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Chimico
2011-03-26 20:19
Propongo questa semplice sintesi fatta in questi giorni:
Reagenti:
-Vanillina 2g
-Acetone 15 mL
-NaOH 1g
-Acqua
-HCl 10%
-Etanolo
Procedimento:
Ho sciolto in un becker da 150 ml la vanillina nell'acetone (si solubilizza bene anche a freddo) e a parte ho sciolto 1 g di NaOH in 10 ml di acqua.
Dopo aver sciolto l'NaOH ho aggiunto la soluzione alcalina a quella di vanillina in acetone. (tutto a T ambiente)
A questo punto la reazione parte e bisogna lasciare il becker da parte (c'è chi consiglia sotto agitazione ma io l'ho lasciata a riposo) per 2 giorni. (anche un giorno dovrebbe bastare)
I cambiamenti di colore che si notano da quando parte la reazione sono:
Immediatamente la soluzione risultante assume un colore giallo paglierino.
Dopo un paio di minuti si forma un olio rosso che si deposita sul fondo ma che si ridiscioglie semplicemente agitando.
Passate alcune ore la soluzione diventa come il vino rosso...ma agitandola le pareti sporcate risultano gialle...e l'aspetto rimane questo fino alla fine.
Una volta aspettato il tempo necessario ho aggiunto circa 50 ml di acido cloridrico al 15-20% ed ho messo ad agitare per quasi mezzora. Prima di mettere ad agitare si forma un olio sul fondo ma anche questo sparisce agitando la soluzione.
Nel becker in seguito al mescolamento durato mezzora (potete anche ridurre il tempo a 15 min) si è formato un solido che ho filtrato con un gooch. Il solido filtrato si presenta verde pisello.
Ho recuperato il solido e l'ho messo in un becker da 150 mL con 100 mL di una soluzione etanolo:acqua 1:1 ed ho messo a riscaldare. La soluzione ben presto diviene limpida (di colore giallo). Ho fatto ridurre il volume della soluzione fino a circa 40 mL e quindi ho lasciato raffreddare. Si sono depositati dei bei cristalli gialli lucenti di prodotto.
Questi sono stati filtrati alla pompa sempre su gooch e lavati con acqua distillata a T ambiente. In seguito ho lasciato passare dell'aria attraverso i cristalli per farli asciugare. (li ho lasciati sul filtro ed ho lasciata attaccata la pompa da vuoto)
Ho recuperato i cristalli di prodotto che si presentano di colore giallo e molto luccicanti.
La resa è stata 2.11g ovvero l'83% della teorica.
In realtà ancora sto recuperando del prodotto dalle acque madri ma non so quanto ne è rimasto.
Ecco il prodotto finito:
La formula di struttura della molecola:
I seguenti utenti ringraziano Chimico per questo messaggio: Max Fritz, al-ham-bic, ale93, Dott.MorenoZolghetti, Beefcotto87, **R@dIo@TtIvO**, TheChef, jobba, Kirmer, luigi_67, thenicktm, NaClO
Max Fritz
2011-03-27 09:14
Ottimo ottimo ottimo!!
Il prodotto finito è proprio uguale alle immagini del link L'odore è caratteristico oppure non dice nulla?
Chimico
2011-03-27 10:02
mah.. ti dirò...l'odore della miscela di reazione ricorda qualcosa ma non riesco a capire cosa...(oltre alla vaniglia ovviamente )
il solido invece non l'ho annusato....ti farò sapere più dettagliatamente...
si volevo chiederti questo...non potevo allegare troppe cose...come posso aggiungere la struttura e lo schema di reazione? se riesci mettili tu nel post iniziale... grazie
Max Fritz
2011-03-27 10:12
Ho unito tutto
I seguenti utenti ringraziano Max Fritz per questo messaggio: Chimico
al-ham-bic
2011-03-27 10:43
Molto bene!
(Max, non tutti sono annusatori cronici come qualcuno che conosciamo... )
Mi vien voglia di provare ad adattare la procedura per "aldolizzare" da entrambe le parti, che venga 1,5-bis-(4-idrossi-3-metossifenil) penten-3-one... dovrebbe essere possibile senza eccessivi problemi.
**R@dIo@TtIvO**
2011-03-27 14:10
Bravissimo Chimico! Bel lavoro e bel composto! spero di farlo anche io!
