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Dott.MorenoZolghetti
2010-06-11 18:47
Sintetizzando l'acido selenico ho avuto un incontro ravvicinato con il perossido d'idrogeno al 35%. Il risultato è nella foto.
In caso di contatto con la pelle, occorre lavare immediatamente con molta acqua, quindi frizionare con olio di oliva (o un qualunque olio vegetale). La macchia bianca (ustione da perossido) sulla cute, molto simile a quella da fenolo, scomparirà nel giro di qualche ora. La sensazione di bruciore passa invece in pochi minuti.
Max Fritz
2010-06-11 19:36
Mi è capitato un po' di volte... sistematicamente non me ne accorgo subito, sento un improvviso acuto "spillo" nel dito e mi accorgo della macchia bianca Quella da fenolo però mi sembra abbastanza diversa, è più uniforme, meno pallida e ammorbidisce di più la cute, o sbaglio?
Chimico
2010-06-11 19:41
A me non è mai capitato e mi sto chiedendo se sono io quello strano XD
Max Fritz
2010-06-11 19:50
1. O la tua H2O2 è del '15-'18 ed è poco meno di un disinfettante
2. O sei veramente veramente molto preciso e meticoloso nell'indossare guanti, lavare i recipienti e le mani etc.
Chimico
2010-06-11 19:56
io ho H2O2 al 30% e non indosso mai guanti...lavo i recipienti a mani nude (a meno che non uso Hg, Pb o altri amici carucci)
Max Fritz
2010-06-11 20:06
La 3. opzione è che tu non hai una cute, hai un involucro in PTFE
Nicolò
2010-06-11 20:13
bene, è successo anche a me oggi..pensare che non sento niente ne quando ci cade sopra ne dopo..me ne sono accorto solo quando ho visto una simpatica macchia bianca
c'è un'altra cosa che non capisco..una volta mi è caduta una goccia di acido solforico conc. sul braccio..(l'unica parte in quel momento malauguratamente non ricoperta dal guanto o dal camice) possibile che non mi sia successo niente?
NaClO3
2010-06-11 23:09
in lab di microbiologia, durante il test catalasi, usando H2O2 al 40%, si è rovesciato il flacone da 250ml su i pantaloni di uno, ha detto che gli sembravano tanti aghi che penetravano le carni!
Nicolò
2010-06-12 19:17
oggi ho voluto vedere se era stato un caso quello del perossido o veramente non sento niente...sono arrivato alla conclusione che non sento niente
Dott.MorenoZolghetti
2010-06-12 19:19
Prova con un martello da 2 Kg...
Nicolò
2010-06-12 19:37
niente in confronto al sostegno dell'ombrellone in pietra sul piede...
Nammen
2010-06-12 22:09
masochisti che non siete altro, ahah. Comunque a me non è successo fortunatamente nulla (per ora) °°
bene, è successo anche a me oggi..pensare che non sento niente ne quando ci cade sopra ne dopo..me ne sono accorto solo quando ho visto una simpatica macchia bianca
c'è un'altra cosa che non capisco..una volta mi è caduta una goccia di acido solforico conc. sul braccio..(l'unica parte in quel momento malauguratamente non ricoperta dal guanto o dal camice) possibile che non mi sia successo niente?
il solforico ci mette un bel po' ad ustionarti, se hai la pelle asciutta e senza ferite devi farlo apposta per farti male col solforico
quimico
2010-06-13 08:39
hai mai visto un ustione da solforico? mi sa di no.
anche con la pelle asciutta e senza ferite (?) basta poco per esser ustionato anche in maniera grave
l'acido attacca anche gli strati non superficiali della pelle ed è in grado di carbonizzarla
ora non so come Nicolò sia riuscito a non farsi del male. mi pare strano visto che per quel che vidi io non è necessario che l'area di pelle colpita sia estesa. bastano anche un'area minuscola...
no ma soprattutto devi farlo apposta per farti male... io infatti pensavo di farmi delle abluzioni...
ma che stai dicendo?!?
I seguenti utenti ringraziano quimico per questo messaggio: Max Fritz
Nicolò
2010-06-13 09:09
ma non l'ho fatto assolutamente apposta, ci mancherebbe...so solo che me lo sono sciacquato via con una soluzione di bicarbonato di sodio (giusto per ridurre l'acidità) e che dopo dove era caduta quella goccia... sulle pelle non c'era niente
Max Fritz
2010-06-13 09:22
Ma lui si riferisce all'affermazione di NaClO3 penso. Comunque ha ragione anche Nicolò... il solforico non è sempre così "determinato" nel provocare ustioni, ma spesso e volentieri le provoca (--> vedi sintesi solfanilico, appena postata ).
Nicolò
2010-06-13 09:23
ahhhh..non è determinato neanche al 98%?
quimico
2010-06-13 09:25
evidentemente hai avuto fortuna. o non saprei. sicuro che era solforico concentrato? boh.
beh io finora ho sempre visto ustioni in seguito a contatto col il solforico. di graziati mai visti... non saprei che dire
dicevo di clorato non di te per quanto concerne il far apposta...
occhio la prossima volta...
Nicolò
2010-06-13 09:27
sicuro che fosse solforico ...a meno che non abbia la pelle teflonata..non saprei come spiegarmelo...
hai mai visto un ustione da solforico? mi sa di no.
anche con la pelle asciutta e senza ferite (?) basta poco per esser ustionato anche in maniera grave
l'acido attacca anche gli strati non superficiali della pelle ed è in grado di carbonizzarla
ora non so come Nicolò sia riuscito a non farsi del male. mi pare strano visto che per quel che vidi io non è necessario che l'area di pelle colpita sia estesa. bastano anche un'area minuscola...
no ma soprattutto devi farlo apposta per farti male... io infatti pensavo di farmi delle abluzioni...
ma che stai dicendo?!?
ho detto solo che la disidratazione dei tessuti non avviene all'istante, se no a quest'ora io non dovrei più avere il braccio sinistro(mi piace tenere il camice con le maniche corte) e la mano destra"!
Dott.MorenoZolghetti
2010-06-13 11:59
E' vero quello che afferma Clorato (una volta tanto...): il solforico concentrato, vuoi perchè è viscoso, vuoi perchè non penetra le membrane lipidiche (non velocemente intendo...), esplica la sua azione corrosiva più lentamente di altri acidi. Lasciato agire corrode e carbonizza, ma sempre con un tempo d'induzione.
Ho sperimentato sulla mia pelle la cosa e ho avuto anche il piacere di provare la cloridrina solforica. Questa è molto più aggressiva e, anche quando rimossa rapidamente, genera una vescicola sierosa e una parziale carbonizzazione del tessuto. Comunque è primariamente importante ricordare che i tempi d'azione dell'acido sul tessuto organico determinano i danni da acido, più che non il tipo di acido. Ci sono ovviamente delle eccezioni: alcuni acidi sono molto pericolosi per natura (SO3, H2F2, alogenidrici gassosi), altri lo sono in funzione della loro concenrazione o della loro temperatura. Il solforico bollente non è tanto lento a carbonizzare, poi se è mescolato al dicromico, la carbonizzazione è istantanea. Miscele di nitrico e clorico sono molto corrosive, rapide a espletare i loro effetti nefasti sull'epidermide.
Un discorso a parte andrebbe fatto per le mucose (corneale e orale).
Nexus
2010-09-19 10:39
Jobba mi ha passato alcuni video su youtube.
Voglio postarne uno, poichè si tratta di un'esperienza che ho fatto di prima persona all'età di 16 anni. Ecco la storiella...
Caricando un mortaio con una miscela instabile, mi è esploso tutto in mano. La mia mano era come quella nel video o direi un pò peggio. I dottori non eran sicuri se riuscivano a salvarmi la mano inizialmente, le dita si staccavano quasi dalla mano.
Ora è completamente guarita e non si vede più niente, ma sono stato molto ma molto molto fortunato. Per via della posizione nella quale stavo caricando il mortaio, i pezzi di vetro mi si sono impiantati nel petto, nella gamba, nell'avambraccio, ma non in faccia (pura fortuna ).
Guardando a quei tempi, definirei quel ragazzo un folle incosciente, destinato ad avere un'incidente presto o tardi. Ormai ci avevo "preso la mano" con sto genere di cose, e certamente non pensavo che un'incidente simile potesse succedere proprio a me, un bravo ragazzo come me ...
invece è successo. Gli esplosivi non vanno per simpatie evidentemente
Se fosse andata male, oltre perdere la mano avrei potuto perdere per es. la vista. Ne vale la pena ?
