere la tonalità di verde esatta è venuta così. Idem per quelle del malato di rame, che ho recuperato con il colore fedele.
C'era scuro e nuvoloso con vento; per far la foto ho rimesso sul becker il cerchietto di carta da filtro ALMENO 50 volte e scattato un millisecondo prima che volasse via per la cinquantunesima...
(Piccoli retroscena inediti di un chimico con lab estivo...).
AgNO3
2011-03-16 16:45
perchè "mi ero segnatA?"
quimico
2011-03-16 20:48
sintesi è femminile ergo si dice così. semplice. è italiano. la tua lingua...
io in passato ho spesso usato NH2OH*HCl e non ricordavo l'acquisto fosse regolato o simile... boh
Max Fritz
2011-03-16 21:22
Non ne sono sicurissimo eh, la Alfa Aesar dice così, ma Sigma, che di solito specifica per i prodotti regolamentati "sales restrictions may apply", nel caso dell'idrossilammina non dice nulla.
Comunque scusatemi per l'OT... meglio tornare in tema
La salicilaldossima mi pare altrettanto interessante. Stavo pensando di acquistare della salicilaldeide, ma il passaggio dall'una all'altra richiede comunque NH2OH...
Non ne sono sicurissimo eh, la Alfa Aesar dice così, ma Sigma, che di solito specifica per i prodotti regolamentati "sales restrictions may apply", nel caso dell'idrossilammina non dice nulla.
Comunque scusatemi per l'OT... meglio tornare in tema
Sigma mete quella scritta a quasi tutti i prodotti, ma vende ugualmente, a parte quelli nella lista dei precursori di droghe
Fine OT
Max Fritz
2012-05-22 17:08
Per non perdere il vizio, ho preparato recentemente, seguendo la sintesi del Vogel poi riportata anche qui dal Dott., circa 10g di α-benzoinossima. Il prodotto ha la tendenza ad impastarsi in maniera "appiccicosa", ed è abbastanza difficile da asciugare per filtrazione (comprimerlo energicamente tra vari strati di carta assorbente e poi porlo ad essiccare si è rivelato efficace). Anche la ricristallizzazione non è facilissima, perchè quando evapora l'etanolo dalla soluzione idroalcolica, il prodotto, anzichè precipitare subito dalla restante soluzione acquosa, tende a formare gocce dense e collose, che si attaccano al vetro.
Metto la foto del composto giusto per curiosità, ma è una polvere bianca che apparentemente ha nulla da dire (sotto 0,1g utilizzati per il test seguente):
Ecco (sui ritagli di carta da filtro) i risultati del test sul Cu2+ eseguito utilizzando cloruro di rame anidro diluito in acqua distillata (e acidificata) in ragione 1/1'000 e 1/10'000 (rispettivamente 0,05g e 0,5g di CuCl2 in 500mL di acqua acidificata). I numeri sono approssimativi, poichè non ho usato un matraccio tarato, tuttavia almeno l'ordine di grandezza dovrebbe essere stato rispettato. Nella beuta posta a sostegno la soluzione di rame a diluizione maggiore miscelata con un mL di reattivo avanzato:
Ho letto che il reattivo è utile anche per l'identificazione di W e Mo, ma non so in quale stato di ossidazione, né se valgono le stesse indicazioni operative. Se qualcuno ha maggiori informazioni da fornirmi a riguardo, sarò poi lieto di provare (dispongo del molibdato d'ammonio, del tungstato di sodio, e dell'anidride tungstica e di quella molibdica in piccole quantità).
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Mario
2012-05-22 17:55
Ricerca qualitativa del Mo
reattivo: soluzione alcoolica di alfa-benzoinossima all'1%
A 20 mL della soluzione di molibdato si aggiunge acido solforico 96% (circa 1 mL). Si aggiunge poi 1 ml del reattivo. Se la concentrazione del Mo è intorno a 1:200000 si forma subito un intorbidamento bianco.
Molto più interessante è l'uso del reattivo come mezzo di separazione.
In soluzione di HCl 1M, il molibdeno viene quantitativamente estratto, in un imbuto separatore, con una soluzione del reattivo allo 0,2 % in CHCl3.
Il prodotto che si forma corrisponde alla formula MoO2(C14H12O2N)2.
saluti
Mario
Dimenticavo......
se vuole le posso far avere la metodica per la determinazione di Mo + W (e successiva loro separazione) nell'acciaio.
saluti
Mario
Max,
ad occhio l'intensità e il colore del precipitato avrebbero dovuto essere più intensi.
Suggerisco di ripetere l'esperienza usando la soluzione alcolica del reattivo all'1% e per il rame, testarlo su soluzioni leggermente ammoniacali.
saluti
Mario
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Max Fritz
2012-05-22 18:18
Molte grazie per le indicazioni, mi annoto e provvederò a fare qualche prova al più presto.
