è un esperimento di chimica che si effettua normalmente aggiungendo sali metallici solidi come il solfato di rame o il cloruro di cobalto ad una soluzione di silicato di sodio. In breve tempo si osserva la formazione e la crescita di strutture solide, colorate a seconda del metallo, con una forma che può assomigliare a quella di vegetali. Il problema è che, dopo qualche ora, i filamenti e le strutture meno spesse si disgregano e permangono solo gli agglomerati solidi. Quello che volevo chiedere è se sapreste un metodo per evitare per l'appunto il decadimento dei filamenti. Allego foto di due esperimenti in due momenti diversi: pochi minuti dopo il versamento del sale metallico nel silicato e il giorno dopo. l'esperimento.
Ps. Io uso una soluzione acquosa di Silicato pura al 38/40 Be
Primo Giardino- Prima
Primo Giardino- Dopo
Secondo giardino-Prima
Secondo Giardino-Dopo
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NaClO
2018-10-31 15:38
Esperimento interessante! Bravo che hai postato!
Solo due cose: già c’era una discussione sull’argomento, non serviva aprirne un’altra.
quando presenti una sintesi od un esperimento, sarebbe buona cosa descrivere il procedimento, quanti e quali sali hai utilizzato, etc.
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emiliano93
2018-10-31 16:57
Buonasera,
Ho utilizzato, a precipitazione dopo aver riempito il contenitore di vetro di silicato, cloruro di cobalto (in dosi da 2 grammi) e cloruro ferrico, in dosi rispettivamente da 2 ml per il primo e 4 per il secondo.
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Solo due cose: già c’era una discussione sull’argomento, non serviva aprirne un’altra.
quando presenti una sintesi od un esperimento, sarebbe buona cosa descrivere il procedimento, quanti e quali sali hai utilizzato, etc.
E' un esperimento appunto e non una sintesi, la presentazione come è stata fatta va bene anche perchè la questione in discussione non è come viene fatto il "giardino" ma il motivo per il quale tale meraviglia non ha una durata nel tempo.
Su quest'ultima ragione posso ipotizzare che il "degrado" della scultura che si forma sia una normale prosecuzione della vita della stessa... probabilmente una volta che si è verificato l'accrescimento dei cristalli, essi rimanendo comunque in una soluzione tendono a sgretolarsi e quindi a collassare.
Come fare per mantenerli? Bella domanda.
Butto così quello che mi è venuto in mente al volo: una volta che si è formato il tutto, si può provare a rimuovere il liquido "madre" pipettandolo via in modo che le strutture cristalline restino intatte e una volta fatto asciugare il tutto, se si vuole mantenere l'aspetto "sommerso" riempire il recipiente con un liquido inerte rispetto ai cristalli... olio di vasellina ad esempio tanto per dirne uno.
C'è da fare qualche tentativo, magari prova su piccola scala e vedi cosa accade...
Un saluto
Luigi
LuiCap
2018-11-05 11:26
La spiegazione del fenomeno è un po' più complessa del semplice "accrescimento dei cristalli".
I cristalli dei sali colorati (che devono essere abbastanza grandi per depositarsi sul fondo del recipiente, cioè devono avere una densità maggiore di quella della soluzione di silicato di sodio) reagiscono con il silicato di sodio trasformandosi nei rispettivi silicati colorati insolubili in acqua; se si accrescessero semplicemente, le loro dimensioni aumenterebbero ma non si noterebbe la loro "esplosione" verso l'alto.
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emiliano93
2018-11-05 21:08
Grazie per le risposte a tutti e due. Interessante soluzione Nacio, anche la resina epossidica al posto dell'olio di vasellina sarebbe perfetta. L'unico problema é che nello svuotare il recipiente dal silicato i filamenti meno...diciamo spessi sicuramente si affloscerebbero. C'é da provare.
EdoB
2018-11-06 08:11
Si potrebbe versare olio di paraffina e allo stesso tempo rimuovere la soluzione di silicato con un sifone, sostituendo così il liquido senza far afflosciare i “cristalli”
NaClO
2018-11-06 10:35
ClaudioG. è riuscito a rimuovere il liquido dalla soluzione con una siringa, leggi bene questa discussione: https://www.myttex.net/forum/Thread-Giardino-Chimico . So che in modellismo si utilizzano resine liquide trasparenti che quando si asciugano sono come se fossero vetro. Guardo cosa sono e come si chiamano, si potrebbe provare con quelle. Il problema però sarebbe la viscosità delle resine, a causa della quale le varie “stalagmiti” potrebbero piegarsi o rompersi mentre versi la resina.
Scusate per il ritardo...