Beefcotto87
2012-05-23 09:39
Salve a tutti!
Avendo dato in passato l'esame di Istologia, mi ero preparato una specie di sunto della materia (sinceramente amplificata troppo dalla professoressa, ma che ci si può fare?) che vorrei riproporvi nelle sue varie parti!
Essendo un sunto non sarà ovviamente troppo ricco di spiegazioni, avendo io cercato di ottenere una discreta "compressione" dei dati.
Vorrei cominciare con una prefazione citologica ed istologica, prima di affrontare i singoli tessuti, organi e sistemi; faccio noto che comunque eventuali errori potrebbero anche non essere "miei", poichè io ho semplicemente preso le informazioni dettate o suggerite dalla professoressa.
PREFAZIONE CITOLOGICA
Le cellule sono le unità funzionali minime di tutti gli esseri viventi: negli organismi multicellulari si organizzano in strutture specifiche chiamate tessuti, unite da giunzioni intercellulari e matrice extracellulare; i tessuti sono organizzati a formare organi, che a loro volta vanno a formare apparati (con organi precisi e delimitati, come il digerente o il respiratorio) e sistemi (pervadono tutto l’organismo, come il tessuto nervoso).
Le cellule interagiscono fra loro nell’embrione per promuovere il differenziamento cellulare mentre nell’adulto interagiscono per mantenere l’omeostasi strutturale e funzionale dei tessuti (stabilità biologica) e quindi degli organi.
Il parenchima è l’insieme dei tessuti e delle cellule che svolgono le funzioni principali dell’organo specifico, lo stroma è invece l’insieme dei tessuti di sostegno.
Le dimensioni delle cellule umane si aggirano intorno ai 10 µm, ma alcuni tipi cellulari possono avere dimensioni minori o maggiori: gli adipociti sono grandi circa 100-150 µm, le fibre muscolari possono essere lunghe anche 30-35 cm (in media da 10 a 100 µm) e i neuroni sono le cellule che possono essere le più lunghe, anche fino a 1 m; viceversa i globuli rossi sono leggermente più piccoli, 6-8 µm.
ORGANIZZAZIONE CELLULARE GENERALE
Membrana Cellulare = Doppio strato fosfolipidico che presenta proteine varie (circa la metà del peso secco), sia intrinseche (inserite nella membrana), che possono essere transmembrana (che attraversano completamente la membrana), sia estrinseche (aderiscono esternamente o internamente alla membrana, ma non la attraversano).
Alcune proteine di membrana possono essere coniugate con lipidi o carboidrati (lipoproteine e glicoproteine) e le loro funzioni sono di riconoscimento cellulare, di adesione cellulare o di adsorbimento di varie macromolecole: la parte polisaccaridica è detta glicocalice; in alcune situazioni funge da protezione meccanica e/o chimica; è presente anche del colesterolo che fluidifica la mobilità della membrana. La membrana cellulare ha diverse funzioni: barriera osmotica, mediatrice del flusso in entrata e uscita di materiali vari, mediatrice di interazioni cellula-cellula e cellula-matrice, registra e trasforma i segnali cellulari. Lo spessore è di circa 5 nm.
Nucleo e Membrana Nucleare = E’ l’organello più grande ed è formato da una doppia membrana fosfolipidica (con proteine diverse da quella cellulare) con una lamina di filamenti intermedi all’interno, la lamina nucleare, che lega la membrana e la cromatina tramite un polipetide, la lamìna; possiede numerosi pori, con un’elaborata struttura canaliforme proteica, essi regolano lo scambio di metaboliti, macromolecole, subunità ribosomiali (che diffondono liberamente), mRNA e istoni (processo dipendente da energia). Il nucleo contiene DNA (meno del 20% del peso), poco mRNA e proteine; il DNA è formato dalla cromatina, che è strutturata (visibilmente) in maniera eterogenea in eterocromatina, area elettrondensa (più scura al microscopio elettronico) di cromatina presente intorno alla membrana nucleare, ed in eucromatina, elettrontrasparente, che costituisce la parte di DNA attivo nella sintesi del RNA.
Nucleolo = Si trova nel nucleo dove è ben evidente come struttura densa; è specialmente presente in cellule con alta produttività proteica, ed è deputato alla sintesi di rRNA.
Reticolo Endoplasmatico = Organello costituito da membrana citoplasmatica chiusa e ripiegata a dare pile di cisterne appiattite ed ammassate, fra cui ci sono i tubuli (spazi vuoti) in cui è presente citoplasma: può essere rugoso (presenza di ribosomi citoplasmatici nei tubuli), deputato alla sintesi proteica e liscio, in continuità con il RER ma senza ribosomi, deputato alla sintesi lipidica (colesterolo e fosfolipidi), alla riparazione delle membrane presenti nella cellula e alla detossificazione di alcune sostanze tossiche (farmaci, alcool, ecc…). Un particolare tipo di REL è il reticolo sarcoplasmatico, implicato nell’accumulo e nel rilascio di ioni Ca 2+, attivatori della contrazione muscolare.