Questo è il video (ma non sono io il soggetto).
Penso che le immagini dicano di più di tante parole...
La mia mano era ridotta così o mi sembra anche un pò peggio. (tre mesi di bendaggio e operazione chirurgica per asportare pezzi di vetro da mano, avambraccio e ginocchio)
PS: visto che me lo sento già nell'urina qualche commento del cazzo come al solito... per favore chi non ha niente di interessante da dire, se ne stia ZITTO. GRAZIE
Nexus
2010-09-19 13:14
Riguardo agli incidenti, nella ditta nella quale ho svolto l'apprendistato ci sono stati tre incidenti gravi, molti anni fa, due dei quali con morti.
In uno di questi, un reattore è esploso, sparando il coperchio di un quintale e passa a oltre cento metri di altezza (forando il tetto dell'edificio). Un'operaio che lavorava nei dintorni è stato colpito al petto da un grosso bullone che chiudeva il reattore ed è morto.
In un secondo incidente, dei muratori stavano ampliando un edificio in fabbrica. Per la pausa pranzo, si sono recati nel locale sotterraneo dell'edificio per mangiare qualcosa. A fine pasto, qualcuno ha acceso una sigaretta: è saltato tutto in aria. L'edificio è crollato e ci sono stati molti morti. La causa era l'etere dietilico col quale si stavano facendo estrazioni al piano superiore.
Forse è questo il motivo pel quale ho una certa paura a maneggiare l'etere dietilico, che oltretutto forma perossidi a loro volta autoesplosivi.
E per questo in casa non tengo niente del genere... e qui penso per esempio all'acido picrico.
Ser Alkemico
2010-09-19 15:36
In molti lab universitari gli eteri sono banditi proprio a causa dell'instabilità dei loro perossidi. Nonostante gli additivi inibenti con i quali vengono commercializzati. A casa mia sicuramente non ci entrano.
**R@dIo@TtIvO**
2010-09-19 19:03
Per ora da me (a casa) non è successo niente di così grave, sia ringraziato il cielo! Però mi è capitato di far cadere delle gocce di solforico conc. 98% sulle mattonelle del posto in cui lavoro è le ha corrose un pò .. Almeno finora e speriamo che non accada mai non mi sono fatto del male!
Ps: Ho rinunciato completamente a sintetizzarmi l'etere dietilico!
quimico
2010-09-19 19:07
banditi? mai sentita questa cosa... basta un po' di testa...
sono anni che uso i più disparati eteri e non ho MAI avuto problemi...
soprattutto è bene controllare il loro stato periodicamente...
c'è di peggio cui prestare attenzione... suvvia non creiamo inutile panico
Nexus
2010-09-19 19:31
Ognuno ha le sue bestie nere.... per esempio per alcuni è il ghiaccio secco
Ironia a parte, quimico tu lavori in un'uni e siete predisposti. Un home lab, difficilmente lo è. Non basta nemmeno una cappa qualsiasi, ci vuole una cappa con ventilatore -Ex- per non rischiare... e si tratta veramente di rischiare di fare saltare in aria la casa !
A questo proposito ho fatto due calcoli:
Le miscele etere dietilico-aria sono esplosive già da una concentrazione del 2% di dietiletere ( da 2% a 36%).
Se non ho sbagliato i calcoli, questo significa che in una stanza di dieci metri quadri alta due metri, basta l'evaporazione di 7g di etere dietilico per raggiungere il range di esplosione.
Considerando che l'etere si deposita in basso, in realtà questa concentrazione la si raggiunge già molto prima :esplosivo::esplosivo::esplosivo:
banditi? mai sentita questa cosa... basta un po' di testa...
sono anni che uso i più disparati eteri e non ho MAI avuto problemi...
soprattutto è bene controllare il loro stato periodicamente...
c'è di peggio cui prestare attenzione... suvvia non creiamo inutile panico
Vedi Milano... a Palermo si usava solo se strettamente necessario, stessa cosa in altre lab sparsi nella penisola
con le ovvie eccezioni tipo in alcuni lab nel mio ateneo dove ci fanno le colonne dicaimo senza troppe precauzioni
Chimico
2010-09-20 12:11
Ser ma unni? io studio Chimica a palermo e l'etere lo si usa tranquillamente!
Ser ma unni? io studio Chimica a palermo e l'etere lo si usa tranquillamente!
Appunto A chimica ci sono molti laboratori dove l'etere si usa a pene di canide
Mi è capitato di andare in lab a Chim. Org. è c'è puzza di solvente pure nei corridoi...più che tranquillamente direi che lo usate un po troppo.
Il problema e che neanche i prof hanno la cultura della sicurezza in lab.
Quando facevo rilevare che c'era puzza in lab il mio prof di laboratorio d'organica mi diceva sempre testualmente: non ti preoccupare non si muore noi ci lavavamo le mani col benzene.
Nexus
2010-09-20 15:28
Da noi in generale si è cercato di sostituirlo con altri solventi dove possibile.
Azzardo che il punto di vista di quimico è più comprensibile... dato che Wikipedia ( ) riporta come impiego principale del dietiletere proprio il settore dell'organometallica (Grignard ...)
...Azzardo che il punto di vista di quimico è più comprensibile... dato che Wikipedia ( ) riporta come impiego principale del dietiletere proprio il settore dell'organometallica (Grignard ...)
Certamente ci sono settori e settori io faccio reazioni (per 90%) in acqua o DMF quindi l'etere puo servire solo per precipitare o per qualche rara reazione, ma anche in questi casi si tende a sostituirlo.
Se fai reazioni di un certo tipo comincia a diventere complicato sostituirlo... ma con le dovute precauzioni...
quimico
2010-09-20 16:10
ma guarda Nexus io il dietiletere lo uso ma non così spesso... però non comprendo il demonizzarlo. sarà che non ho mai vissuto niente di traumatico ma non per questo lo uso alla càzzo di cane...
che poi in organometallica si usa di più forse il THF come etere...
Non si tratta di demonizzarlo ma trattarlo per quello che è... una rogna... non solo per le precauzioni d'uso ma anche per quel che riguarda lo smaltimento.
I responsabili della sicurezza dei vari dipartimenti possono rompere notevolmente sull'uso di eteri.
Io personalmente l'ho usato diverse volte ma solo nelle condizioni di lab chimico (sconsiglio fortemente l'uso domestico) e non ho avuto nessun problema.
Sono stato in due lab in uno non c'erano problemi nell'altro quando nominavi etere (leggi dietil etere) si voltavano tutti dicendo "no etere no".
Perchè appunto tre colleghi avevano avuto brutte esperienze e allora a furia di parlarne ti condiziona.
quimico
2010-09-20 18:34
ok, ho capito.
comunque io ripeto... non c'è da prenderlo sottogamba ma ho lavorato con sostanze peggiori di queste... ad esempio il t-BuLi... non se sai o l'hai mai maneggiato ma è morta gente maneggiandolo... è dannatamente piroforico e se ti finisce addosso spera di aver tanto ma tanto culo
lo smaltimento purtroppo non sempre viene insegnato bene alle persone che entrano in un laboratorio... va beh
Chimico
2010-09-20 19:56
Ser non so cosa tu faccia...ma all'univ di palermo nel dipartimento di organica ci si occupa in parte di sostanze naturali...ora considera che per fare una colonna cromatografica il solvente se ne va a litri...è normale sentire la puzza...è un laboratorio di chimica mica un ristorante..
comunque allacciandomi al discorso sulla sicurezza...ho un professore over 70 che ha imparato a riconoscere le sostanze dal sapore!! e ora ci spaventiamo a toccare un sale ''irritante''...
Ser Alkemico
2010-09-20 20:44
Perfettamente...ci riferiamo allo stesso lab che ho già citato, in cui si fanno colonne a "minchia i cani".... perchè quando si fa una colonna cromatografica come dici tu dove si usano litri e litri di solvente va fatta sotto cappa a con tiraggio opportuno... e la puzza talvolta inevitabile, confinata nelle vicinanza della colonna, no in tutto u dipaitimiantu .
PS:
Chimico se vai all'estero e te lo auguro ti accorgerai dell'enorme differenza con l'Italia (per non parlare di Palermo), dove spesso la sicurezza è un po' sottovalutata e lo noto dalle tue affermazioni (siamo in un lab non in un ristorante). Oh senza offesa ma non è colpa tua è quello che ci insegnano...
al-ham-bic
2010-09-20 21:22
Sarà, ma io concordo con la sdrammatizzante ironia di Chimico
Forse perchè anch'io sono un vecchio sopravvissuto come quell'insegnante...
