Per evitare emulsioni e rendere più efficace l'estrazione con solvente dell'olio essenziale ti consiglio di saturare il distillato con NaCl solido:
A cosa serve la SALATURA
L’operazione viene eseguita allo scopo di:
- abbassare ulteriormente la già scarsa solubilità dei composti organici in acqua, favorendo così il successivo trasferimento dei componenti organici dal solvente iniziale acqua al solvente estrattore;
- diminuire la solubilità in acqua del solvente estrattore che verrà utilizzato, favorendo così la sua stratificazione dallo strato acquoso;
- prevenire e/o rompere le emulsioni che molto spesso si formano fra il solvente estrattore organico e il solvente iniziale acqua.
Cosa si usa per eseguire la SALATURA
Si utilizza un composto ionico solido (o una sua soluzione acquosa abbastanza concentrata) avente le seguenti caratteristiche:
- molto solubile in acqua;
- molto poco solubile nei componenti organici;
- chimicamente inerte (cioè non deve reagire) nei confronti dei componenti organici e dell’acqua.
In genere si utilizzano NaCl o KCl solidi.
Come agisce l’AGENTE DI SALATURA
Essendo un composto ionico molto solubile in acqua, aumenta la forza ionica della soluzione acquosa. I composti organici covalenti, già di per sé molto poco solubili in acqua, diventano così ancor più “incompatibili” con la fase acquosa fortemente ionica e si separano meglio da essa.
Ti consiglio inoltre di disidratare la soluzione dell'olio essenziale nel solvente estrattore prima di evaporare quest'ultimo:
A cosa serve la DISIDRATAZIONE
Dopo essere rimasto a contatto con acqua, un solvente organico e/o una sua soluzione, anche se la sua miscibilità con acqua è bassa, sarà “umido”, cioè conterrà acqua disciolta o emulsionata.
L’operazione di disidratazione ha perciò lo scopo di eliminare l’acqua presente nella fase estratta e deve essere eseguita prima dell’evaporazione del solvente estrattore.
L’acqua contenuta nella fase estratta può essere:
- disciolta nel solvente organico, se presente in piccolissima quantità; in questo caso non è assolutamente “visibile” e si dice che la soluzione organica è “poco umida”;
- emulsionata con il solvente organico, se presente in quantità più elevata; in questo caso la fase estratta si presenta torbida in quanto sono presenti due liquidi dispersi l'uno nell'altro e si dice che la soluzione organica è “abbastanza umida”;
- stratificata sopra o sotto al solvente organico, se presente in quantità molto elevata; in questo caso sono nettamente distinguibili due fasi liquide immiscibili fra loro e si dice che la soluzione organica è “molto umida”. In questo caso estremo non ci si dovrebbe mai trovare, perché significa che è stato utilizzato l’imbuto separatore in modo non corretto durante la separazione delle due fasi immiscibili.
Cosa si usa per eseguire la DISIDRATAZIONE
Si utilizza un essiccante o disidratante avente le seguenti caratteristiche:
- solido, in modo da poter essere facilmente separato per filtrazione dalla fase estratta;
- chimicamente inerte (cioè non deve reagire) nei confronti dei componenti organici e dell’acqua;
- insolubile nei componenti organici.
In genere si utilizzano sali inorganici anidri come MgSO4 o Na2SO4 solidi.
Come agisce il DISIDRATANTE
È in grado di eliminare l’acqua presente nella fase organica estratta adsorbendola su di sé come molecole di acqua di cristallizzazione, perciò la soluzione organica, inizialmente umida, dopo filtrazione diventa anidra.