Apparato Del Golgi = Organelli strutturalmente simili al RE, con cisterne e tubuli, ha due facce: la faccia CIS accoglie le vescicole provenienti dal RER, mentre la faccia TRANS forma vescicole che poi vengono esportate all’esterno della cellula tramite esocitosi o trasportate ad altri compartimenti cellulari. Nell’apparato del Golgi viene completata la glicosilazione delle proteine provenienti dal RER, la marcatura con proteine specifiche delle vescicole che devono essere trasportate in specifici compartimenti e l’esportazione delle vescicole stesse.
Mitocondri = Organelli complessi, generalmente di forma allungata, mobili nella cellula per via di microtubuli, formati da due membrane fosfolipidiche e lo spazio fra esse compreso che contiene numerosi enzimi. I mitocondri sono deputati alla produzione di energia (produzione di ATP) che avviene principalmente nella membrana interna, ricca di creste, alla respirazione aerobia (membrana interna) e all’accumulo di energia sottoforma di ATP. Contiene numerosi enzimi deputati all’ossidazione degli acidi grassi e utilizzati nel ciclo di Krebs; sono organelli particolari, poiché contengono segmenti di DNA propri che codificano per proteine utili allo stesso mitocondrio; sono anche implicati in una via apoptotica.
Ribosomi = Sono piccole strutture libere nella cellula o associate al RER; sono formati da due sub-unità di rRNA complessate a proteine varie, e sono deputati alla sintesi proteica, ovvero alla formazione di legami tra amminoacidi per formare polipeptidi usando come stampo mRNA; misurano circa 25 nm; le singole sub-unità possono differire anche nelle dimensioni.
Lisosomi = Organelli vescicolari contenenti enzimi pH dipendenti e deputati alla degradazione dei detriti intracellulari o dei corpi fagocitati.
Perossisomi = Organelli sferici simili ai lisosomi nella struttura ma diversi nella composizione enzimatica: contengono ossidasi, catalasi, perossidasi, superossido dismutasi ed altri enzimi detossificanti.
Citoscheletro = In genere sono filamenti proteici di diversa natura e disposti in varie direzioni, ma con funzione simile: mantenere la forma della cellula e la sua polarità.
Microfilamenti: costituiti da actina, sono i filamenti più sottili (spessore di circa 6-7 nm). Sono presenti specialmente nelle cellule con ampia mobilità (cellule muscolo-scheletriche, associata alla miosina, o negli pseudopodi) ma anche in strutture cellulari come i microvilli, estroflessioni di membrana, come impalcatura di sostegno per evitare la deformazione e lo stress da forza applicata alla cellula stessa e nel fenomeno dell’eso-endocitosi. L’actina si può anche legare a proteine intrinseche per stabilizzarne la posizione.
Filamenti Intermedi: sono costituiti da diverse proteine specifiche per ogni tipo cellulare e quindi usati per la diagnostica cellulare, specie nelle neoplasie; hanno dimensione di circa 10 nm di spessore, e sono polimeri proteici dinamici che si assemblano e disassemblano (filamenti proteici in dimeri paralleli, tetrameri antiparalleli lievemente sfasati ed elica di tetrameri); sono a volte legati ai microfilamenti ed a giunzioni cellulari (desmosomi ed emidesmosomi). La loro funzione è essenzialmente di sostegno strutturale. Esistono cinque famiglie di geni che codificano per diversi tipi proteici di filamenti intermedi: Tipo I e II - codificano per cheratine acide e basiche; Tipo III - codifica per vimentina (espressa in cellule endoteliali, fibroblasti e leucociti), per desmina (fibre muscolari), per la proteina gliale (cellule della glia) e per la periferina (alcuni neuroni); Tipo IV – codifica per i neurofilamenti H, M ed L (tutti i neuroni); Tipo V – codifica per le lamìne (citoscheletro del nucleo).
Microtubuli: sono polimeri di tubulina alfa e beta, in primis si formano gli eterodimeri che in seguito si uniscono ad altri eterodimeri per formare un’elica lunga e cava (13 sub-unità per giro di elica), il cui spessore è il maggiore nel citoscheletro, 25 nm; I microtubuli vengono costruiti nel Centro Organizzatore dei Microtubuli (MTOC), vicino al nucleo e formato da 2 centrioli e dalla matrice che li circonda. Ai microtubuli si associano proteine (MAPs) tessuto-specifiche, che servono a velocizzare il processo di polimerizzazione e a stabilizzarne la struttura. I microtubuli hanno funzione di trasporto di organelli nella cellula (Kinesine e dineine), funzione di fuso mitotico nella divisione cellulare (associato ai cromosomi) e sono il costituente delle ciglia (circa 10 µm). Anch’essi sono polimeri proteici dinamici.
Questi sono in linea di massima i maggiori elementi interni della cellula.
I seguenti utenti ringraziano Beefcotto87 per questo messaggio: ale93, Dott.MorenoZolghetti, pelle96