Dott.MorenoZolghetti
2012-03-28 21:12
Per un esperimento un po' bizzarro, descritto in altra sezione, occorrerebbe del carbonio puro.
Ho dunque pensato di indicare qui la preparazione.
La preparazione è molto semplice.
Occorre avere una capsula di porcellana alta (da 250 mL o più) e un treppiede con reticella e bunsen. Volendo si può usare una piastra riscaldante elettrica.
Si parte da glucosio o saccarosio o fruttosio puri per analisi o almeno di grado farmaceutico (F.U.).
Si pesano 50 g di zucchero e si pongono in capsula con qualche mL di acqua distillata. Si inizia a riscaldare lentamente, fino a quando lo zucchero caramella e vapori empireumatici si sollevano dal composto fuso.
Quindi si procede a fiamma più viva, e se si può, si accende il gas sviluppatosi (acqua e monossido di carbonio). Attenzione che il gas si può accendere anche spontaneamente, con un ritorno di fiamma abbastanza fastidioso. Inoltre la fiamma alimentata da CO è quasi incolore e dunque più insidiosa. La massa da bruna passa a nera, schiumeggiando molto (tanto che potrebbe anche debordare). A un certo punto le emissioni di gas si arrestano e il prodotto, toccato con la bacchetta di vetro, si dimostra fragile e friabile. E' il momento di interrompere il riscaldamento e di lasciare raffreddare la capsula. Aiutandosi con una spatola di agata, si stacca il contenuto dalla porcellana, si passa in mortaio e di polverizza, quindi si mette in un becher contenente 50 mL di acqua. Si porta a ebollizione per almeno 15 min, quindi si filtra e di passa in altra capsula di porcellana, ripetendo il riscaldamento fino a evaporazione completa dell'acqua. Si riscalda ancora per almeno 10-15 min a fiamma diretta, quindi si raffredda, si raccoglie e si ripone in contenitore idoneo.
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al-ham-bic
2012-03-28 22:06
E io, che per quell'esperimento bizzarro, mi accontentavo del carbonaccio di pura legna
Ma sono convinto che se NON viene con uno NON viene nemmeno con l'altro...
Chemistry4888
2012-03-28 22:12
Anche con il metodo del Dottore per la produzione del carbonio elementare, sono straconvinto che non cambierà il risultato di quel bizzarro esperimento
Al se vuoi provarlo (perchè sono convinto che lo proverai prima o poi) è meglio utilizzare il "Dott carbonio" che il "carbonaccio di pura legna"
Dottore complimenti come al solito, chiaro e preciso!
al-ham-bic
2012-03-28 22:27
Che ne dici Chem, proviamo l'esperimento della carbonella o il tuo favoloso "ciabatta e accendino" made in CCCP?
Mi pare che possano andare a braccetto...
Chemistry4888
2012-03-28 22:43
Dott.MorenoZolghetti
2012-03-29 06:56
Grazie per i vostri apprezzamenti: questa tecnica di estrazione la usava la mia povera nonna...metteva qualcosa a cuocere sulla stufa e poi se ne dimenticava, affaccendata in mille faccende. Morale: a pranzo o a cena...carbonio più o meno puro.
Con questo procedimento ho quasi incendiato la casa dei nonni, perchè avevo lasciato incustodito il tutto (capsula e fornelletto ad alcol da campeggio) ed ero andato a vedere la TV, in attesa della carbonizzazione completa dello zucchero (era saccarosio F.U.). Le quantità erano 10 volte maggiori e le fiamme...beh...erano di circa un metro... La cosa disdicevole era la posizione: mi ero messo su di un tavolaccio in legno, sotto il porticato su cui si trovava il fienile. Era un caldo pomeriggio di luglio e avevo dodici anni. Mio nonno quel pomeriggio ne perse un paio (di anni...) a spegnere le vampe...ma tutto andò bene.
Morale: fate attenzione poichè anche le sostanze più familiari (zucchero)possono, in date circostanze, risultare pericolose.
Ah, proprio ora mi è venuto in mente un metodo alternativo.