Nexus
2010-09-20 21:36
Sembra che la mia calcolazione sia passata totalmente inosservata
quando dico che l'evaporazione di 7 g di etere CH3CH2OCH2CH3 in una stanza di 20 metri cubici basta e avanza per raggiungere una miscela (auto)detonante dovrebbero suonare mille campanelli di allarme
Chimico
2010-09-20 22:34
Nexus ma hai mai visto una stanza di 20 metri cubici? è praticamente un ripostiglio...io lavoro in una stanza da circa 100 metri cubici...casa antica...tetti alti 4 metri e mezzo...dovrei fare evaporare una tonnellata di solvente...
Nexus
2010-09-20 23:03
Si l'ho già vista... la mia
7x5 = 28 grammi ... un pò distante dalla tonnellata
Chimico
2010-09-21 08:56
si ma 28 grammi è il limite minimo...chissà con quali condizioni...(aria secca ecc)...e poi 28 grammi guarda che sono tanti!
Nexus
2010-09-21 09:30
Si ma come dicevo, l'etere si deposita in basso... ciò significa che ne bastano molto meno
quimico
2010-09-21 16:33
comunque 7x5 fa 35 e non 28
Chimico
2010-09-21 21:20
ahahahaha manco ho fatto caso al calcolo XD ahahahahahahhahahahahahhaha
al-ham-bic
2010-09-21 21:37
Tuttto questo discorso non l'ho capito:
- L'etere ha limite minimo di infiammabilità dell'1,9% in vol.
- 20 metri cubi d'aria sono circa 24mila grammi...
- Una stanza di 20 metri cubi ha una capacità di 20mila litri
- L'1,9% di 20.000 sono 380 litri
- 7 grammi di etere (0,094 mol) generano evaporando almeno 380 litri di etere gassoso?
- in questo caso il mio lab sarebbe già esploso settemila volte...
O scambiamo i litri con i metri cubi e i grammi con i chili?
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Nexus
2010-09-22 05:37
Ho calcolato così: una mole di etere (74g) sono 22 litri.
20'000 litri per la stanza
il 2% sono 400 litri
400/22 = 8 circa -> 8 moli
8x74 = 600g di etere circa = 1 litro circa
-> avevo sbagliato il calcolo
Però........ siccome che si deposita sul pavimento... in realtà sono molto meno (penso circa 7 g)
al-ham-bic
2010-09-22 19:54
Capita di sbagliare qualche calcolo... no problem
---
L'unica cosa che io faccio di sicuro quando maneggio l'etere è spegnere ogni fiamma libera in giro (tanto al massimo ce n'è una sola... ).
whiles
2010-09-26 22:43
Io tempo fa ebbi un'esperienza elettrizzante col solforico concentrato, vedo ancora per miracolo di cristo.. i laboratori home-made
**R@dIo@TtIvO**
2010-09-30 13:34
Oggi ho ripreso a lavorare finalmente! Mi sono sentito a casa in quel lab! Ho sistemato tutti i nuovi reagenti da poco arrivati e anche la vetreria! Poi ho illustrato a degli studenti, i quali sono un pò indietro con il programma di chimica inorganica, la titolazione .. bhe versando nella buretta da 25 ml, tramite un piccolo imbuto anzi piccolissimo, una soluzione 0.5M di idrossido di sodio.. essendo la buretta collocata un pò più in alto di me successe che versando nell'imbuto la soluzione di NaOH questo si riempì fino all'orlo e il resto della soluzione cadde schizzando sulle mie braccia.. :corrosivo: mi sono sciacquato subito queste e per fortuna non mi sono fatto niente! Forse anche perchè la soluzione era poco concentrata!
N B : l'imbuto si è riempito tutto perchè a quanto pare era difettoso! L'ho buttato...
Ser Alkemico
2010-09-30 13:51
Senza offesa Radio ma questo è un'incidente da pirla (per non dirlo alla siciliana)
N B : l'imbuto si è riempito tutto perchè a quanto pare era difettoso! L'ho buttato...
cavolo, si era rotta la scheda madre? è successo anche a me!
fosgene
2010-12-03 19:16
Noi durante l' erpoca di chimica dell' anno scorso in classe stavamo osservando le caretteristiche chimiche dell' acido solforico ed è successo un piccolo incidente (ma senza ustionati per fortuna).
La storiella è questa:
Dovevamo osservare la decomposizione dell' H2SO4 al 96% in una provetta.Purtroppo la provetta scaldata sul Bunsen non essendo in pyrex è esplosa ed è incominciata una fitta pioggerellina di acido solforico bollente fumante di SO3 che delicatamente si è poggiata su qualunque cosa (materie organiche comprese) carbonizzandole all'istante.Per fortuna(come ho già detto ) non ci sono stati feriti e i nostri esperimenti con il vetriolo sono proseguiti senza problemi.
NaClO3
2010-12-03 19:22
ma chi cristo farebbe una cosa del genere non controllando l'autenticità delle provette, nel senso, senza controllare che siano in pyrex?
una fitta pioggerellina di acido solforico bollente fumante di SO3
Che fortuna che non è successo niente.
In un lab scolastico?
quimico
2010-12-03 20:01
che coglioni. non si fanno queste cazzate. per fortuna non sono successi incidenti gravi.
acido solforico a caldo è aggressivo come non pochi. e il triossido di zolfo che si forma è molto pericoloso.
è tutta colpa del fatto che chi fa esperimenti spesso non sa un càzzo.
ma chi cristo farebbe una cosa del genere non controllando l'autenticità delle provette, nel senso, senza controllare che siano in pyrex?
Domanda... come si fa a controllare se una provetta è in pyrex o meno? Dovrebbe esserci scritto sopra?
Io uso provette senza alcuna scritta, le ho prese sfuse, senza un contenitore, e non so se siano pyrex o meno.
Solitamente evito di scaldarle, preferisco il beaker, ma ogni tanto con piccole quantità di sostanze non troppo pericolose mi arrischio a farlo, ma adesso mi state mettendo paura!
Chimico
2010-12-04 04:24
Arky non ti preoccupare che le provette non esplodono!! al massimo si rompono lasciando cadere il contenuto...di certo non si mettono a sparare vetro in tutte le direzioni! comunque non c'è un metodo che io sappia per riconoscere quelle in pyrex....
tuttavia l'unica accortezza che uso è quella di controllare lo spessore del vetro...preferisco usare provette abbastanza spesse....non quelle da centrifuga ma nemmeno quelle ultrafini che si rompono anche soltanto lavandole...
**R@dIo@TtIvO**
2010-12-04 10:09
Ora vado a controllare le mie, acquistate da poco, dovrebbero essere in pyrex ma non c'è scritto.. speriamo non si rompano.. oppure non le uso proprio sul fuoco!
Noi durante l' erpoca di chimica dell' anno scorso in classe stavamo osservando le caretteristiche chimiche dell' acido solforico ed è successo un piccolo incidente (ma senza ustionati per fortuna).
La storiella è questa:..
Non posso credere che sia successa una cosa del genere...
Ma non operavate sotto cappa?
Poi addirittura esplosa...
azzo però ci sono altri mille esperimenti più interessandi di sta porcata fatta alla membro di canide.
NaClO3
2010-12-04 19:54
esatto, ma io sulle mie ho la scritta di fabbrica: borosilicato.
fosgene
2010-12-04 21:13
Esplosa no però diciamo che si è rotta molto velocemente.
Dott.MorenoZolghetti
2010-12-04 21:22
Tutte le provette da laboratorio sono adatte alle fiamma. La questione è che bisogna saperle usare: NON vanno tenute ferme sulla fiamma, ma mosse continuamente, per consentire al calore di distribuirsi in modo omogeneo.
I seguenti utenti ringraziano Dott.MorenoZolghetti per questo messaggio: **R@dIo@TtIvO**
Tutte le provette da laboratorio sono adatte alle fiamma. La questione è che bisogna saperle usare: NON vanno tenute ferme sulla fiamma, ma mosse continuamente, per consentire al calore di distribuirsi in modo omogeneo.
Ottimo, è esattamente quello che faccio!
