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jobba
2011-01-14 13:39
Avrei una richiesta da fare se non la trovate troppo una cretinata.
Si dice che le uova siano "simili agli occhi" in fatto di danni da acido.
Ho visto un video che mostrava l'effetto dell'acido nitrico su un uovo crudo (ovviamente aperto) se è vero che l'uovo in questo caso assomiglia agli occhi , mi piacerebbe che qualcuno del forum facesse un video su questo,perchè ritengo che sia molto utile sapere cosa ci può succedere se ci va in faccia (speriamo di no) questo acido .
Grazie ciao.
ale93
2011-01-14 21:36
Se va in faccia e riesci a sciacquarti immediatamente gli occhi, e soprattutto se sei molto, ma molto fortunato, te la cavi con qualche ustione.L'acido nitrico è etremamente aggressivo con la pelle(non come il solforico), figuriamoci con tessuti delicati e sensibili come quelli dell'occhio
NaClO3
2011-01-14 21:41
il nitrico ossida, è molto più infingardo del solforico, intendo nell'immediato, ma su mucose belle disponibili di acqua come l'occhio, il nitrico avrebbe effetti meno dannosi se prontamente sciacquato; il solforico, nell'occhio, ci sguazerebbe letteralmente.
al-ham-bic
2011-01-14 22:57
Rabbrividisco solo a pensarci...
Sicuramente la concentrazione è il parametro più importante e poi il tempo (secondi...) di intervento; ma con HNO3 conc. negli occhi si è ciechi, di sicuro. :corrosivo:
Nichel Cromo
2011-01-15 09:50
Io ho alcune dita verdi a causa sua! è una brutta bestia!
quimico
2011-01-15 10:29
vantiamocene
Beefcotto87
2011-01-15 10:32
Dita verdi? io sotto le unghie, colpa del solfato rameico!
jobba
2011-01-15 11:35
Ok intanto metto un paio di foto per chiarire le idee a chi no conosce questo acido e non conosce gli effetti... i tempi sono immediati! (HNO3 65%)
Beefcotto87
2011-01-15 12:17
Bhe, non è nulla di spettacolare... Sono solo proteine che vengono denaturate, come succede con il calore!
jobba
2011-01-15 12:44
Non mi interessa mettere niente di spettacolare,non sono un maniaco di grandezza!
Mi interessa di più avvisare i nuovi utenti che si apprestano a nuovi esperimenti e magari non conoscono gli effetti che può produrre uno schizzo negli occhi!
Dire di mettere gli occhiali ed usare sempre le adeguate misure di protezione é scontato, così si capisce meglio il perchè.
Se ritieni 'stà discussione inutile, cancellala pure.
I seguenti utenti ringraziano jobba per questo messaggio: Dott.MorenoZolghetti
Io ho alcune dita verdi a causa sua! è una brutta bestia!
se mai gialle!!!!
Nichel Cromo
2011-01-15 14:21
scusa, gialle! quelle sulle mani cmq sono quasi sparite, ma ho ancora un'unghia un po' gialla da più di 2 settimane!
NaClO3
2011-01-15 14:22
maledette proteine!!!
io per colpa della mia disattenzione col nitrico, mi sono bucato i jeans buoni!!!
Marzio
2011-01-15 21:25
Non ci voglio nemmeno pensare a del nitrico nell'occhio. . .io di solito nelle mie esperienze indosso sempre occhiali in policarbonato e guanti. Li consiglio a tutti,è sempre meglio prevenire che curare.(come diceva mentadent!).
Una volta sola mi ha fregato lo stesso l'HNO3 dopo averlo travasato dalla bottiglia, non mi sono accorto che una goccia era scesa lungo il collo e riportandola a posto mi è colata sul dito.
Dopo un pò ho sentito un bruciore improvviso,appena lasciata la bottoglia (piano!!Non volevo romperla!!) mi sono scquato subito ma oramai era fatta.
Una bella ferita,come una piccola ustione.
Occhio!
Nexus
2011-01-16 03:09
Tra l'altro ho sentito dire in una trasmissione che tagliare la cipolla crea lacrimazione degli occhi poichè si forma acido solforico (negli occhi).
C'è qualcosa di vero ?
Nichel Cromo
2011-01-16 08:27
Dubito fortemente! come può una cipolla raggiungere da sola i 300 e passa °C? forse produce SO3! in questo caso, allora, come può una cipolla resistere a dell'SO3?
Tra l'altro ho sentito dire in una trasmissione che tagliare la cipolla crea lacrimazione degli occhi poichè si forma acido solforico (negli occhi).
C'è qualcosa di vero ?
dovrebbero essere scorticati vivi!
Non ricordo il nome ma la cipolla produce un gas (organico) che irrita gli occhi, non spruzza mica acido solforico ( che distruggerebbe la parete cellulare del vegetale, come se io sputassi acido cloridrico)
quimico
2011-01-16 08:44
acido solforico?
è 1po' una cacata pazzesca
Ciò che ci fa lacrimare in modo incontrollabile mentre affettiamo una cipolla non è il suo forte odore acre o una qualche interazione tra olfatto e ghiandole lacrimali, ma è, molto più semplicemente, la reazione chimica che avviene quando le sostanze che vengono rilasciate nell’aria in seguito al taglio entrano in contatto con la superficie del nostro occhio.
