Ciao a tutti!
Sono una new entry, volevo chiedere se qualcuno potrebbe gentilmente spiegarmi come si forma il complesso acetilacetonato di alluminio(III). quali sono gli orbitali coinvolti? grazie
hai ragione.. chiedo scusa a tutti! Mi chiamo Marta e sono nuova nel forum. Studio Chimica all'università e al momento sto trattando un pò di sintesi di complessi di metalli acetilacetonati e ossalati di ferro (II) e (III).
Non è questa la sede per presentarsi. Le pare? Esiste la sezione apposita.
Inoltre è usanza (ed è pure scritto) dare una propria risoluzione all'esercizio.
Non siamo qui per farvi i compiti. Non è questione di essere duri ma dovete comprendere che questo è un forum di amanti della Chimica, NON un centro studio o CEPU o Grandi Scuole.
Se tenterà di venire incontro potrei anche aiutarla visto che sono laureato in Organometallica...
I seguenti utenti ringraziano quimico per questo messaggio: RhOBErThO
Forse ci sono riuscita???? boh... scusate ma non sono molto pratica del forum.. (prego di aggiornarmi sull' aspetto della riuscita o meno della presentazione, non vorrei dare l'impressione di essere scortese9
Provo a dare una mia risoluzione dell'esercizio.. Mi ritrovo come reagenti uno ione Al 3+ e 3 ioni acetilacetonato, questi ultimi ottenuti per deprotonazione in ambiente basico al carbonio alfa dell'acetilacetone. Dunque mi ritrovo con ioni acetilcetonato nella forma principalmente enolica. Tale ione comunque ha due strutture limite di risonanza equivalenti, di cui l'ibrido può essere rappresentato come una struttura che presenza una delocalizzazione della carica negativa. Ora suppongo che l'ibrido, che costituisce un legante bidentato, va a legarsi con il catione Al3+, con conseguente formazione di un complesso ottaedrico, con NC=6. Ora il mio dubbio è capire se è sbagliato considerare lo ione acetilacetonato legato all'alluminio per mezzo di un legame instaurato con uno solo dei due ossigeni, praticamente considerando una sola delle strutture limite.
grazie