TheChef
2011-03-27 15:28
a gauradrlo così mi viene in mente la dopamina...che ne dite? bel lavoro!
quimico
2011-03-27 16:42
in effetti Chef se si trattasse con HBr si avrebbero (nel caso di Chimico) 2 OH e 1 COOH
in effetti Chef se si trattasse con HBr si avrebbero (nel caso di Chimico) 2 OH e 1 COOH
Rimane il problema della demetiazione di quel maledetto -OMe! in demetilazioni non so assolutamente nulla!
l'unica cosa che ho trovato è questa:
Max Fritz
2011-03-27 19:43
Fattibile.. anche se la piridina come solvente con quel che costa
Chimico
2011-03-28 02:42
ma noo per la dopamina userei un reagente diverso...vanillina + nitrometano in NaOH e a seguire riduzione di NO2 ad NH2...dopo aver tolto dalle balls l'-OMe
ma noo per la dopamina userei un reagente diverso...vanillina + nitrometano in NaOH e a seguire riduzione di NO2 ad NH2...dopo aver tolto dalle balls l'-OMe
Ho si anche questa è una bouna route, sempre si deve togliere dalle balle quel maledetto OMe, e siamo tutti d'accordo.
La mia proposta era di aggirare l'utilizzo del nitrometano per vari motivi, prima di tutto io non lo posseggo, poi a quanto pare è pericoloso (o mi sbaglio ?)
-OMe o lo rimuovi con BBr3 o con HBr... e ottini -OH
nel secondo caso ho detto la cazzata... hai un chetone
scusa... ero convinto che avessi -COOMe
ero fuso ieri
Quimico, saremmo interessati all'eliminazione del gruppo metile con HBr, dato che ne abbiamo un po'. Come si procede? E in quali casi si può usare questo metodo e in quali no?
Saluti B-lab
quimico
2011-03-28 16:47
premetto che dipende dall'etere che devi sbloccare.
ad esempio per -OMe meglio HI rispetto ad HBr in quanto il MeI è più stabilizzato di MeBr
ora non saprei che dirti nel senso che dovrei trovare qualche cosa da farti fare...
porta pazienza... grazie.
ora che ci penso... facendo due calcoli ovvero ti fai i calcoli
potresti fare un esperimento "semplice"
ovvero pensare al dietiletere come ad alcole etilico protetto come etiletere
se fai reagire HBr con CH3CH2OCH2CH3 ottieni CH3CH2OH + CH3CH2Br
premetto che dipende dall'etere che devi sbloccare.
ad esempio per -OMe meglio HI rispetto ad HBr in quanto il MeI è più stabilizzato di MeBr
ora non saprei che dirti nel senso che dovrei trovare qualche cosa da farti fare...
porta pazienza... grazie.
Ok grazie intanto per questo Poi se avrai tempo e voglia di scrivere qualcosa sulla demetilazione della vanillina o in generale con HBr ( HI non sa da farsi ) ti ascoltiamo mooolto volentieri ancora grazie quimico!
Saluti B-lab!
PS: Molto interessante ma in che condizioni avviene questa reazione?
-OMe o lo rimuovi con BBr3 o con HBr... e ottini -OH
nel secondo caso ho detto la cazzata... hai un chetone
scusa... ero convinto che avessi -COOMe
ero fuso ieri
si in realtà era proprio il COOH che non capivo
sapevo si usasse HI 46% e infatti è stato confermato nei messaggi successivi a quello da me riportato....tutto è....PROVARE!
quimico
2011-03-29 08:56
HI è sicuramente meglio in quanto per i metileteri è un miglior scavenger
ma in alcuni casi, come ad esempio nel caso di etileteri, funziona anche HBr
io ho usato BBr3 e vi assicuro che non è per niente carino...
tanto per far provare B-lab il dietiletere in presenza di HBr/AcOH o HBr/H2O porta a EtOH e EtBr...
l'EtBr non è il massimo da maneggiare ma con le dovute attenzioni non è peggio di altre cose...
non ho una ricetta ergo si dovrà far i calcoli
TheChef
2011-03-29 15:16
signori oggi cercando in letteratura ho trovato una chicca epica! non appena finirò il lavoro a cui son dedito (e che a breve vedrete in due future discussioni) inizierò un lavoro interessante, se di demetilazioni vi interessate!
Chimico
2011-03-29 15:55
hai trovato qualcosa sulla demetilazione? e xke non condividi pezzo di m....ahahahah skerzo eh
Propongo questa semplice sintesi fatta in questi giorni: [...]
La formula di struttura della molecola:
Sei sicuro che ti sia venuto il prodotto di condensazione che hai detto (4-(4'-idrossi-3'-metossifenile)-3-buten-2-one) e non il prodotto di doppia sostituzione (1,5-bis-(4-idrossi-3-metossifenil) penten-3-one)?