Per capire esattamente cosa accade, dobbiamo scendere a livello cellulare: le cellule che compongono la cipolla sono costituite da due diverse sezioni separate da una membrana. Quando occorre un taglio, il contenuto di ciascuna parte si mescola liberamente e gli enzimi (che sono di solito responsabili dei processi chimici che avvengono continuamente e a vari livelli nel nostro corpo) causano una serie di rapidissime reazioni chimiche a carico di alcuni composti (che in condizioni normali -ovvero nel tessuto intatto- giacciono nel citoplasma separati dagli enzimi racchiusi in vacuoli, piccoli compartimenti all’interno della cellula). Durante la lacerazione dei tessuti, in seguito all’azione dell’enzima allinasi, i precursori aminoacidici non volatili ed inodori si degradano e formano ammoniaca ed acido piruvico.
Una curiosità: se si somministrano solfati di calcio nel terreno si raddoppia la concentrazione di acido piruvico nei bulbi.
Una prima cipolla a prova di lacrime si ebbe grazie alla sperimentazione di un gruppo di ricercatori di Liverpool che coltivarono la pianta in un terreno a basso contenuto di zolfo. Denominata “Supasweet” questa cipolla “superdolce”, tanto da poter essere addentata e gustata come una mela, è rimasta in commercio per alcuni anni (fino all’agosto del 2003) nella catena di supermercati britannici Tesco riscuotendo non poco successo data la capacità di non irritare gli occhi, non appesantire l’alito, essere altamente digeribile e anche facile da mondare e veloce da preparare!
La cosa curiosa è che si ottengono acidi di zolfo anche affettando aglio, erba cipollina e porro, ma questi non formano la stessa sostanza volatile irritante, solo un forte odore.
Un approccio diverso (di tipo genetico) è stato adottato da altri gruppi di ricerca. Inizialmente si riteneva che l’unico responsabile della lacrimazione fosse l’enzima allinasi e la possibilità di “creare” una “cipolla senza lacrime” pareva impossibile per il solo fatto che è la medesima sostanza a conferire alla cipolla il suo tipico sapore. Uno studio approfondito del DNA ha consentito, invece, di identificare il vero artefice della cascata chimica che porta alla lacrimazione, il fattore di lacrimazione, appunto. Sono stati dei biotecnologi giapponesi ad isolare per primi tale enzima: eliminando un solo gene c’è quindi la possibilità di ovviare alla lacrimazione senza alterarne il sapore e gli effetti benefici tipici di questa pianta erbacea, noti fin dai tempi dell’antico Egitto e riconosciuti anche nella “Storia Naturale” di Plinio il Vecchio.
Vero è che se la natura ha inizialmente munito la cipolla di sostanze particolari non l’ha fatto per caso e probabilmente queste costituiscono una protezione dagli attacchi di insetti e funghi.
Ci sono ricerche in corso che mirano addirittura a esaltare il sapore e incrementarne il potere salutare della cipolla agendo sul tiosulfinato (altro enzima tipico) sempre attraverso manipolazioni geniche.
Riassumendo, il processo segue questi passi:
- Il fattore di lacrimazione viene rilasciato nell’aria quando si taglia una cipolla
- L’enzima di sintesi converte l’ossido di zolfo in acido di zolfo
- Tale acido è instabile e si riarrangia in syn-ropanethial-S-oxide
- Questo entra in contatto con gli occhi, le ghiandole lacrimali vengono irritate e il comando cerebrale che segue è quello di produrre le lacrime così da proteggere gli occhi.
I trucchi per ovviare a questa fastidiosa reazione sono molteplici: basta mondare le cipolle bagnando prima la lama del coltello o attuare l’intera procedura in una bacinella d’acqua oppure ancora congelarle o cuocerle un po’ a bagno prima di affettarle! Tutt’altro che infernali (come zolfo e lacrime potrebbero farci pensare) dunque: anche Dante, in fondo, ne parla soltanto nel Paradiso.
Riferimenti bibliografici:
http://lescienze.espresso.repubblica.it/articolo/Cipolle_senza_lacrime/1288457
In inglese le ricerche dei gruppi stranieri citati:
S. Imai, N. Tsuge, M. Tomotake, Y. Nagatome, H. Sawada, T. Nagata and H. Kumagai (2002) An onion enzyme that makes the eyes water. Nature 419:685.
Timothy Crowther, Hamish A Collin, Brian Smith, A Brian Tomsett, David O’Connor and Meriel G Jones (2005) Assessment of the flavour of fresh uncooked onions by taste-panels and analysis of flavour precursors, pyruvate and sugars. J Sci Food Agric 85:112–120.
I seguenti utenti ringraziano quimico per questo messaggio: Nichel Cromo, Max Fritz
al-ham-bic
2011-01-16 08:54
Quimico mi ha preceduto di un attimo, ma stavo proprio dicendo che la sostanza lacrimogena della cipolla è il propanethial sulfoxide.
quimico
2011-01-16 11:29
mi mancava questa molecola
interessante... non l'avevo mai vista
credo approfondirò la questione