Publios Valesios
2010-12-04 22:41
A me l'unica cosa che mi è capitata da quando faccio chimica a casa (home lab) è stata quando replicavo l'esperimento di Nurd Rage per produrre acido nitrico. Ho utilizzato una bottiglietta di quelle dei bitter chiusa a morte e un tubo portava l'NO2 in un cilindro con acqua ossigenata per fare il nitrico. Purtroppo non sapevo che era troppo piena così quando la produzione di gas è aumentata il liquido stava per uscire , io sono andato a stappare ed il tappo è saltato spruzzandomi addosso acido cloridico caldo: in faccia, negli occhi e addosso. Ma a parte la paura è bastato sciacquarsi per due tre minuti ed è passato tutto...a parte la maglietta rovinata.
Difatti ha detto che era proprio acido cloridrico!
Certo che io non sarei mai andato a stappare, semmai avrei portato tutto lontano in un posto sicuro tutto l'accrocchio
La mia peggiore, senza conseguenze per la fortuna di non averne fatto più di un grammo, è stata la nota NI3, non ho più rifatto cose simili, mi sono spaventato molto quel giorno... da non fare assolutamente. Ero piccolo e molto ma molto stupido
fosgene
2010-12-05 11:29
Perchè cosa hai fatto con l' instabile ,rosso e esplosivo NI3????
Difatti ha detto che era proprio acido cloridrico!
Dicevo che è stato fortunato che era acido cloridrico che non è tanto aggressivo sulla pelle (a confronto con nitrico e solforico)
**R@dIo@TtIvO**
2011-01-29 14:05
No non ci siamo. Non ci sono io!
Non è possibile, ultimamente ho rotto delle cose in lab e mi dà sui nervi il solo pensiero! Da che prima non rompevo niente ora che ho il lab scasso tutto
Ho rotto:
Setto di vetro pyrex
Beaker ilmalabor 250ml
bacchetta di vetro (per agitare)
Sono state rotte tutte in modo cretino, il setto è caduto per terra mentre montavo i tubi per la filtrazione a vuoto (almeno mi rimane il buchner), il beaker invece per spezzare dei troppo grossi cristalli di solfato rameico con una spatola.. sono riuscito a spezzarli ma ho bucato e rotto il beaker , la bacchetta l'ho rotta mentre facevo dell'acetato sodico..
che periodo..
al-ham-bic
2011-01-29 14:14
Vedi cosa vuol dire avere il lab nuovo? Troppa confidenza...
ale93
2011-01-29 14:16
Vabbe dai l'unica cosa brutta alla fine è stata il setto poroso!
Becker e bacchette non costano nulla!
Comunque non preoccuparti! Capita a tutti di rompere vetreria!
NaClO3
2011-01-29 14:25
non credo voi abbiate decapitato di colpo e contemporaneamente, ben 8 becher da 250!!
erano posti a raffreddare in essiccatore, arrivo io bello bello e lo apro con non sufficienza, mi si apre di colpo e zac, 8 becher falciati di un sol botto!
Vabbe dai l'unica cosa brutta alla fine è stata il setto poroso!
Becker e bacchette non costano nulla!
Comunque non preoccuparti! Capita a tutti di rompere vetreria!
Già il setto era un regalo a cui mi ero affezionato tantissimo, di un carissimo amico (notare tutti i superlativi), costava anche molto.. Me lo ricomprerò.. prima o poi..
Max Fritz
2011-01-29 20:22
Ho rotto un becher non molto tempo fa quasi esattamente come te:
non dovevo staccare del solfato di rame, ma del nitrato di disprosio e ci sono andato giù anche più pesante... ho puntato un cacciavite sul fondo e ho tirato una martellata. Diciamo che avevo già messo in conto di sacrificarlo, ma buttare via il Dy mi dispiaceva di più.
Bacchette di vetro ne ho comperate parecchie, ma le rompo come i grissini... alla fine ho deciso di non comperarne più
Son anche riuscito a rompere 2 termometri (uno -10/+250, l'altro -10/+200), uno dei quali in vetro pieno a scala incisa
Senza contare una beuta da vuoto da 100ml... e un pallone a due colli che ha fatto un salto di 5 cassetti prima di finire rovinosamente a terra insieme al suo raccordo di raccolta per vuoto (quello per distillazioni).
I seguenti utenti ringraziano Max Fritz per questo messaggio: **R@dIo@TtIvO**
Già il setto era un regalo a cui mi ero affezionato tantissimo, di un carissimo amico (notare tutti i superlativi), costava anche molto.. Me lo ricomprerò.. prima o poi..
Cavoli....mi dispiace
Dott.MorenoZolghetti
2011-01-29 22:50
Questo dimostra oltre ogni ragionevole dubbio che la chimica, e in particolare quella pratica, svolta in lab, richiede la massima attenzione!
Fare le cose in fretta, solo per porre le foto sul forum, è da sciocchi.
Prendete esempio da Al che è un operatore serio: l'esperimento lo fa ad agosto e inserisce foto e discussione in gennaio... Intorno, sole e vegetazione rigogliosa, mentre in realtà è inverno...
A volte capita di avere fretta, ma sul lavoro. Nelle attività ricreative si dovrebbe usare tutta la calma possibile, perchè dovrebbe risultare un piacere attardarsi in simili passatempi.
Io ho rotto qualcosina...ma solo cose molto costose...per cattiveria e accanimento...tipo perchè ho chiuso il cassetto troppo violentemente, pensando a qualche disturbatore che mi importunava al telefono...oppure perchè cercavo di aprire un giunto saldatosi...appunto, solo cattiveria!
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...prendete esempio da Al...: l'esperimento lo fa ad agosto e inserisce foto e discussione in gennaio... Intorno, sole e vegetazione rigogliosa, mentre in realtà è inverno...
Eh, purtroppo... ma non perchè sono tanto paziente!
Uno schifo di inverno come questo mai visto. L'ultima volta nel lab c'era un'umidità da foresta equatoriale con la temperatura da Siberia.
Un disordine rivoltante e mezza vetreria sporca come quando lasci i piatti da lavare per X tempo.
Il tavolo pieno di roba iniziata e non finita e ragnatele sulla finestrella che d'estate fa da cappa per aspirare le monnezze che escono dall'allhin... C'è in giro una specie di ringhierina di ferro non verniciato: quest'anno è rivestita da una barba di ruggine che porto via con la scopa... in giacca a vento!
Uno schifo totale!
Ho fatto acrobazie per fare la foto del verde pisellino, aspettando una settimana che si asciughi e per avere cinque minuti di sole (per modo di dire!).
Ma ormai ho quasi esaurito la riserva estiva, quello che viene viene...
E v v i v a l' e s t a t e ! ! !
Max Fritz
2011-01-30 10:52
Già, anche da noi quest'inverno particolarmente uggioso ha dato fastidio. Fortuna che in lab. ho il riscaldamento, ma non parliamo dei pavimenti sempre zozzi (nonostante vengano puliti costantemente), o dei sali igroscopici che fanno il bagno
Inoltre, nonostante l'umidità, la polvere ricopre inesorabilmente tutto ciò che non sia stato utilizzato per più di una settimana... Attendiamo tutti speranzosi il caldo!!
Ho rotto un becher non molto tempo fa quasi esattamente come te:
non dovevo staccare del solfato di rame, ma del nitrato di disprosio e ci sono andato giù anche più pesante... ho puntato un cacciavite sul fondo e ho tirato una martellata. Diciamo che avevo già messo in conto di sacrificarlo, ma buttare via il Dy mi dispiaceva di più.
Bacchette di vetro ne ho comperate parecchie, ma le rompo come i grissini... alla fine ho deciso di non comperarne più
Son anche riuscito a rompere 2 termometri (uno -10/+250, l'altro -10/+200), uno dei quali in vetro pieno a scala incisa
Senza contare una beuta da vuoto da 100ml... e un pallone a due colli che ha fatto un salto di 5 cassetti prima di finire rovinosamente a terra insieme al suo raccordo di raccolta per vuoto (quello per distillazioni).
Max con questo mi hai risollevato un pò Quindi diciamo che rientra nella "norma" rompere qualcosa.. Il fatto è che uno ci soffre..almeno io..
jobba
2011-03-06 19:44
HAAAAAAAAAAA
Sono nel club dei rompi PAll.... non iscrivetevi MAI.
Non dico altro!
Sembra pacman .
TheChef
2011-03-06 19:59
è pacman!
ale93
2011-03-06 20:25
Sembra proprio esploso
Che stavi facendo?
jobba
2011-03-06 20:34
Lo stavo svuotando... Avevo fatto un pò di nitrico l'altro giorno e adesso stavo svuotando il pallone ,solo che si era solidificato il tutto ,allora lo ho frantumato un pò e lo stavo svuotando in un contenitore..