Ponete il saccarosio (o altro zucchero) nel microonde e accendete alla massima potenza. Carbonizzerete tutto (forse anche il microonde) e a me è successo con i pop corn della Blockbuster (quelli intrisi di olio di palma e di cotone e di colza e di non so quale altra pianta...immangiabili...)...ma nessuna transustanziazione, solo tanto, tantissimo fumo e un odore acre perdurato settimane.
Scusate se mi immetto
Il C pressochè puro è anche quello che ottengo deidratando saccarosio con H2SO4? Si ok, direte, perchè scomodare il solforico che stà benissimo dov'è? Mi interesserebbe sapere piu' che altro quale dei due metodi da' un prodotto "in teoria" piu' puro, perchè comunque tutto dipende anche dall'operatore Io non so quanto sarei capace di staccare il carbon dalla capsula, anche perchè se ne vorra' restare abbracciato fino alla morte con la porcellana, sbaglio?
Col solforico è scomodissimo, poi devi spaccare, lavare, lavare, lavare e asciugare.
Con la calcinazione è tutto un unico passaggio, se vuoi lavi, poi metti via.
Guglie95
2013-04-07 12:37
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A cosa serve l'aggiunta di sale alla miscela?
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Dott.MorenoZolghetti
2013-04-07 12:46
Esiste già, mi pare, una simile discussione. Verrà magari unita a quella preesistente.
Quando dici "cucchiaio di sale" immagino volessi dire "di zucchero"...
Guai a confondere il sale con lo zucchero, specie nel caffè!!!
Guglie95
2013-04-07 12:49
Scusate ma ero di fretta... ho già cercato una simile discussione ma senza risultati quindi ho deciso di crearne 1 nuova =)
Esisteva già una sintesi simile, main quel caso, il carbonio si otteneva per via pirolitica scaldando fino a decomposizione lo zucchero.
Comunque, in teoria, andrebbe in sintesi inorganica perché il carbonio elementare é inorganico!
Guglie95
2013-04-07 12:58
Capito... non lo sapevo =D
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Era cosa intelligente cercare se qualcuno avesse già fatto un qualcosa di simile.
Non è chimica organica, ma inorganica. Il carbonio elementale è come dice il nome un elemento.
Non si può vedere C12H2O11. Io da chimico organico ho brividi freddi.
Se stai parlando del disaccaride saccarosio allora la formula molecolare è C12H22O11. Va bene che avrai battuto male sulla tastiera, ma la prossima volta ricontrolla prima di inviare la discussione.
Per il resto... Va benino. Impara dagli errori e migliorati costantemente. Nessuno è perfetto.
Perdonami quimico, ma davvero si genera SO[Sub]3 on un ambiente dove l'acido lotta con i denti per idratarsi?
Credevo che il solforico rimanesse tal quale, idratandosi assorbendo semplicemente l'acqua, nella fattispecie, dal saccarosio.
Un po' d'acqua l'assorbira' il solforico e un po' evaporera' per il calore generato dalla reazione, o no?
Dott.MorenoZolghetti
2013-04-07 17:37
A me non risulta che si formi SO3. Ho fatto questa reazione in classe, con dei "bambini" attoniti e nessuno di loro si è messo a piangere per le esalazioni... purtroppo...
Appunto, figuriamoci se la SO3 in un ambiente così umido e vaporoso per acqua rimanga tale.
Per i bimbi, basta un calcione sulle gengive.
A me hanno sempre insegnato così. Non so che dirvi.
Se la reazione è fortemente esotermica, se ne forma ma come avrete ben capito non resta tale. Si riforma acido solforico che catalizza di nuovo la reazione di cui sopra.
Non muore nessuno. Ma così è completa. La chimica così è, e così rimane. Amen.
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Dott.MorenoZolghetti
2013-04-07 19:56
Ok, ma ti hanno insegnato una cosa sbagliata.
In nessuna reazione chimica un catalizzatore resta decomposto e compare come sottoprodotto tra i prodotti. Dunque non può esistere SO3 a sinistra, così come indicato nella reazione, ma sempre e solo H2SO4. Inoltre sappiamo, dall'evidenza scientifica, che non si forma SO3 libera poiché non si raggiunge la temperatura sufficiente a decomporre l'acido solforico. E la termodinamica è quella che è. Amen.