quimico
2012-01-27 09:42
Nomenclatura composti eterociclici
* Sistemi monociclici
Molti eterocicli hanno nomi d'uso di vecchia data, che però sono stati accettati nella nomenclatura IUPAC e sono qui riportati.
Pirrolidina, piperidina e morfolina sono sistemi saturi. Gli altri sistemi citati sono nel loro grado massimo di insaturazione, ma non necessariamente aromatici.
Accanto a questi nomi tradizionali, sono state introdotte delle regole convenzionali di nomenclatura che permettono di identificare univocamente tutti gli scheletri eterociclici conosciuti e non.
Il criterio IUPAC denomina i composti monociclici contenenti uno o più eteroatomi combinando un opportuno prefisso (indicante il tipo di eteroatomo contenuto) con un'opportuna desinenza (dipendente dalle dimensioni dell'anello e dal suo grado di saturazione). Per i tre eteroatomi più comuni i prefissi sono: ossa o oxa = ossigeno, tia = zolfo ed aza = azoto; nel caso vi siano più eteroatomi, i prefissi si susseguono nell'ordine oxa/ossa > tia > aza.
Consideriamo un monociclo formato da 3 termini o atomi; se il monociclo è al massimo grado di insaturazione ed esso NON contiene azoto, useremo la desinenza -irene; se invece esso contiene azoto, si usa la desinenza -irina. Se, al contrario, il monociclo è saturo ed esso NON contiene azoto, useremo la desinenza -irano; se invece esso contiene azoto, si usa la desinenza -iridina.
Consideriamo un monociclo formato da 3 termini o atomi; se il monociclo è al massimo grado di insaturazione ed esso NON contiene azoto, useremo la desinenza -irene; se invece esso contiene azoto, si usa la desinenza -irina. Se, al contrario, il monociclo è saturo ed esso NON contiene azoto, useremo la desinenza -irano; se invece esso contiene azoto, si usa la desinenza -iridina.
Consideriamo un monociclo formato da 4 termini o atomi; se il monociclo è al massimo grado di insaturazione ed esso NON contiene azoto, useremo la desinenza -ete; se invece esso contiene azoto, si usa la desinenza -ete. Se, al contrario, il monociclo è saturo ed esso NON contiene azoto, useremo la desinenza -etano; se invece esso contiene azoto, si usa la desinenza -etidina.
Consideriamo un monociclo formato da 5 termini o atomi; se il monociclo è al massimo grado di insaturazione ed esso NON contiene azoto, useremo la desinenza -olo; se invece esso contiene azoto, si usa la desinenza -olo. Se, al contrario, il monociclo è saturo ed esso NON contiene azoto, useremo la desinenza -olano; se invece esso contiene azoto, si usa la desinenza -olidina.
Consideriamo un monociclo formato da 6 termini o atomi; se il monociclo è al massimo grado di insaturazione ed esso NON contiene azoto, useremo la desinenza -ino; se invece esso contiene azoto, si usa la desinenza -ina. Se, al contrario, il monociclo è saturo ed esso NON contiene azoto, useremo la desinenza -ano.
Consideriamo un monociclo formato da 7 termini o atomi; se il monociclo è al massimo grado di insaturazione ed esso NON contiene azoto, useremo la desinenza -epino; se invece esso contiene azoto, si usa la desinenza -epina. Se, al contrario, il monociclo è saturo ed esso NON contiene azoto, useremo la desinenza -epano.
Consideriamo un monociclo formato da 8 termini o atomi; se il monociclo è al massimo grado di insaturazione ed esso NON contiene azoto, useremo la desinenza -ocino; se invece esso contiene azoto, si usa la desinenza -ocina. Se, al contrario, il monociclo è saturo ed esso NON contiene azoto, useremo la desinenza -ocano.
Al fine di rendere univoca la definizione delle varie posizioni dell'anello, sono state introdotte le regole di numerazione qui elencate.
1. In un sistema monociclico monoetero, l'eteroatomo occupa la posizione 1.
2. Quando lo stesso eteroatomo è presente più di una volta in un anello, la numerazione viene scelta in modo da assegnare agli eteroatomi i numeri più piccoli.
Tra parentesi è indicata la numerazione errata; la prima struttura è un 1,3-diazolo, la seconda una 1,2,4-triazina.
3. Se un anello contiene due o più eteroatomi, la posizione 1 viene assegnata a quello con priorità maggiore secondo l'ordine ossa > tia > aza. La numerazione successiva viene quindi scelta in modo da dare agli eteroatomi i numeri più piccoli.
Tra parentesi è indicata la numerazione errata; la prima struttura è un 1,4-ossatiepano, la seconda un 1,2-ossatiolano.
Alcuni sistemi eterociclici nel massimo grado di insaturazione contengono un atomo di carbonio o di azoto senza legami multipli. In questi casi, si possono avere più isomeri che si differenziano solo per la posizione dei legami multipli e quindi di un atomo di idrogeno. I diversi isomeri sono individuati premettendo al nome il numero della posizione occupata dall'idrogeno, seguito dalla lettera H, in corsivo. A questa posizione deve essere assegnato il numero più basso possibile. Talvolta una sola delle formule possibili è stabile e ciò spiega come mai la precisazione venga spesso tralasciata (come nel caso dell'1H-pirrolo).
Lo stato di idrogenazione, rispetto alla forma con il massimo grado di insaturazione, è indicato con i prefissi diidro, tetraidro, esaidro, ..., accompagnati dai numeri delle posizioni idrogenate. Va però ricordato che la forma totalmente priva di insaturazioni ha spesso un proprio nome IUPAC. Spesso la forma completamente satura è spesso indicata con il prefisso peridro.
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