Ho avuto la brillante idea di sbatterlo (leggermente)per muovere due pezzi e far scendere la polvere......É stata una pessima idea.
arkypita
2011-03-06 20:36
bellissimo pacman!
**R@dIo@TtIvO**
2011-03-06 20:49
ahahahah ma è meraviglioso, un opera d'arte! Non buttarlo esponilo !
Bravo bellissimo!
Spleen
2011-03-07 18:06
credo di battere ogni record, incidente non in lab (un momento: chiamare laboratorio il mio luogo di sperimentazione è un'esagerazione) ma di ritorno dalla parafarmacia, ho preso del H2O2 al 36%, due flaconi da 100 ml, prendo la busta e sistemo meglio il contenuto per un trasporto più agevole, toccando i tappi. Estratta la mano dalla busta nonostante il vento terribile e la neve sento il tipico profumino di acqua ossigenata. Mi insospettisco. Arrivato a casa mi accorgo che tre polpastrelli hanno i classici segni. Ora, a poco più di un'ora, sono andati quasi già via, ho semplicemente lavato bene le mani.
Mi chiedo è possibile che facciano delle confezioni così poco contenitive?
Aggiungo che in passato mi è capitato di ritrovarmi le dita bianche dopo aver usato quella al 3%, magari è la mia epidermide che fa passare tutto facilmente...
AgNO3
2011-03-07 19:42
sinceramente preferirei avere un pallone da distillazione integro che vederci scolpito sopra una figurina di pacman...
@spleen anche a me è capitato di comprare 2 litri di H2O2 al 36% solo che poi non si è rotto il tappo,ma bensì il fondo del contenitore.... immaginti che bel momento è stato....
credo di battere ogni record, incidente non in lab (un momento: chiamare laboratorio il mio luogo di sperimentazione è un'esagerazione) ma di ritorno dalla parafarmacia, ho preso del H2O2 al 36%, due flaconi da 100 ml, prendo la busta e sistemo meglio il contenuto per un trasporto più agevole, toccando i tappi. Estratta la mano dalla busta nonostante il vento terribile e la neve sento il tipico profumino di acqua ossigenata. Mi insospettisco. Arrivato a casa mi accorgo che tre polpastrelli hanno i classici segni. Ora, a poco più di un'ora, sono andati quasi già via, ho semplicemente lavato bene le mani.
Mi chiedo è possibile che facciano delle confezioni così poco contenitive?
Aggiungo che in passato mi è capitato di ritrovarmi le dita bianche dopo aver usato quella al 3%, magari è la mia epidermide che fa passare tutto facilmente...
Di solito i contenitori del perossido d'idrogeno sono sempre un pò aperti o bucherellati, altrimenti se sigillati potrebbero esplodere a quanto pare..
ale93
2011-03-07 19:51
Vabbè se vogliamo parlare di tappi io ho spaccato in due quello del nitrico
Spleen
2011-03-07 20:02
Allora ho fatto bene ad aspettare il pomeriggio, disponibile avevano 5l sempre al 36%, se si rompeva quella sbiancavo tutta casa!
In effetti potrebbero esplodere, mi pare ci sia anche scritto, almeno su quelle al 3%, figuriamoci oltre. Fortunatamente è inverno e nevica, ora sono al freddo lontano da tutto il resto, soprattutto l'acetone.
**R@dIo@TtIvO**
2011-03-07 20:14
Io la bottiglia del perossido la tengo un pò svitata...
Mentre sai ale io sono riuscito a tagliare il tappo del solforico carlo erba quindi sai che tappo!
Max Fritz
2011-03-07 20:47
Perchè tutti vi divertite a fare atti di vandalismo sui tappi dei reagenti?
Io non ne ho mai rotto nessuno, almeno di quelli! L'acqua ossigenata che ho ha una specie di di foro con delle membrane, ma alla fine servirà sempre per evitare l'aumento di pressione.
ale93
2011-03-07 20:49
Purtroppo l'ho avvitato troppo e CRACK
Anche la mia H2O2 35% ha un forellino sul tappo con una cosa sotto, che sinceramente non so cosa sia
**R@dIo@TtIvO**
2011-03-07 21:27
io l'avevo come voi poi ho trasferito in una bottiglia di vetro ambrato e il tappo lo lascio svitato non troppo..
Sephi
2011-03-08 19:07
Giusto qualche giorno fa ho scoperto che tutte le bottiglie in plastica (penso pe) del nitrico da battaglia al 65/67 (quello che costa meno della benzina) si stanno crepando tutte...dalla prima all'ultima. porca troia.
E via di travaso.
Pensavo di usare il metodo per travasare il vino dalle damigiane
Spleen
2011-03-08 19:53
m'avete messo il dubbio, il mio H2O2 è venduto come prodotto per capelli, non credo abbia membrane o fori aggiuntivi per lo sfiato, lo sviterò un po' e non importa se si diluisce.
@sephi: ma si, se ti capita la sorsata potrai riferirci di cosa sa l'HNO3...
**R@dIo@TtIvO**
2011-03-08 19:55
il mio nitrico è in bottiglia di vetro ambrato
Comunque oggi mentre provavo la chemioluminescenza della Lophine mi sono ustionato un pò con l'idrossido di sodio è uscito un pò di sanguè ma non ho sentito niente, mi seccava indossare i guanti..
Marzio
2011-03-08 20:43
Confermo quanto dice sephi, anche a me è stato regalato in una bottiglia di plastica spessa e di colore blù. Quei flaconi e bidoncini industriali per capirci.
Dopo qualche tempo la platica comincia a scolorire e si formano esudazioni.
La soluzione sta nell'uso di bottiglie di vetro,meglio ambrato. Se non si vuole spendere (come me!) si prende quelle vuote di qualche laboratorio.
Saluti
**R@dIo@TtIvO**
2011-03-08 20:48
A me quelle di vetro ambrato da un litro non costano nulla
Marius
2011-03-10 17:00
Per fortuna non mi è capitato nessun grave incidente, solo del AgNO3 caduto sulle mani che alla luce le colora di nero sarò un fortunello
NaClO3
2011-03-10 17:20
a mè, ieri è espolso il pallone a fondo piato da 500ml che era sotto al soxhlet, per fortuna non ha sifonato dato che il livello era li per li.
Marius
2011-03-10 18:03
Gran bella botta di fortuna! ma come ha fatto a esploderti il pallone??
NaClO3
2011-03-10 19:03
non ne ho la più pallida idea, la fortuna a parte il non sinofamento è che avevo appena tolto il calore e l'esano che era dentro non ha preso fuoco.
probabilmente era incrinato ed è bastato un piccolo shock termico per frantumarlo.
**R@dIo@TtIvO**
2011-03-10 20:08
Già sarà stato lo schock del piano freddo in cui l'hai poggiato...
Marius c'è tempo per tutto
Nicolò
2011-03-10 20:17
A me si è crepato (con relativo frantumamento) SULLA PIASTRA, un beaker da 1 litro..probabilmente il calore ha fatto espandere una piccolissima crepa preesistente, che ha fatto così incrinare tutta la struttura :S
NaClO3
2011-03-10 20:41
non lo ho appoggiato affatto, era ancora attaccato al soxhlet quando è deflagrato in una miriade di pezzi!
**R@dIo@TtIvO**
2011-03-10 20:52
ah avevo capito l'avessi poggiato.. scusa.. ma allora come è scoppiato?
NaClO3
2011-03-10 20:56
G'ho ditt, sicuramente era precedentemente incrinato e un qualche shock termico gliha dato il colpo di grazia!
fosgene
2011-03-27 14:48
Anche a me è capitato di rompere vetreria.Soprattutto durante questo perio di ban dove ho sintizzato del nitrato di sodio ho rotto un beacker (il primo oggetto in pyrex che ho avuto) e una capsula per la coltivazione dei germi (non ditelo a Zolghetti)
Il beacker l' ho rotto cercando di scrostare NaNO3 dal fondo, l' avevo levato quasi tutto e a l' ultimo con la spatolina d' acciaio ho bucato il fondo, che si è staccato e si è infranto a terra.
La capsula l' ho rotta per uno schock termico.Stavo facendo evaporare la sol di NaNO3 in forno a microonde (ho usato la capsula perchè essendo spessa non la riuscivo a rompere con la spatolina) siccome avevo aperto la porta finestra per far areare la cucina che era piena di NH3 è entrata anche dell' aria fredda così quando ho aperto il microonde ho visto la capsula letteralmente accartociarsi su se stessa rompendosi in grossi pezzi (da cui ho scrostato il nitrato).
