lorenzo
2012-04-23 16:27
Salve a tutti.
Inizio qui un progetto, che spero di poter continuare successivamente, sulla chimica dei composti di coordinazione, e soprattutto - da incallito teorico - sui modelli che sono stati proposti e usati per spiegare la formazione e le proprietà dei complessi.
Scrivo questi compendi basandomi sugli appunti dei miei corsi di inorganica e di chimica fisica della triennale; quindi non dovrebbero esserci troppe castronerie.
Cenni storici
Già dall'inizio dell'800 si conoscevano vari composti di coordinazione. Ad esempio, si conoscevano sali di cobalto con la seguente composizione:
CoCl3.6NH3 di colore giallo (Anticamente detto cloruro luteocobaltico)
CoCl3.5NH3 di color porpora (purpureocobaltico)
CoCl3.4NH3 , due isomeri di color verde (cloruro praseocobaltico) e viola (cloruro violeocobaltico)
CoCl3.3NH3
Su soluzioni acquose di questi composti erano state fatte alcune semplici misure, come misure di conducibilità (per valutare il numero di ioni in cui si dissociava il sale) e precipitazione di cloruri con nitrato d'argento, ottenendo i seguenti risultati
CoCl3.6NH3 : 4 ioni; precipitavano 3 moli di AgCl
CoCl3.5NH3 : 3 ioni; precipitavano 2 moli di AgCl
CoCl3.4NH3 : 2 ioni; precipitava 1 mole di AgCl
CoCl3.3NH3 : 0 ioni; non si osservava precipitazione di AgCl
Si capiva quindi che alcuni atomi di cloro erano legati al cobalto in modo diverso da altri: infatti, in soluzione, alcuni legami Co-Cl si potevano facilmente dissociare (e i cloruri venivano precipitati dall'argento), mentre altri legami erano inerti.
Il primo a proporre una spiegazione plausibile al fenomeno fu Alfred Werner nel 1893. Egli introdusse i concetti di valenza "primaria" e "secondaria", che noi oggi chiamiamo rispettivamente numero di ossidazione e numero di coordinazione.
Nei sali sopra considerati il cobalto ha numero di ossidazione +3, per cui forma un composto neutro con 3 cloruri; ha anche un numero di coordinazione 6, per cui, legati all'atomo di cobalto, ci sono sempre 6 atomi, che possono essere gli atomi di azoto dell'ammoniaca oppure i cloruri. Lo ione formato dal cobalto coordinato da 6 altri atomi si chiama ione complesso.
I sali visti sopra possono essere ora scritti secondo questi nuovi concetti:
CoCl3.6NH3 ===> [Co(NH3)6]Cl3
CoCl3.5NH3 ===> [CoCl(NH3)5]Cl2
CoCl3.4NH3 ===> [CoCl2(NH3)4]Cl
CoCl3.3NH3 ===> [CoCl3(NH3)3]
Tra parentesi quadre è indicato uno ione complesso, fuori sono indicati gli ioni semplici.
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Geometria dei composti di coordinazione
Per stabilire la geometria di una molecola "classica" si utilizza la teoria VSEPR, che tiene conto degli atomi legati all'atomo centrale e dei doppietti liberi.
La VSEPR fallisce però nel prevedere la geometria dei complessi di coordinazione: infatti, per esempio, gli aquoioni a n.c. 6 [V(OH2)2]3+, [Mn(OH2)2]3+, [Co(OH2)2]2+, [Ni(OH2)2]2+ e [Zn(OH2)2]2+, pur avendo un numero diverso di elettroni attorno all'atomo centrale, hanno la stessa geometria ottaedrica.
Modello di Kepert
Il modello di Kepert considera i leganti sulla superficie di una sfera, liberi di muoversi e di minimizzare la repulsione tra di loro. È simile alla VSEPR, la differenza è che gli elettroni di non legame (i doppietti liberi) non vengono considerati.
Allora la geometria dipende, in prima approssimazione, solamente dal numero di coordinazione. Ad esempio, per n.c. 4, il modello prevede una geometria tetraedrica.
Per diversi numeri di coordinazione (2-6) vediamo quale arrangiamento dei leganti permette la massima separazione degli stessi:
2 Lineare
3 Triangolare planare
4 Tetraedrica
5 Bipiramide triangolare / piramide a base quadrata
6 Ottaedrica
Tuttavia, questo modello non predice correttamente molte geometrie di coordinazione; il caso più eclatante è il numero di coordinazione 4, per cui esistono molti complessi quadrato-planari, che chiaramente non obbediscono al modello di Kepert. In questo caso sono importanti gli effetti elettronici sugli orbitali d del metallo centrale, mentre in altri casi esistono impedimenti sterici dei leganti a sistemarsi in una certa posizione.
Tra tutti i numeri di coordinazione, i più frequenti sono il n.c. 6 e il n.c. 4. Numeri di coordinazione bassi sono favoriti da leganti molto ingombranti, numeri alti da leganti piccoli e metalli della seconda o terza serie di transizione.
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