Beefcotto87
2009-06-30 23:19
Salve, sono di nuovo qui ad intasare il forum XD
Volevo chiedere, chi mi può indicare le caratteristiche salienti dei sali dell'acido solfammico? (scusate se sbagli la scrittura, ma è la prima volta che lo sento nominare )
Ad esempio, stabilità, tossicità, colori, solubilità, ecc... E se sono adatti a fare dei bei cristalli!
Grazie XD
Beefcotto87
2009-07-01 00:02
Guarda, più che l'acido, sono curioso di vedere i suoi sali! Su google se ne possono vedere solo 2, di ammonio e di nickel... Vorrei poter vedere quelli di Co, Cu, Fe, ecc...
comunque mio caro beefcotto non è chimica inorganica ma è sempre organica...
Beefcotto87
2009-07-01 11:18
I solfammati organica? Non mi sembrava sinceramente...
Beefcotto87
2009-07-01 11:59
Se l'organica si basa sul carbonio, questo non è di certo organico... Poi, potrei sbagliarmi :S
Beefcotto87
2009-07-01 13:29
Bene, ora che lo so... Chi mi indica le caratteristiche dei sali? XD
al-ham-bic
2009-07-01 14:38
Che ci sia qualcuno che indichi le proprietà (cristallografiche...) del solfammato di cobalto sono circa 1/10^-9, ma non si sa mai!
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Può essere interessante sapere che l'NH2-SO3H è un acido tosto, e nonostante abbia discreto impiego (ved.) è molto "misterioso" e non si trova quasi niente in bibliografia; se l'acido è tosto, la sintesi è tostissima.
Deriva dalla reazione a medio/alta temperatura dell'urea con acido solforico e anidride solforica, in uno o più stadi usando idrocarburi fluoroalogenati come solvente. Un altro metodo è la reazione dell'ammoniaca con l'acido clorosolfonico.
Uno peggio dell'altro :tossico::corrosivo: , anche questo bisogna comprarlo...
Beefcotto87
2009-07-01 14:46
Perchè sintetizzarlo, quando lo si vende a Kg XD Per ora google mi sputa fuori un erbicida (solfammato di ammonio), un sale per i bagni di Nickel (solfammato di nickel) e del solfammato di Cobalto per non so cosa :S per tutti non ci sono spiegazioni e caratteristiche, ma si può vedere quello di Nickel...
Non mi resta che sperimentarli
al-ham-bic
2009-07-01 14:54
Beefcotto87 ha scritto:
Non mi resta che sperimentarli
Ottimo! Una volta che li hai ci farai sapere.
è il tipico errore dei non addetti ai lavori pensare che sostituendo un metallo al posto di un idrogeno magicamente si ottenga un composto inorganico... non è neanche un composto organometallico o un complesso...
quando al posto dell'idrogeno c'è un metallo legato direttamente al carbonio si parla di chimica organometallica...
tornando a noi... brutta bestia l'NH2SO3H... da fare ed usare
Beefcotto87
2009-07-01 15:25
Ah, io lo ammetto candidamente di essere ignorante... Ma dimmi Quimico, perchè sarebbe così terribile l'acido? (da usarsi)
mai dato dell'ignorante a nessuno qui... dicevo solo che è un errore comune tutto qui...
sicuramente ci son acidi peggiori, meno maneggiabili ma anche questo non è da meno...
è un acido moderatamente forte con una Ka di 1.01 x 10^−1, meno corrosivo del cloridrico sicuramente ma...
la sostanza decompone per riscaldamento o combustione producendo vapori tossici e corrosivi tra cui ossidi nitrosi e ossidi dello zolfo
la soluzione acquosa è un acido forte, reagisce violentemente con basi ed è corrosiva
reagisce violentemente con cloro e acido nitrico fumante causando un pericolo di esplosione
reagisce lentamente con l'acqua a dare ammonio bisolfato
l'aerosol è corrosivo per gli occhi, la pelle e il tratto respiratorio
l'inalazione degli aerosol può causare edema polmonare
i sintomi dell'edema polmonare spesso non diventano manifesti prima che siano passate alcune ore e sono aggravati dallo sforzo fisico; riposo ed osservazione medica sono quindi essenziali
un'immediata somministrazione di un'appropriata terapia inalatoria fatta da un medico dovrebbe esser considerata
R36/38 - Irritante per occhi e pelle.
R52/53 - Pericoloso per gli organismi acquatici, può causare effetti avversi a lungo termine nell'ambiente acquatico.
Dott.MorenoZolghetti
2009-07-01 16:08
L'acido solfamico è un composto inorganico, questo per Legge. Le amine contengono carbonio (eccome), altrimenti non sono amine. I solfamati si ottengono facilmente dall'acido solfamico, ma direi che non sono dotati di pregi particolari. L'acido puro (in soluzione acquosa) si usa per la lucidatura dei metalli (rame e argento), anche a livello domestico.
Ha cristalli rombici, incolori, non igroscopico. Secco è stabile, in acqua si idrolizza lentamente, generando bisolfato di ammonio (quindi con idrolisi acida sfruttata per la pulitura dei metalli). Tutti i sali dell'acido sono solubili in acqua, con l'eccezione del sale basico di mercurio.
A 205°C fonde con decomposizione. Non ha odore, non è un acido aggressivo, è irritante, specie per le congiuntive.
In 100 mL di acqua a 0°C si disciolgono 15 g, mentre a 80°C se ne disciolgono 47 g. Il suo sale principale è quello ammonico, usato a partire dal 1942 come erbicida e arbusticida. Si usa anche come disincrostante, anticalcare (Viacal) e per produrre plastiche antifiamma (unito alla dietilamina).