Quando ho rotto il beacker volevo morire
Nicolò
2011-03-27 14:55
Cioè...tu fai evaporare una soluzione di NaNO3 dentro al microonde della cucina?? ma poi li, appunto, ci cucini!!
Cioè...tu fai evaporare una soluzione di NaNO3 dentro al microonde della cucina?? ma poi li, appunto, ci cucini!!
infatti poi pulisco!
Nicolò
2011-03-27 15:00
Ma non è quello..è il fatto di fare chimica nei luoghi dove poi o ci si passa la maggior parte del tempo o si cucina quello che poi si mangia..
**R@dIo@TtIvO**
2011-03-27 15:15
fosgene mi pare ti abbiano bannato per le tue stronzate da bimbominkia, ora io non sono nessuno e non mi stai per niente antipatico, MA (e mi sembra che in passato te l'abbiano già detto) non puoi utilizzare il forno nè a microonde nè quello elettrico per le tue cose di chimica se poi in famiglia lo usano per mangiare!! E' sinceramente una stronzata quella che hai fatto! Fin quando hai scritto che ti si è rotto il becher allora va bene capita a tutti ma quando scrivi del forno dell'NH3 in giro per casa mi metto a piangere, senti ste stronzate se vuoi continui a farle noi ci abbiamo tentato di fartelo capire però non le scrivere ok?
Grazie
Nicolò
2011-03-27 15:19
D'accordo con te R@d, magari usa solo una volta il termine stronzate
Qui rischia di nascere una nuova discussione su un tema trito a ritrito. Vorrei però ricordare, come ha detto rad, che fosgene è stato bannato per un cumularsi di idiozie varie.
Certo che se, scaduto il ban, si riniziano a raccontare idiozie simili per le queli si è stati bannati..
ale93
2011-03-27 15:22
Il fatto di usare NH3 in casa potrebbe pure passare, la usano milioni di casalinghe per pilire i pavimenti, ma far esplodere NaNO3 nel forno proprio no
**R@dIo@TtIvO**
2011-03-27 15:32
Certo l'ammoniaca la usano tutte le mamme ma il fatto è l'immaturità di fare certe cose!
NaClO3
2011-03-27 16:46
r@dio, hai centrato proprio nel segno, IMMATURITA'.
se vuoi farle nessuno te lo vieta, ma non venire a dircelo.
Il fatto di usare NH3 in casa potrebbe pure passare, la usano milioni di casalinghe per pilire i pavimenti, ma far esplodere NaNO3 nel forno proprio no
no non hai capito l' ammoniaca si è sviluppata dalla soluzione di NaNO3 (l' ho fatta con il metodo del nitrato d' ammonio) quella a rompersi è stata la capsula calda che si è raffreddata troppo velocemente.
Sono costretto ad usarew il microonde per un semplice motivo: i miei non si fidano a farmi usare il fuoco per le sol. e quindi mi resta il microonde
Sephi
2011-03-27 18:57
vorrei far due chiacchiere io con i tuoi, vedrai che poi ti comprano un lanciafiamme piuttosto che gli tocchi utensili da cucina per le tue fantasie chimiche
no non hai capito l' ammoniaca si è sviluppata dalla soluzione di NaNO3 (l' ho fatta con il metodo del nitrato d' ammonio) quella a rompersi è stata la capsula calda che si è raffreddata troppo velocemente.
Sono costretto ad usarew il microonde per un semplice motivo: i miei non si fidano a farmi usare il fuoco per le sol. e quindi mi resta il microonde
ti consiglio di comprarti un fornellino da campeggio e metterti in balcone.
**R@dIo@TtIvO**
2011-03-27 19:19
già un bel fornellino da campeggio è la cosa migliore! e se non vogliono io farei una cosa semplice: rinuncerei ad usare il microonde
ale93
2011-03-27 19:41
Secondo me non basta una soffiata d'aria per provocare uno shock termico!
In che vetro era la capsula?
NaClO3
2011-03-27 19:56
una soffiata basta con la capsula di ceramica dopo che la togli dalla muffola(rossa rovente), a me è letteralmente esplosa!
ma alle temperature "ridicole" della soluzione in ebollizione non succede nulla nemmeno se fosse pregiato e sottile cristallo di murano.
dai basta non esageriamo, fosgene prima di scrivere mi raccomando pensa rileggi e ripensa, poi fatti tuoi, saluti
Marzio
2011-03-28 20:44
Usare un microonde per questo scopo non so nemmeno se vada bene. . .io non lo userei. A maggior ragione poi che è quello di famiglia che si usa per cucinare!
Sono sostanze chimiche! Non stai sintetizzando biscotti! Ne va della tua salute e di quella dei tuoi cari,rifletti un pò su cosa andrai a fare...
AgNO3
2011-03-29 15:07
se anche avessi un microonde personale non lo userei certo per fare reazioni....avrei comunque la paura di provocare qualche interferenza....d'altra parte un bimbetto di 13 anni cosa vuoi che ne sappia.....
TheChef
2011-03-29 15:20
mmm le reazioni col microonde sono una materia molto interessante, ad esempio avevo letto delle possibili reazioni di demetilazione con le microonde, ma lungi da tale ambito l'utilizzo di un microonde di famiglia!
Biscotti metilanti, hoibò XD
quimico
2011-03-29 18:29
ma io dico. senza sapere una emerita fava perché porcoddue ci si mette a giocare con le microonde?
sono pericolose se non le si conosce. specie poi se si usa banale vetro e non pirex o borosilicato.
e non sono un gioco... ma forse un 13enne vedendo tutti quei video del cavolo su utube pensa sia divertente finché non ci resta secco.
prima di scrivere fosgene impara a pensare e a ragionare. eviteresti figure di merda.
e poi ti chiedi perché nessuno ti considera? spari boiate da niubbo da far paura
jobba
2011-03-29 18:47
http://myttex.net/forum/Thread-Vetro
fosgene
2011-03-29 20:06
Veramente il primo a dirmi di usare il microonde per far evaporare l' acqua delle sol è stato proprio mio padre!
Nicolò
2011-03-29 20:11
Ci farei due chiacchere volentieri
**R@dIo@TtIvO**
2011-03-29 20:18
ok è stato lui ma non ne sa niente a riguardo.. penso.. sa che si corrono dei rischi? non credo, senti basta non gettare fango dappertutto.. non lo fare più, maria sembra mio figlio... (era una battuta )
ale93
2011-03-29 20:23
Tuo figlio?
Ahhh capita ora, stasera sono un po' rinco
Mario
2014-06-21 15:02
Giancarlo,
non so cosa ne pensino gli altri lettori del forum, ma descrivere cosa provocò l'incidente e quali ne furono le cause non sarebbe azione malvagia.
Fa inoltre piacere apprendere che fu espulso l'Istituto e non la borsista.
Quanto ai consigli, ne ho sentiti di più strampalati, ma questi se la giocano quasi alla pari.
PS: si è dimenticato il suggerimento di evitare il riscaldamento di pizzette e toast nella stufa termostatica.
saluti
Mario
Beefcotto87
2014-06-21 15:10
Direi che è un messaggio eliminabile: se ti va, scrivi cosa è successo, ma non penso siano consigli ricercati
Michele3D
2015-05-26 20:15
Quando ho letto la storia dell'olio di gomito sono morto dalle risate!!!
Comunque, racconto qualcosa capitata a me e anche non.
1) Qualche mese fa mia madre si tagliò il dito con un coltello. Cercò l'acqua ossigenata ma non la trovò, quindi andò sullo scaffale dei detersivi dove tengo la maggior parte dei reagenti (opportunamente etichettati se non nella loro confezione originale) e trova l'acqua ossigenata al 35%(non sapeva fosse così pericolosa): per fortuna la noto e la fermo giusto in tempo XD
Morale: Spiegare alla famiglia la differenza tra H2O2 diluita e H2O2 concentrata, in preda al panico potrebbero non intuirla.
2) Restando in tema acqua ossigenata, vado a comprarla dalla ferramenta, e noto "con piacere" che il contenitore con il tappo bucato e stato sostituito da uno con tappo salvabambino apparentemente resistente. Mentre lo porto a casa improvvisamente e senza motivo il contenitore in PE-HD crepa facendo riversare tutta l'acqua ossigenata nel sacchetto.