Per quanto riguarda l'isolamento dei due metalli dall'acciaio, se non si tratta di un lavoro di troppo impegnativo (da parte tua), posta pure qui che sicuramente interessa
Mario
2012-05-22 18:58
Allora ecco a voi la separazione di Mo e W in un acciaio per mezzo della alfa-benzoinossima:
Come già detto in precedenza, il Mo è precipitato in mezzo acido. I soli elementi che danno precipitato nelle stesse condizioni sono W6+, Cr6+,V5+,Pd++ e Ta5+. L'interferenza del Cr e V viene eliminata riducendoli con il ferro bivalente.
Reattivi:
- soluzione alcoolica di alfa-benzoinossima al 2%. In frigorifero è stabile per 3 mesi almeno.
- soluzione di lavaggio: a 50 mL del precedente reattivo si aggiungono 10 mL di acido solforico conc. e si porta a 1000 mL con acqua.
- solfato ferroso 0,1M in acido solforico 1N.
- acqua di bromo in soluzione satura
Procedura:
Sciogliere 1 g di acciaio in 15 mL di HClO4 al 65% a caldo e poi portare a fumi bianchi in modo da ossidare il tutto. Aggiungere un poco di acqua e bollire per alcuni minuti.
Un eventuale precipitato di SiO2 e WO3 viene filtrato, lavato con acido diluito e messo da parte. La silice viene eliminata con HF e quello che rimane è il WO3.
Il filtrato viene portato a 100 mL e trattato con la soluzione di solfato ferroso per ridurre il cromo e il vanadio. Notare che il trattamento a caldo con l'acido perclorico è in grado di ossidare quali quantitativamente il cromo a bicromato.
Raffreddare a 10-15 °C e aggiungere 30 mL di reattivo precipitante. Se il contenuto di Mo supera il 3% occorre aumentare proporzionalmente la dose.
Aggiungere quindi l'acqua di bromo a gocce fino a colorazione gialla. Aggiungere ancora qualche ml di reattivo e, dopo 10 ' di riposo, filtrare e lavare con la soluzione di lavaggio.
Calcinare a 520 °C e pesare come MoO3 + impurezze.
Per eliminare le impurezze occorre sciogliere il residuo in NH4OH 4N a caldo, filtrare e lavare con NH4OH diluita. Il residuo, calcinato ancora a 520 °C, rappresenta le impurezze da detrarre.
Nota: non si tratta di una determinazione rigorosa, ma comunque rimane in grado di fornire risultati sufficientemente precisi.
saluti
Mario
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Max Fritz
2012-05-22 19:11
Grazie ancora! Ho notato anch'io la differenza di intensità con il test eseguito da Al. Proverò con il reattivo a diluizione maggiore
Max Fritz
2012-05-28 16:41
Come promesso, ho provato sia con Mo che nuovamente con Cu, ma utilizzando il reattivo più diluito (1%).
Se mai qualcuno ne avesse dubitato, vi dico subito che quanto ha detto Mario si è verificato con una precisione infinitesimale.
Partiamo dal test del rame: questa volta, avendo più tempo, ho preparato la soluzione di Cu in matraccio tarato, utilizzando sempre il cloruro anidro come analita. La concentrazione era di 0,01g in 100mL di acqua distillata.
Se la volta precedente, con una soluzione di α-benzoinossima al 5%, la colorazione era piuttosto sbiadita, in questo caso, con il reattivo all'1%, era notevolmente più marcata. In foto a sinistra il reattivo, al centro il test nelle condizioni sopra indicate, a destra la soluzione restante addizionata di 1mL di reattivo:
Se posso fare una piccola considerazione, dato che Al utilizzando la soluzione al 5% ha ottenuto gli stessi risultati, mi viene da supporre che nel suo caso il reagente di partenza (solido) non fosse del tutto puro, oppure la soluzione parzialmente deteriorata. E' possibile?
Passiamo ora al molibdeno. 1/200'000, con una bilancia che arriva al centesimo di grammo, è un po' difficilino da misurare...: significava mettere il minimo che riesce a pesare (0,01g non vi dico con che errore!) in 2 LITRI di acqua distillata, e purtroppo non ho il matraccio tarato da 2L ( mi scappa un ).
Così ho deciso di andare in maniera un po' spannometrica, ma volendo darvi la possibilità di valutare quantitativamente il tutto, ecco la foto della quantità di molibdato d'ammonio tetraidrato ( (NH4)6Mo7O24·4H2O ) che ho sciolto in 20mL di acqua:
Mi vorranno perdonare i più precisi, ho fatto il possibile
Ecco il risultato dopo aver aggiunto 1mL di acido solforico 96% ed 1mL di reattivo (lo stesso usato per il test precedente):
Il fatto che la sospensione abbia flocculato mi fa pensare che il quantitativo di molibdato fosse già addirittura eccessivo Ho poi ovviamente eseguito una prova in bianco, ed il risultato è stato del tutto negativo, liquido perfettamente limpido, trasparente e incolore. Non ho messo foto perchè sarebbero state insignificanti e non probatorie.. fidatevi!
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