experimentator
2017-04-08 03:33
Salve mi sono chiesto se la pila Daniell possa essere ricaricabile e sto facendo degli esperimenti per ricaricarla . Secondo voi è possibile ?
Mi spiego meglio le specie chimiche coinvolte all'anodo sono Zn, Zn2+,SO4-- ,H+,OH-.
Al catodo polo positivo Cu,C2+,SO4-- ,H+,OH- .
In una prima fase metto un eccesso di CuSO4 sulla cella del catodo in modo di avere un'alta concentrazione di Cu2+ , mentre all'anodo una bassa conc. di Zn2+ .
Durante la fase di scarica l'anodo di zinco perde metallo e si solubilizza in ioni Zn2+ , mentre il Cu2+ si deposita come metallo al catodo di rame .
In pratica all'anodo aumenta la conc. di Zn2+ , mentre al catodo diminuisce la conc. di Cu2+ .
Il pot dovrebbe essere di 1.1 V , visto che Zn/Zn2+ =-0.76 V ; Cu/Cu2+=+0.34 V in condizioni standard .
Quando la tensione scende per esempio a 0.9 V , comincio a ricaricare con una corrente inversa a 1.4 V .
A questo punto lo Zn2+ al catodo si deposita come metallo , mentre all'anodo di Cu , si forma Cu2+ .
H+ si dovrebbe scaricare al catodo , ma ha una bassa conc. 10alla-7 ,rispetto allo Zn2+ .
Siete d'accordo ?
Posso solo fare un appunto da prove svolte in passato, mentre vedo meno problemi con l'elettrodo di rame, è più complessa
la ricostruzione dell'elettrodo di zinco, il quale tende a depositare una polvere metallica di Zn sul fondo, potresti tentare di avvolgere
l'elettrodo di zinco con una membrana o un involucro di cartone, per mantenere lo zinco compatto.
Così a naso (poi sentiamo i guru che ne pensano), secondo me per avere una buona "reversibilità" scarica - carica i due elettrodi
dovrebbero avere potenziali in valore assoluto simile (es -6 +6 ) poi magari è solo una mia impressione.
Roberto
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experimentator
2017-04-08 12:47
Ok grazie per la risposta Roberto .
Ma direi che i problemi sono tanti .
Il setto poroso per esempio .
Fare un ponte salino classico non è conveniente in quanto lo scambio ionico della soluzione diventerebbe troppo lento , aumentando la resistenza interna , inoltre ho verificato sperimentalmente che gli ioni Cu2++ colorati in blu dopo un po tendono spontaneamente a saltare il ponte passando verso il polo negativo di Zinco .
Nella Pila daniell era previsto un setto poroso fatto di porcellana porosa , ma questa impedisce ancora una rapida circolazione degli ioni , consentendo solo pochi milliampere di corrente.
Quindi uno dei problemi è il mescolamento delle due soluzioni . Avevo pensato di utilizzare della allumina porosa , ma è di difficile reperimento .
Dove potrei trovarla per poterla testare ?
Avete altre idee o soluzione ?
Grazie in anticipo per la vostra collaborazione .
Ciao.
Il ponte salino può essere fatto molto banalmente con una striscia di carta da filtro bagnata con una soluzione di KNO3.
Oppure si può riempire un tubo di vetro piegato a U con una soluzione bollente di Agar e KNO3 (15 g di Agar e 40 g di KNO3 in 1 L di soluzione); questa, solidificando a temperatura ambiente, forma un supporto solido salino dentro al vetro.
I seguenti utenti ringraziano LuiCap per questo messaggio: Claudio
experimentator
2017-04-09 02:07
OK, grazie per le risposte Luisa .
Il mio tentativo è quello di fare una batteria Daniell ricaricabile nel vero senso della parola . Avevo già letto questi suggerimenti , ma come ho detto nel post n.3 , questi ponti salini non sono il massimo per quanto riguarda la conducibilità tra soluzioni .
Mi chiedevo se qualcuno avesse già fatto degli esperimenti in tal senso riguardo alla pila Daniell , l'esempio classico è questo :
http://archivioscienze.scuola.zanichelli.it/esperto-chimica/wp-content/uploads/image/pila%20daniel.jpg
Daniell aveva fatto in modo di aumentare il contatto delle due soluzioni separandole con un setto poroso di porcellana . Ma questa soluzione oggi non sarebbe più accettabile in quanto troppo ingombrante e pesante per poter costruire una vera batteria fatta di tante celle in serie .
https://encrypted-tbn0.gstatic.com/images?q=tbn:ANd9GcRNUqEb8M8R0t246JaiiY9Zfbp4R8C2EiBpYoDXPackfZtuDmO0
Il mio tentativo è quello di costruire una decina di celle in serie , tipo una batteria al piombo con piastre affiancate , ma fatte da Zinco e rame ,raggiungendo 12 volt di tensione per fare accendere una lampadina di auto . Una volta scarica la vorrei ricaricare con un caricabatterie per auto da 12 V.Vorrei vedere quanti cicli di carica e scarica sono possibili fare .
Gli esempi classici citati servono solo per far capire agli alunni il meccanismo chimico , ma non aiutano dal punto di vista pratico .
Una domanda come mai si usa una soluzione di KNO3 e non una soluzione di KSO4 simile al sale CuSO4 ? Cioè con lo stesso ione SO4-- ?
Ciao.