Ora io dico, ma che ci vuole a un'azienda controllare i contenitori a campione? E se io portavo la bottiglia a mano e mi si riversava a dosso che succedeva? Tra l'altro il venditore voleva darmi la colpa a me dicendo che non la devo sbattere
Morale: Non fidarsi mai dei contenitori, specialmente se appena rinnovati
3) Un po' di tempo fa stavo facendo calcinare dell'idrossido rameico a ossido in una capsula in porcellana sul fornello di casa. Quando la massa è tutta nera, spengo il fornello e aspetto 5 min per farla raffreddare(non spengo bene il gas). La prendo in mano con decisione ignorando il fatto che possa essere ancora bollente... Ora avevo due scelte:
a)lasciar cadere la mia unica capsula per terra(con conseguente rottura) e perdere anche circa 5 grammi di CuO, con leggera scottatura;
b)appoggiare il recipiente sulla cucina con rischio di ustione di 2° o 3° grado.
Vi lascio indovinare hihihi
Morale: Sfiorate le cose che avete messo sulla fiamma prima di toccarle
3) Decido di partecipare all'open day della mia scuola. La prof. ci fa fare l'esperienza del saggio alla fiamma, la sublimazione dell' iodio, pH e altre sciocchezzine varie. Un mio compagno (era il solito tipo che mischia tutto per vedere che succede) mischia iodio, fluoresceina, e udite udite ammoniaca diluita! A quel punto decido di portarmi tutto a casa l'intruglio nella bottiglia di plastica e lo faccio scoppiare in campagna per evitare un rimprovero. Per fortuna si trattava di una quantità piccolissima
Morale: non mischiate cose a caso se non sapete che succede!
4) Il mio compagno del lab di analisi lava la vetreria sporca di AgCl con ammoniaca concentrata. Lui decide per motivi a me ignoti di sniffare sulla beuta ancora umida. Mi ha detto che è stato male per 3 giorni!
Ovviamente queste sono esperienze da cui imparare a scherzare meno con la chimica e a non prendere tutto alla leggera solo perché non c'è scritto acido cianidrico sul contenitore, quindi state attenti!
Comunque, dalle mie parti è norma usare etere dietilico misto ad alcol etilico per sciacquare la vetreria, poiché "asciuga prima"
I seguenti utenti ringraziano Michele3D per questo messaggio: Mario, ClaudioG.
3) Decido di partecipare all'open day della mia scuola. La prof. ci fa fare l'esperienza del saggio alla fiamma, la sublimazione dell' iodio, pH e altre sciocchezzine varie. Un mio compagno (era il solito tipo che mischia tutto per vedere che succede) mischia iodio, fluoresceina, e udite udite ammoniaca diluita! A quel punto decido di portarmi tutto a casa l'intruglio nella bottiglia di plastica e lo faccio scoppiare in campagna per evitare un rimprovero. Per fortuna si trattava di una quantità piccolissima
Morale: non mischiate cose a caso se non sapete che succede!
........................................
Di bene in meglio.
Così per evitare un rimprovero ci si improvvisa artificieri.
Morale: per smaltire un miscuglio strano niente meglio di un bel botto
Così per evitare un rimprovero ci si improvvisa artificieri.
Morale: per smaltire un miscuglio strano niente meglio di un bel botto
saluti
Mario
Già, comunque era meno di una punta di spatola
Chiedo gentilmente a qualche mod di spostare i messaggi in http://myttex.net/forum/Thread-Racconti-di-esperienze-vissute-in-lab
Ci è stato un errore poiche ho letto la discussione dal cellulare e quando volevo rispondere dal pc ho fatto confusione tra le discussioni
Mi scuso per l'inconveniente
Beefcotto87
2015-05-26 20:47
Vedi Michele3D, è chiaro come tu sia molto giovane, e questo lo si capisce molto bene da quel che hai scritto (no, non è per "scIIIIIIelte", che non si può sentire -.-'! So che esplosivi e compagnia bella sembrano divertenti, ma qui siamo un po' tutti allergici a queste cose Diciamo che qui non siamo molto propensi a lasciarle dare, non so se mi sono spiegato
Vedi Michele3D, è chiaro come tu sia molto giovane, e questo lo si capisce molto bene da quel che hai scritto (no, non è per "scIIIIIIelte", che non si può sentire -.-'! So che esplosivi e compagnia bella sembrano divertenti, ma qui siamo un po' tutti allergici a queste cose Diciamo che qui non siamo molto propensi a lasciarle dare, non so se mi sono spiegato
Non so che idea ho dato, ma l'esperienza la ho raccontata in modo non divertente, ma come consiglio a non mischiare cose a caso, ma se non va bene cancello
È chiarissimo, grazie. Anche io sono un po' allergico a certe cose
quimico
2015-05-26 21:16
Non si scherza MAI con la Chimica, ma non solo. Queste cose, quando le leggo, mi fanno incazzare. Non poco.
Oggi ti è andata bene, domani no. È un dato di fatto.
Non è solo rischiare di farsi male noi, ma soprattutto far male agli altri.
I seguenti utenti ringraziano quimico per questo messaggio: comandantediavolo
comandantediavolo
2015-05-26 21:43
E poi nemmeno l'esperienza aiuta.
Pensate al caso della Wetterhahn nel 1996, nonostante la sua pluriennale esperienza nel campo della chimica dei metalli pesanti, e di tutte le precauzione adottate...
I seguenti utenti ringraziano comandantediavolo per questo messaggio: quimico
quimico
2015-05-26 22:12
Non si può MAI abbassare la guardia, e neanche vivere con la paura di quel che potrebbe succedere. L'unica è fare sempre tesoro delle esperienze e andare coi piedi di piombo.
Non si può MAI abbassare la guardia, e neanche vivere con la paura di quel che potrebbe succedere. L'unica è fare sempre tesoro delle esperienze e andare coi piedi di piombo.
Non si può MAI abbassare la guardia, e neanche vivere con la paura di quel che potrebbe succedere. L'unica è fare sempre tesoro delle esperienze e andare coi piedi di piombo.
Occhio che anche il piombo è pericoloso...
Scherzi a parte, tornando agli episodi riportati da Michele, è evidente, analizzandoli bene, che sono TUTTI causati da leggerezze nel fare qualcosa che solo per caso o per fortuna non hanno causato danni più gravi.
Tra l'altro si evidenziano anche comportamenti apparentemente banali (portare una bottiglia di acqua ossigenata in busta) ma altrettanto potenzialmente pericolosi.
Il consiglio che mi sento di dare è quello di far tesoro di questi comportamenti, di informarsi SEMPRE, prima di fare qualsiasi cosa sui rischi connessi all'attività che si sta per intraprendere e prendere quindi le necessarie precauzioni affinchè i rischi siano mitigati. Se non si sa o se si hanno dubbi, fermarsi e chiedere a chi sa.
Come abbiamo visto bastano comportamenti o leggerezze anche banali per farsi e far male.
Un saluto
Luigi
LuiCap
2015-05-27 12:16
Lavoro da tanti anni nel Laboratorio di Chimica Organica di un Istituto Tecnico ad indirizzo chimico.
Uso frequentemente (e faccio usare agli studenti) etere dietilico e, fortunatamente non sono mai successi incidenti gravi... tranne una volta.
Lunghezza del laboratorio circa una trentina di metri; io ad una estremità stavo aiutando uno studente e, all'estremità opposta, sento un grido e vedo uscire dallo sportello apertosi da solo della stufa termostatica una fiammata enorme che si estingue rapidamente, facendo richiudere da solo lo sportello. Non so per quale miracolo in quel momento non passava nessuno davanti alla stufa e, a parte lo spavento, nessuno si è fatto del male.
Causa: uno studente aveva messo un pallone da 500 mL con una soluzione in etere in stufa per farlo evaporare anzichè utilizzare il Rotavapor.
Giustificazione dello studente: "stava per suonare la campana e avevo fretta di togliere l'etere".
Parole mie: ... irripetibili in questa sede!!!
Morale: incidenti e ardenti accidenti
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quimico
2015-06-02 09:53
Che deficiente quel ragazzo. Cose così sarebbero da espulsione diretta e interdizione dal laboratorio didattico.
Fortuna vuole che nessuno stesse passando davanti alla stufa. Se no il rischio di un incidente gravissimo sarebbe stato elevatissimo.
Senza contare che l'etere forma miscela con l'aria che sono esplosive e non poco.
LuiCap
2015-10-28 22:12
Metà anni '90, laboratorio di chimica analitica classe terza appena rinnovato: banchi, armadi, condutture di servizio di gas, acqua distillata e non, aria compressa nuove di zecca.
