willylorbo
2013-03-03 20:07
Considerando i diversi modi di somministrazione dei farmaci, via orale, intravenosa, intramuscolare, nasale (tipo aerosol), cutanea... che differenze vi sono tra una molecola neutra e una carica (ad esempio un principio attivo cloridrato)?
Ad esempio, per una somministrazione orale non dovrebbe esserci alcuna differenza, in quanto appena raggiunto lo stomaco, la molecola passa nella sua forma caratteristica di un pH acido (1-2), indipendentemente dallo stato in cui è stata somministrata. Un acido debole può quindi venire assorbito nello stomaco, perché sarà nella forma neutra a pH bassi. Invece una base debole (tipo ammina) verrà assorbita maggiormente nell'intestino, più lungo e che arriva fino a pH 8.
Un discorso simile può applicarsi per la somministrazione intravenosa, in cui è il sangue stesso a fungere da tampone.
Per le altre vie di somministrazione sarei propenso a dire quindi che la forma neutra abbia una maggiore facilità/velocità di assorbimento.
Qualche idea?
So che dovrei leggere qualcosa di farmacocinetica... ad esempio questo centinaio di slide, trovate al volo in Google, che non sembrano neanche così male come introduzione all'argomento.