Fare cristalli di suoi sali è una bella impresa, essendo tutti molto solubili, compresi quelli degli alcalino-terrosi e del piombo.
Ma allora in definitiva è organico o inorganico?! Quimico dice una cosa, Doc ne dice un'altra
Vorrei capire per quale motivo è organico o inorganico... almeno forse imparo la differenza
Thanks
senza nulla togliere al caro Moreno, io dico che è composto organico... non è un acido inorganico...
è derivato dall'urea che fino a prova contraria è organica... poi se sbaglio, amen
però mi deve spiegare dove sta il mio errore?
al-ham-bic che dici?
Dott.MorenoZolghetti
2009-07-01 19:07
Mi togli nulla, caro Quimico. Siamo qui per confrontarci e per imparare (tutti).
L'acido in questione non ha atomi di carbonio e non deriva necessariamente dall'urea.
al-ham-bic
2009-07-01 20:10
Come ho detto più sopra, confermo che non deriva necessariamente dall'urea... ma anche dall'ammoniaca + acido clorosolfonico (niente C).
(La cosa che mi ha lasciato più perplesso in tutta questa storia è la carenza di informazioni bibliografiche su questa sostanza).
anche a me ha lasciato l'amaro in bocca questo non trovare molto di bibliografico... cercherò meglio sui miei libri
Il Salomone inserisce la sintesi dell'acido solfammico tra le sostanze INORGANICHE, segue la preparazione:
Acido solfammico
L'acido solfammico o amminosolfonico NH2.SO3H è allo stato puro una sostanza cristallina incolore, alquanto solubile in acqua, che si può avere facendo reagire anidride solforosa sopra una soluzione acquosa di cloridrato di idrossilamina:
NH2OH.HCl + SO2 —► NH2SO3H + HCl
e poi evaporando la soluzione su bagnomaria sino a che l'acido solfammico
cristallizza. Una resa maggiore si ottiene facendo agire urea con acido solforico fumante:
CO(NH2)2 + H2SO4 + SO3 —► 2 NH2SO3H + CO2
Si scioglie dapprima l'urea in un eccesso di acido solforico concentrato poi si aggiunge poco a poco l'oleum sotto forte agitazione; l'acido solfammico che precipita è raccolto e purificato facendolo cristallizzare dall'acqua.
Dunque la tesi di Doc è appoggiata appieno dal Sig. Salomone !
Credo sia più corretto a questo punto inserire questo post in inorganica, come era stato giustamente inserito la prima volta
ma infatti ha ragione moreno... ho sbagliato io. pace.
che myt o chi per esso risposti allora...
comunque sia nel primo caso che nel secondo vedo 1po' difficile farla la sintesi: non credo tutti possano avere il cloridrato di idrossilammina e l'oleum...
per correttezza direi di spender alcune parole sull'idrossilammina cloridrato...
Sinomi: idrossiammina idrocloruro, idrossiammonio cloruro, idrossilammina cloruro (1:1), idrossilammonio cloruro, ossammonio idrocloruro
Formula molecolare: H3NO HCl
CAS No: 5470-11-1
EC No: 226-798-2
Aspetto: polvere bianca cristallina
Punto di fusione: ca. 159 °C (decompone)
Punto di ebollizione: /
Gravità specifica: 1.67
Tensione di vapore: /
Flash point: /
Limiti d'esplosione: /
Temperatura di autoignizione: /
Le sostanze da evitare includono forti agenti ossidanti. Il riscaldamento sopra i 115 °C può causare esplosione; non tenere sopra i 65 °C. Sensibile all'umidità e all'aria.
Corrosiva, causa ustioni. Pericolosa se inalata, ingerita o assorbita tramite pelle. Estremamente distruttiva delle mucose, tratto respiratorio superiore, occhi e pelle. Possibile mutageno. Può causare convulsioni.
R5 Il riscaldamento può causare esplosione.
R22 Pericolosa se ingerita.
R25 Tossica se ingerita.
R34 Causa ustioni.
R36 Irritante per gli occhi.
R38 Irritante per la pelle.
R40 Limitata evidenza di un effetto cancerogeno.
R42 Può causare sensibilizzazione per inalazione.
R43 Può causare sensibilizzazione per contatto con la pelle.
R48 Pericolo di serio danno per la salute in caso di esposizione prlolungata.
R50 Molto tossico per gli organismi acquatici.
S22 Non respirare la polvere.
S24 Evitare il contatto con la pelle.
S37 Indossare guanti adatti.
S61 Evitare la dispersione nell'ambiente. Fare riferimento alla scheda di sicurezza.
Beefcotto87
2009-07-04 10:40
Ribadisco, non fatevi ingannare dal nome dell'acido, si trova in commercio!
Non mi azzardo di certo a farmelo :S
io non mi faccio di certo ingannare... ricordavo il male...
non immagini cosa ho in testa
ochéi che si trova in commercio ma voglio vedere chi te lo vende...
Beefcotto87
2009-07-04 11:24
Ne ho giusto 5g XD così almeno non rischio
Cos'è che hai in testa?
troppe formule, nozioni, articoli... sintesi... tecniche strumentali... procedure... casino
capisco... beh che ci farai? idee? vuoi fare qualche sale di metalli di transizione?
io preferisco composti di coordinazione o composti organometallici
tempo fa feci [Cu(CH3CN)4]ClO4... sale solido azzurrino, polverulento... buono per far carbeni di Cu(I) da usare poi ad esempio per ciclopropanazioni o aziridinazioni (fu l'argomento del mio lavoro per laurea triennale)
Beefcotto87
2009-07-04 11:59
No grazie, l'organica non è il mio campo Prevedo sali di metalli di transizione! Nella fattispecie Cu, Fe, Co, Ni