quimico
2011-12-28 08:55
1. Nomenclatura e struttura
Nel sistema di nomenclatura IUPAC, i gruppi funzionali sono normalmente designati in uno di due modi. La presenza della funzionalità può essere indicata tramite un suffisso caratteristico ed un numero di locazione. Questo è comune per i doppi e tripli legami carbonio-carbonio che hanno i rispettivi suffissi -ene ed -ino. Gli alogeni, dall'altro lato, non hanno un suffisso e sono chiamati come sostituenti, per esempio: (CH3)2C=CHCHClCH3 è il 4-cloro-2-metil-2-pentene.
Le amine sono derivati dell'ammoniaca in cui uno o più degli idrogeni sono stati sostituiti da un gruppo alchile o arile. La nomenclatura delle amine è complicata dal datto che esistono molti diversi sistemi di nomenclatura, e non c'è una chiara preferenza per uno rispetto agli altri. Quindi, i termini primario (1º), secondario (2º) & terziario (3º) sono usati per classificare le amine in una maniera completamente diversa da quella usata per gli alcoli o gli alogenuri alchilici. Quando questi termini sono applicati alle amine si riferiscono al numero di sostituenti alchilici (o arilici) legati all'atomo di azoto, mentre negli altri casi si riferiscono alla natura del gruppo alchile.
I quattro composti mostrati nella fila superiore del seguente schema sono tutti isomeri di formula C4H11N. I primi due sono classificati come amine primarie, dato che solo un gruppo alchile è legato all'azoto; comunque, il gruppo alchile è primario nel primo esempio e terziario nel secondo. I composti terzo e quarto nella fila sono amine secondaria e terziaria rispettivamente. Un azoto legato a quattro gruppi alchile sarà necessariamente caricato positivamente, ed è chiamato un catione ammonio quaternario. Per esempio, il (CH3)4N+Br– è il tetrametilammonio bromuro.
I nomi IUPAC sono elencati per primi e colorati in blu. Questo sistema nomina le funzioni aminiche come sostituenti sul più grande gruppo alchile. Il semplice sostituente -NH2 trovato nelle amine primario è chiamato gruppo amino. Per le amine secondarie e terziarie un prefisso del composto (ad esempio dimetilamino nel quarto esempio) include i nomi di tutti ma la radice del gruppo alchile.
Il servizio Chemical Abstract ha adottato un sistema di nomenclatura in cui il suffisso -amina è attaccato alla radice del nome dell'alchile. Per le amine primarie come la butanamina (primo esempio) questa è analoga alla nomenclatura IUPAC degli alcoli (suffisso -olo). I sostituenti addizionali all'azoto nelle amine secondarie e terziarie sono designati tramite il prefisso N- prima del nome del gruppo. Questi nomi CA sono colorati in magenta nello schema.
Infine, un sistema comune per amine semplici nomina ogni sostituente alchile sull'azoto in ordine alfabetico, seguito dal suffisso -amina. Questi sono i nomi riportati nell'ultima fila (colorati in nero).
Molte amine aromatiche ed eterocicliche sono note tramite nomi comuni unici, le cui origini sono spesso ignote ai chimici che le usano frequentemente. Dato che questi nomi non sono basati su un sistema razionale, è necessario memorizzarli. Come abbiamo già visto, esiste una nomenclatura sistematica per i composti eterociclici.
Composti azotati naturali
In natura abbondando i composti azotati, molti dei quali si ritrovano in piante e ci si riferisce ad essi col termine alcaloidi. Le formule strutturali per alcuni alcaloidi rappresentativi e per altri composti naturali azotati sono mostrate sotto, e possiamo riconoscere molte delle caratteristiche strutturali base elencate sopra nelle loro formule. Quindi, la serotonina e la tiamina sono amine primarie, la coniina è un'amina secondaria, l'atropina, la morfina e la chinina sono amine terziarie, e la muscarina è un sale di ammonio quaternario.
Gli atomi di azoto che sono parte degli anelli aromatici, come nella piridina, nel pirrolo, nell'imidazolo, hanno configurazioni planari (ibridazione sp2), e non sono centri stereogenici. Anche gli atomi di azoto legati a gruppi carbonilici, come nella caffeina, tendono ad essere planari. Invece, l'atropina, la coniina, la morfina, la nicotina e la chinina hanno atomi di azoto piramidali stereogenici nelle loro formule strutturali (pensate al doppietto elettronico non legante come ad un quarto sostituente su un atomo di azoto ibridizzato sp3). Nella chinina questo azoto è limitato ad una configurazione dal sistema ciclico pontato. Gli altri azoti stereogenici sono liberi di assumere due configurazioni piramidali, ma queste sono in rapido equilibrio così che non possono essere facilmente isolati degli stereoisomeri distinti che riflettano questi siti.
Dovrebbe essere notato che i fattori strutturali possono servire a permettere la risoluzione di amine chirali piramidali. Due esempi di tali amine terziarie, comparate ad analoghi non risolvibili, sono mostrati nel primo schema, sotto. I due atomi di azoto nella base di Trögers sono gli unici centri stereogenici nella molecola. A causa della struttura pontata della molecola, gli atomi di azoto hanno la stessa configurazione e non possono subire inversione. La cloro aziridina può invertire, ma per fare ciò è richiesta una energia di attivazione elevata, comparata con le più grandi amine eterocicliche. È stata infatti risolta, e sono stati isolati enantiomeri puri. Un aumento nella tensione angolare nello stato di transizione planare ibridizzato sp2 è responsabile per la maggiore stabilità della configurazione piramidale. La rozza stima della tensione angolare è fatta usando un angolo C-N-C di 60° come valore arbitrario per l'eterociclo a tre membri.
Ovviamente, i sali di ammonio quaternari, come quello nella muscarina, hanno una configurazione tetraedrica che è incapace di inversione. Con quattro differenti sostituenti, un tale azoto dovrebbe essere un centro stereogenico stabile.
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