Dott.MorenoZolghetti
2012-04-30 18:13
Siamo soliti, quando si parla di "numero di iodio", pensare all'olio. In realtà esiste anche per l'aceto e indica l'ossidabilità dei componenti dell'aceto (acetilmetilcarbinolo, zuccheri, polifenoli, ecc). Si esprime in mg di iodio consumato, riferito a 10 g di acido acetico (acidità totale). E' utile,ad esempio, negli aceti bianchi, per svelare lo sbiancamento con carbone attivo, operazione che abbassa sempre il numero di iodio.
Reattivi:
- soluzione di iodio N/10;
- soluzione di idrossido di sodio 2N;
- soluzione di acido cloridrico 2N;
- soluzione di tiosolfato sodico N/10;
- salda d'amido 1%.
Modo di operare
Si prelevano 50 mL di aceto e si evaporano in capsula su b.m. bollente o su di un bagno di sabbia, fino a quando il volume iniziale è ridotto a 1/4. Si riprende il residuo con acqua e si trasferisce quantitativamente in un matraccio da 50 mL, quindi si porta a volume. In una beuta provvista di tappo a smeriglio si pongono 5 mL del liquido del matraccio (corrispondenti a 5 mL di aceto privato delle sostanze volatili) e si addizionano 15 mL di iodio N/10 e 10 mL di NaOH 2N. Si tappa la beuta e si tiene in termostato a 40°C per 90 minuti. Quindi si lascia raffreddare, si aggiungono 10 mL di HCl 2N e si titola l'eccesso di iodio con tiosolfato sodico N/10, usando come indicatore la salda d'amido. Contemporaneamente si esegue una prova in bianco operando su 5 mL di acqua distillata.
Calcolo:
[(a-b) x 2538] : (acidità totale %)
dove:
a sono i mL di tiosolfato occorsi per la prova in bianco,
b sono i mL di tiosolfato occorsi per la prova con l'aceto
Un aceto genuino deve possedere un indice di iodio non inferiore a 1800.
I seguenti utenti ringraziano Dott.MorenoZolghetti per questo messaggio: quimico, Mario, Christian, ENNIO VOCIRZIO
Seconda parte della discussione:
L'analisi che feci a suo tempo, era svolta in maniera sicuramente più approssimativa e didattica della tua, ma non capisco una differenza così sostanziale del numero di iodio per un buon aceto-
1800 non è eccesivo?
Dott.MorenoZolghetti
2012-05-01 13:33
Su quali basi dici che è eccessivo?
Su basi del tutto empiriche, nel senso, a scuola un buon aceto non arrivava mai a 1800!
Ma era didattica.
Dott.MorenoZolghetti
2012-05-01 13:57
E' una questione su cui si potrebbe dibattere per anni...
Alcuni testi parlano di indici non inferiori a 1000. Io sono più propenso a valori ben maggiori.
Se un aceto deriva da un vinello, ha certamente un valore inferiore a 1800, ma potrebbe essere superiore a 1000. Da qui la convinzione (non certo solo mia, anzi...) che sia meglio il limite basso di 1800.
Tanto per la cronaca, un aceto artificiale presenta un indice di iodio inferiore a 500 (intorno a 200-300).
Sempre nella discussione mia, sull'acidità, il limite del n° di Iodio per l'aceto artificiale è ben maggiore.
Troppe discordanze, dovute a cosa?
Dott.MorenoZolghetti
2012-05-01 19:28
Dipende forse dalla fonte: la mia è F.Tateo "Analisi dei prodotti alimentari", Chiriotti Editore.
La tua?
Dott.MorenoZolghetti ha scritto:
Dipende forse dalla fonte: la mia è F.Tateo "Analisi dei prodotti alimentari", Chiriotti Editore.
La tua?
Il Tateo l'ho già sentito, dovrei avere qualche suo testo o altro riferimento.
Le mie fonti erano la metodica delle speriori...
Però:
"[...]gli aceti preparati da alcol consumano una quantità di iodio dieci volte superiore a quella degli aceti artificiali ed ancora di più ne consumano gli aceti di vino, per un aceto genuino si deve avere un indice di iodio superiore a 1800 "
Quaderni di CHIMICA degli ALIMENTI, dalle lezioni dei Proff. R. GIULIANO e M. L. STEIN, quaderno IV BEVANDE ALCOLICHE, II edizione, 1973
Dott.MorenoZolghetti
2012-05-01 19:57
Mi sembra vagamente familiare...1800...
Già già, però non comprendo una così gran differenza con l'altra metodica...ma è grossa!!
Dott.MorenoZolghetti
2012-05-01 20:06
NaClO3 ha scritto:
Già già, però non comprendo una così gran differenza con l'altra metodica...ma è grossa!!
Ok, tu mi vuoi far dire che quello che l'ha scritta è una capra e che se lo vedi sei autorizzato a "sputarlo", ma...questa volta evito, visti i precedenti. Ti invito a leggere meglio, o magari hai sbagliato a scrivere?
Ci mancherebbe altro Dotur, ho letto benissimo ed eseguita altrettanto bene, ma.....mah!