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2020-04-17 19:06
Salve a tutti,avrei bisogno di un chiarimento:
Da quanto ho capito,la temperatura di transizione vetrosa è la temperatura propria di un sistema polimerico totalmente amorfo che rappresenta il limite tra il comportamento vetroso e fragile da quello gommoso e soffice del polimero.
Mentre,la temperatura di fusione è il limite di passaggio di fase tra solido e liquido di un sistema polimerico cristallino.
Ovviamente una netta distinzione tra i due comportamenti non è possibile visto che non è possibile ottenere un sistema macromolecolare totalmente amorfo o cristallino,per cui un polimero sarà nello stato di semicristallino.
Scaldando un polimero semicristallino allora il processo dovrebbe essere il seguente:
- A t < tg il polimero è rigido e vetroso. E tale comportamento è il risultato del contributo sia della parte amorfa(siamo a t<tg) sia della parte cristallina(una struttura reticolata ha meno mobilità di catena e quindi fragile e soggetta a frattura con angoli vivi).
- A tg<t<tf il polimero incomincia a mutare le sue caratteristiche meccaniche divenendo più malleabile a causa della parte amorfa (siamo a t>tg) .
- A t >tf il polimero passa di stato.
Le mie perplessità sono le seguenti:
La fusione è un passaggio che inerisce tutto il polimero nel suo complesso ma,da quanto ho capito,inerisce solo la parte cristallina del polimero,quindi cosa accade alla temperatura di fusione alla parte amorfa?
O se vogliamo semplificare,la parte amorfa fonde?
Secondo logica direi di si,visto che la totalità del polimero passa di stato,ma il fatto che mi si abbia rimarcato il fatto che la fusione inerisce solo la parte cristallina mi ha fatto venire molti dubbi.
Facendo raffreddare il polimero,è tutto il polimero che in un range di temperature di cristallizzazione a cristallizzare,giusto?Non è solo la parte che in precedenza era cristallina,ma si riparte logicamente da zero,giusto?
Spero in qualche anima pia.
Ringrazio in anticipo per le eventuali risposte,se ci saranno.