Enotria
2016-11-03 15:35
Sapete cos'è un "rosghino" ?
E' un problema che ti gira per la testa, quasi lo tocchi, ma non riesci mai a trovarne la soluzione.
Ed io, qui al Ospizio dei Vecchietti, ne ho uno che gira, gira, ma non riesco a trovarci il capo.
Riguarda l'elettronica ed i led in particolare.
Di led ormai ve ne sono di tantissimi tipi e nella vita pratica li usiamo un po' ovunque.
Finché il led è dentro nel suo blister, tutto va bene: c'è scritto su la tensione di lavoro, la corrente massima, la temperatura di giunzione, tutto perfetto per capire con chi abbiamo a che fare e come lo dobbiamo usare.
Ma poi vi capita in mano un led, solo soletto, magari smontato da qualche strumento e voi lo vorreste usare, ma come ?
Forse l'aspetto esteriore un po' vi aiuta, ma fino ad un certo punto e con grande approssimazione.
Vari tipi di led
Una volta, si vedeva anche ad occhio il numero delle giunzioni, per cui almeno la tensione di lavoro era ipotizzabile, ma poi, tanto per complicare la vita ai vecchietti come me, hanno inventato i led COB (Chip On Board), e con quelli non si capisce più nulla.
Dopo questa premessa, veniamo al problema da risolvere.
Dato un led qualsiasi, di aspetto e dimensioni qualsiasi, progettare un dispositivo che ci possa indicare, con buona approssimazione, i dati limite di funzionamento: almeno tensione massima e corrente massima, ancora meglio se possiamo avere indicazioni anche sulla temperatura massima della giunzione.
Vi dico intanto che strada ho preso io, anche se poi non ne vedo la fine.
La tensione di lavoro è certamente la più facile da scoprire: si può aumentare la tensione poco per volta, misurando nello stesso tempo la corrente e la luminosità emessa. Quando ho un brusco aumento di assorbimento, contemporaneo all'emissione di luminosità, posso leggere la tensione e capire quindi il numero delle giunzioni che sono collegate in serie. Se invece avessi l'aumento della corrente, ma senza luminosità emessa, avrei dei dubbi sulla efficienza stessa del led.
E arriviamo ora alla mia bestia nera, la corrente massima sopportabile.
L'unico dispositivo che ipotizzo è un generatore di tensione certamente più alta della Vmax con in serie un buon controllo a corrente costante.
Aumento pian piano la corrente erogata . . . si, ma fino a quando ?
Non posso arrivare a bruciare il led, devo fermarmi prima, altrimenti faccio come quello che controllava i cerini accendendoli uno ad uno.
Una soluzione potrebbe essere aggiungere un controllo sulla temperatura della giunzione, ma come ? E, sopratutto, come renderla facilmente attuabile ? Considerate anche che alcuni led prevedono l'utilizzo di un dissipatore, altri no. Ed allora dove lo metto il mio sensore di temperatura ? Guardate la foto sopra, nei vari casi, dove fate la misura ?
Ed anche avendo una misura attendibile della temperatura, come la utilizzate per valutare la massima corrente sopportabile ?
Io a questo punto sono fermo, ho la mia brava basetta con Arduino già pronta ma orfana dei componenti, ma ho il cervello che continua a girare a vuoto e non vedo altre soluzioni.
Avete idee su come proseguire ?