In laboratorio analisi gravimetrica del nichel come nichel-dimetilgliossimato in ambiente ammoniacale. Si tratta di un precipitato molto voluminoso rosso, sui libri di analitica senza figure era definito "rosso fragola". Deve essere filtrato sotto vuoto su gooch (imbuto filtrante di vetro sintetizzato), lavato con acqua e portato a massa costante in stufa a 110 gradi centigradi in stufa dopo breve digestione su piccola fiamma.
Uno studente mette il becher da 600 mL con la soluzione e il precipitato colmo quasi fino all'orlo sulla reticella proprio davanti al tubo di uscita dell'aria compressa con la fiamma del bunsen molto bassa.
Al termine prescritto per la durata della digestione, nel tentativo di chiudere il rubinetto giallo del gas metano, apre invece al massimo il rubinetto blu dell'aria compressa.
La pressione di uscita dell'aria compressa gli rovescia addosso tutto il contenuto del becher: uomo rosso dal collo in giù odorante di ammoniaca che cammina
Fortunatamente non si è fatto male e, accertato ciò, le risate di tutta la classe non finivano più e lui sempre più rosso di vergogna e di nichel dimetilgliossimato.
Per punizione gli ho assegnato la lettura del racconto "Nichel" dal Sistema periodico di Primo Levi con successiva esposizione a tutta la classe.
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LuiCap
2015-11-28 13:55
Anno scolastico 1996-1997, arredi, condutture di gas metano, aria compressa acqua e acqua distillata del laboratorio di chimica organica appena rinnovate e nuove di zecca. Dopo qualche giorno dalla ripresa delle lezioni sentiamo un netto e inconfondibile odore di gas metano in una zona abbastanza circoscritta del laboratorio.
Fermi tutti, controlliamo da soli dove ci potesse essere una perdita di gas, ma non la troviamo.
Chiamiamo allora i tecnici della ditta a cui erano stati commissionati i lavori da Milano, ma anche loro non trovano nulla di anomalo.
L'odore però persisteva.
Abbiamo perciò aperto tutti gli armadietti sottobanco, chiusi a chiave, assegnati agli studenti delle varie classi contenenti la vetreria che viene loro assegnata in gestione all'inizio dell'anno scolastico.
Finalmente troviamo il responsabile dell'odore: uno studente aveva conservato dentro al proprio armadietto una bottiglia di cicloesene anziché rimetterla, dopo l'uso, dentro all'armadio dei reagenti e, per giunta, l'aveva lasciata aperta . Era da qui proveniva "l'odore di gas" che in realtà è l'odore dei vapori del cicloesene, liquido abbastanza volatile (TEB = 83°C).
Ma il "bello" non finiva qui: quello studente in quel periodo dell'anno scolastico non aveva affatto bisogno di usare del cicloesene per l'esperienza che stava facendo, ma doveva prendere dall'armadio dei reagenti la bottiglia di cicloesano.
Ergo: studiare la nomenclatura dei composti organici non è poi cosa così insignificante!!!
Figura di m..da della scuola più fattura da pagare per l'intervento extra dei tecnici da Milano.
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Beefcotto87
2015-11-28 15:05
Fatta pagare al ragazzo, spero.
LuiCap
2015-11-28 15:41
Fosse stato per me certamente sì, ma il Preside decise diversamente!!!
EdoB
2017-03-15 18:19
Trovando questo thread mi è venuta in mente la mia brutta esperienza. All'inizio dell'estate scorsa sono in lab con un caldo cane, ho circa 15-20 ml di esano in un beker da 50 ml che devo buttare perchè mischiato ad etanolo. Dovendo accendere il bunsen decido di metterlo del lavandino per sicurezza(lavandino lontano dal bancone un paio di metri di quelli capienti da lavare i panni) accendo il bunsen con un fiammifero che spengo sotto l'acqua del lavandino. Per lo meno provo a spegnere perché quando mi avvicino mi cade nel lavandino saturo di vapori che istantaneamente prendono fuoco. Aspetto circa 2 secondi immaginando che si sarebbe estinto da solo e invece continua! Sopra i lavandini c'è una canalina elettrica Allora afferro l'estintore strappo la spina di sicurezza sono lì che sto per premere la leva quando finisce il solvente e tutto si spegne. Risultato: piastrelle tutte annerite, rischio infarto del sottoscritto e rischio cazziatone dai genitori. Tutto questo per dire che alcune volte più cose di per sè sicure possono risultare in un grande problema!
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Mario
2017-03-15 18:48
Ci sono rischi più subdoli.
La prossima volta prenoti anche un esame per le urine alla ricerca del 2,5-esandione.
Saluti
Mario
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EdoB
2017-03-15 19:32
Scusa non capisco
fosgene
2017-03-15 19:32
Accendere fiamme libere con vapori di liquidi infiammabili in giro per la stanza è una pessima idea :S
Ti conveniva raccogliera l' esano in un contenitore a chiusura ermetica, sciacquare bene il beker, magari areare il locale E POI, dopo tutto ciò avresti potuto accendere il bunsen.
Per smaltire quella piccola quantità di solvente potevi:
a) metterlo in un contenitore basso e largo all' aperto e aspettare che evaporasse tutto.
b) bruciarlo in un contenitore adatto, sempre all'aperto (se fatto con criterio non è pericoloso soprattutto per piccole quantità).
Trovando questo thread mi è venuta in mente la mia brutta esperienza. All'inizio dell'estate scorsa sono in lab con un caldo cane, ho circa 15-20 ml di esano in un beker da 50 ml che devo buttare perchè mischiato ad etanolo. Dovendo accendere il bunsen decido di metterlo del lavandino per sicurezza(lavandino lontano dal bancone un paio di metri di quelli capienti da lavare i panni) accendo il bunsen con un fiammifero che spengo sotto l'acqua del lavandino. Per lo meno provo a spegnere perché quando mi avvicino mi cade nel lavandino saturo di vapori che istantaneamente prendono fuoco. Aspetto circa 2 secondi immaginando che si sarebbe estinto da solo e invece continua! Sopra i lavandini c'è una canalina elettrica Allora afferro l'estintore strappo la spina di sicurezza sono lì che sto per premere la leva quando finisce il solvente e tutto si spegne. Risultato: piastrelle tutte annerite, rischio infarto del sottoscritto e rischio cazziatone dai genitori. Tutto questo per dire che alcune volte più cose di per sè sicure possono risultare in un grande problema!
Mi stava per succedere con il solvente al nitro 4 anni or sono
EdoB
2017-03-15 20:29
Ahh ora capisco. Adesso i solventi organici non clorurati che non producono sostanze tossiche per combustione li brucio(in genere 50 ml alla volta) abito in campagna quindi mi sono costruito una piccola fornace di mattoni all'aperto in cui ho messo un letto di fibra di vetro che impregno delle sostanze infiammabili per poi di incendiarle. Comunque ho imparato la lezione😁😬
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Filippo
2017-03-15 21:29
Il mio unico incidente è piuttosto banale,mi è caduta una pipetta (Di quelle con la tettarella in gomma) contente acido cloridrico per terra,ce n'era talmente poco che non è successo niente,oltretutto non era molto concentrato.
Visto che la tettarella della pipetta non si è danneggiata ho ricomprato solo il tubo di vetro,che poi mi hanno regalato.
Ovviamente il "viaggio" fino al negozio di vetreria non l'ho fatto solo per una pipetta,visto che è a 2 Km da me,infatti dovevo comprare anche un paio di bottiglie in vetro ambrato da 1 L che vendono a molto poco.
EdoB
2017-03-16 06:03
io in lab. mi sono costruito quello che in inglese si chiama spill kit ovvero un secchio di quelli per la vernice opportunamente verniciato che ho riempito di bentonite (lettiera per gatti che paghi 0,8€/5kg)
E poi un contenitore da 1,5 kg di carbonato di sodio. Così sono al sicuro da quasi tutti gli sversamenti.
NaClO
2017-03-16 17:07
Più che costruito hai costituto...
per le basi ti consiglio di comprare 1 Kg di acido tartarico
EdoB
2018-10-19 14:47
Oggi il genio di turno, forse rimbambito dalle precedenti 5 ore in laboratorio, ha pensato di mettere nella centrifuga 2 provette di vetro consecutivamente mentre le altre erano tutte di plastica. Risultato: centrifuga che opera a 4500 giri al minuto(75 al secondo) si apre a metà della corsa di scatto, il sottoscritto, mentre aspettava il proprio turno con le provette in mano prende un colpo, è il precipitato si separa dalla paura.. Conseguenza: nessuno si fa male è una ventina di provette da centrifuga in vetro vanno nel pattume apposito
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