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flavio
2016-07-07 19:34
Salve, potreste aiutarmi con questa redox:
P4 + HClO4 + H2O --> H3PO4 + Cl
Quello che ho fatto io è di vedere che il n.o. di Cl passa da +7 a 0, quindi si riduce, e il P passa da 0 a +5, quindi si ossida. Da qui faccio:
HClO4 + 7e --> Cl2 x5
P4 --> H3PO4 + 5e x7
riscrivo la reazione e la bilancio. Quello che vorrei sapere è se il mio modo di fare è giusto, in particolare se è giusta la mia assegnazione dei numeri di ossidazione. Quest' ultima infatti è una cosa che mi confonde spesso.
Ad esempio, scusate se chiedo questa piccola cosa nella mia domanda, come faccio a determinare il numero di ossidazione di qualcosa tipo P2S3, oppure di CrI3, cioè quando non ho ne ossigeno ne idrogeno?
Grazie mille in anticipo!!
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klycson
2016-07-07 20:11
I numeri di ossidazione hanno un certo carattere di arbitrarietà. La cosa importante è la loro variazione che di solito non è arbitraria. Per bilanciare reazioni complesse in cui compaiono composti particolari si può anche adottare il cosiddetto "metodo algebrico".
7 P4 + 20 HClO4 + 32 H2O --> 28 H3PO4 + 10 Cl2
Però veramente difficile!
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RhOBErThO
2016-07-07 20:28
La reazione bilanciata come torna? Non sono sicuro Che come abbia fatto tu sia corretto...
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LuiCap
2016-07-07 20:34
L'assegnazione dei numeri di ossidazione è corretta.
È invece sbagliato il numero di elettroni in ciascuna semireazione perché prima di scrivere il numero di elettroni ceduti o acquistati devi bilanciare le masse degli atomi coinvolti nel cambiamento del n° di ox:
Di conseguenza risulta sbagliato anche il bilanciamento di tutta la redox.
Tranne qualche eccezione, le formule dei composti chimici binari si scrivono mettendo per primo il simbolo dell'atomo meno elettronegativo, seguito dal simbolo dell'atomo più elettronegativo; quest'ultimo avrà il segno - davanti al valore numerico del suo numero di ossidazione.
Per assegnare i numeri di ossidazione si utilizza poi la regola dell'incrocio:
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klycson
2016-07-07 20:41
Se i reagenti ed i prodotti sono quelli scritti, allora quelli che ho indicato sono i più piccoli coefficienti interi che bilanciano l'equazione. Ormai da anni uso solo il "metodo algebrico" per bilanciare le equazioni. Peraltro negli anni ho maturato l'idea che gli esercizi di bilanciamento delle reazioni servano solo a far familiarizzare gli studenti con i composti chimici e con il concetto di stato di ossidazione. Chissà però perché, invece, alcuni professori, non spiegano mai questo metodo algebrico e danno esercizi difficilissimi come questo, imponendo l'uso delle tecniche delle ossidoriduzioni che sono palesemente inadeguate.
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Chissà però perché, invece, alcuni professori, non spiegano mai questo metodo algebrico e danno esercizi difficilissimi come questo, imponendo l'uso delle tecniche delle ossidoriduzioni che sono palesemente inadeguate.
Ho insegnato per anni in un istituto tecnico ad indirizzo chimico.
Dal terzo anno in poi (a volte anche al biennio) ho sempre e solo insegnato a bilanciare le ossidoriduzioni in cui sono coinvolti composti contenenti idrogeno e ossigeno con il metodo delle semireazioni complete, cioè bilanciando non solo gli elettroni ma le cariche complessive con H+ e H2O se la redox avviene in ambiente acido e con OH- e H2O se avviene in ambiente basico.
La sequenza delle operazioni da eseguire è sempre la stessa e la redox complessiva non è altro che la somma algebrica membro a membro delle due semireazioni.
RhOBErThO
2016-07-07 20:54
Ah Klycson, ma Io non mi riferivo alla tua ossidoriduzione, bensì a quella di flavio.
klycson
2016-07-07 22:05
Non voglio dire che il metodo delle semireazioni sia sbagliato, e che non vada insegnato, anzi va insegnato per far familiarizzare gli studenti con il concetto fondamentale di stato di ossidazione di un atomo che è fondamentale per esempio in biochimica ed in chimica inorganica. Però gli esercizi devono essere semplici e che funzionano subito e non mandino nel panico chi segue il metodo per trovare 16H2O. È una cosa inutile, perché esiste anche un altro metodo detto "metodo algebrico" che spesso dà la soluzione senza penare, ma chissà perché nessuno lo insegna.
Parlo di questo semplicissimo metodo qui: http://chimicafacile.blogspot.it/2010/11/nuovo-metodo-di-bilanciamento-delle.html
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RhOBErThO
2016-07-07 22:21
Bhé...forse non viene insegnato perchè credo Che il metodo ionico abbia un approccio più "chimico" avendo a Che fare con numéro di ossidazione, elettroni e bilanci di cariche e di masse. Inoltre dobbiamo dire Che l'algebra può essere un argomento ostico per alcuni studenti...
klycson
2016-07-07 22:33
Ti invito a leggere, se hai tempo, il link che ho dato nel precedente post. Dire che un metodo del genere sia "ostico" mi pare un po' esagerato. Mi ricordo di aver fatto quelle equazioni alle medie inferiori.
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RhOBErThO
2016-07-07 22:57
Sì, forse ostico è un po' esagerato...effettivamente sono nozioni basilari...
klycson
2016-07-07 23:13
Volendo fare un discorso più generale si deve anche dire che la Chimica, essendo una scienza esatta come la fisica, è basata sugli esperimenti e sulla matematica e quindi un chimico non può prescindere da una conoscenza di argomenti anche avanzati di matematica. Spesso inoltre, due materie scientifiche si danno argomenti a vicenda. È infatti noto che alcune delle più belle pagine di matematica siano nate dallo studio di problemi fisici. Inoltre pensiamo alla potenza e alle informazioni che ci danno i metodi di chimica computazionale.
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RhOBErThO
2016-07-07 23:20
Si, si...hai ragione, non ti si può dar torto...magari quello algebrico è un Buon metodo per chi cerca Una via di pensiero più matematica...
Sfortunatamente, però, io preferisco il metodo ionico perchè d'altronde parliamo di chimica ed è con ioni, cariche e masse con cui voglio lavorare