Dal J. Am. Chem. Soc., 2009, 131 (47), pp 17084–17086, veniamo a conoscenza che un nuovo pigmento blu è stato scoperto accidentalmente da un gruppo di ricercatori nel corso di indagini sulle anomale proprietà magnetiche di certi ossidi del manganese.
Il composto, di un fantastico colore blù, è stato ottenuto calcinando ad alta temperatura (circa 1750 °C) una miscela di ossidi di ittrio e indio, oltre al già citato manganese.
Al pigmento si attribuisce la formula YIn0,9 Mn0,1 O3.
Il colore blu appare solamente in un certo intervallo di concentrazione del manganese, più precisamente quando il coefficiente stechiometrico di questo elemento è compreso tra 0,02 e 0,1.
La formazione del colore, dovuta al manganese trivalente, è conseguenza all'intenso assorbimento nel verde e rosso da parte di una transizione ottica simmetrica tra due bande di valenza fortemente ibridizzate Mn 3dx2−y2,xy /O 2px,y.
Probabilmente questo nuovo pigmento, a causa del suo alto costo, avrà solamente usi di nicchia nel campo delle belle arti. Va comunque tenuto presente che sono relativamente pochi i pigmenti inorganici con questo colore. Ricordiamo tra loro il blu di Prussia, certi composti del cobalto, la ftalocianina di rame, il blu oltremare, il blu egiziano e l'azzurrite. E l'elenco si sfoltisce di molto se vogliamo avere un prodotto che sia contemporaneamente stabile alle alte temperature e a bassa tossicità.
saluti
Mario
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Immagino che se qualcuno fosse preso dall'insana idea di acquistare tale costoso pigmento per estrarre e solubilizzare i sali di Y e di In, si troverebbe di fronte ad una imbarazzante delusione, un pò come è successo a me con i pigmenti kremer blu cobalto e verde ossido di cromo.
Ingenuamente pensavo di solubilizzarli facilmente e ottenere i relativi sali
ma il processo di calcinazione con ossido di alluminio ad altissima temperatura usato per crearli,mi ha messo di fronte ad una polvere inattaccabile da acidi concentrati anche a caldo, e persino da fusione con NaOH in un coccio a 1000°C circa (mi hanno detto di provare con la fusione con NaHSO4 ma dubito).
Questa inalterabilità credo sia studiata appositamente per dare ai colori una straordinaria inalterabilità.
Mi scuso se sono andato leggermente fuori OT ma mi chiedevo appunto se anche il pigmento blu Y-In-Mn da lei descritto possiede le stesse proprietà di inattaccabilità.
Grazie
Roberto
Roberto ha scritto:
....... mi chiedevo appunto se anche il pigmento blu Y-In-Mn da lei descritto possiede le stesse proprietà di inattaccabilità.
Non possedendo fisicamente il pigmento in questione non posso darle risposte certe. La disgregazione di questi prodotti è in effetti problematica e ha senso solamente per fini analitici.
D'altro canto, oggi praticamente chiunque può acquistare i sali o addirittura il metallo di qualsivoglia elemento della tavola periodica ad un prezzo abbordabile.
Un tempo i pigmenti da lei citati erano una delle poche fonti di elementi difficili da reperire, ma oggi questo tipo di approvigionamneto non ha più motivo di esistere.
saluti
Mario
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