Te lo chiedo perché con la benzaldeide, nelle stesse condizioni, (al massimo scaldando leggermente, ma quando l'ho fatto io non ce n'è stato bisogno), si forma 1,5-bis-fenil-penten-3-one, come solido giallo insolubile (non c'è l'OH fenolico)
Inoltre, il prodotto di singola condensazione non dovrebbe essere colorato, ma assorbire a circa 360 nm (quindi al max un giallino pallido). Cosa ne pensi?
I seguenti utenti ringraziano lorenzo per questo messaggio: NaClO
Max Fritz
2011-03-30 15:56
Dunque, con la benzaldeide si può ottenere sia il dibenzilideneacetone sia il MONObenzilideneacetone (detti anche dibenzalacetone e mono-benzalacetone). Quello che varia è la stechiometria di reazione ovviamente.
Nel presente caso la procedura riporta un evidente eccesso di acetone che fa propendere per il mono-derivato. Non so nulla invece riguardo all'assorbimento.
lorenzo
2011-03-30 16:13
Come si potrebbe capire qual è veramente il composto?
Max Fritz
2011-03-30 16:21
Ripeto, non essendoci niente in particolare che eviti la formazione del mono-derivato ed essendo questa largamente favorita dalle proporzioni, non vedo perchè si debba formare il di-.
Per determinare cosa sia potrebbe forse funzionare il controllo del p.f., sempre che non si decomponga prima.
Dove hai letto che assorbe a 360nm?
lorenzo
2011-03-30 16:39
Purtroppo non ho a disposizione degli spettri UV/VIS (li ho anche cercati), ma ho fatto un conto TD-DFT, PCM che prevede un max di assorbimento a 361nm. Il modello è ovviamente sbagliato, ma più o meno dovremmo essere lì...
TheChef
2011-03-30 16:56
In lettereatura si trovano i rispettivi punti di fusione?
io ho eseguito la sintesi da poco dopo conduco una seconda ricristallizazzione e vi dirò
Max Fritz
2011-03-30 18:08
Ho eseguito anch'io di recente la sintesi utilizzando il doppio delle quantità di Chimico. La resa, di 4,1g, corrisponde al 74,5% della teorica.
Al termine della reazione, prima dell'acidificazione con HCl, già era presente un precipitato sotto forma di grumi sferici molto piccoli e gialli scuri.
Questo si è ridisciolto a dare una soluzione rosso cupo dopo l'aggiunta dell'acido (in bagno a ghiaccio) ed è poi iniziato a precipitare il prodotto. La ricristallizzazione è stata fatta allo stesso modo di Chimico ed è stata seguita da un'essiccazione a 40°C per qualche ora.
L'odore non è fortissimo ed è molto molto simile alla vanillina, forse un po' più delicato e dolce. Non scarto tuttavia l'ipotesi che possa trattarsi di una piccolissima quantità di aldeide non reagita.
daniele
2011-03-30 18:47
In giro per la rete (ovviamente in inglese) è riportata l'idrogenazione (catalizzatore Pd/C 10%) del composto in questione (si elimina il doppio legame del carbonio che viene saturato dall'idrogeno). La molecola che si ottiene è lo zingerone, che possiede uno spiccato aroma di zenzero. E' infatti presente in tale pianta insieme ad altre sostanze aromatiche.
Max Fritz
2011-03-30 18:48
Proprio così. Purtroppo il catalizzatore palladio su carbonio costa un bel po'...
ho ma di questo non ti devi preoccupare ci penso io
Anche tu hai il palladio su carbonio?
Chimico
2011-03-30 20:05
e allora...riprendo da dove avevo lasciato...
mi sono accorto di un errore...ho sbagliato a calcolare la resa teorica ...oltre a questo... ho precipitato una seconda porzione di prodotto dalle acque madri (non ho mescolato le due parti di composto dato che la seconda parte penso sia meno pura)...pesa 0.18 g...
Resa 1a cristallizzazione + resa 2a cristallizzazione = 83% che si accorda bene con quella della ricetta in cui poi fa l'idrogenazione...che era venuta 78 o 79%....
LORENZO: Io ho fatto pure il dibenzalacetone con la benzaldeide e acetone...e proprio oggi pomeriggio ho fatto il BENZALACETONE...quindi reazione 1:1 tra benzaldeide e acetone. Se metti un eccesso di acetone al massimo ti possono reagire due molecole di acetone...
Sono certo che il colore sia quello giusto e che il prodotto sia quello da me detto perchè ho trovato conferma nella letteratura riguardo l'aspetto del composto.
Inoltre la ricetta in cui poi fa l'idrogenazione è precisa alla mia esperienza.
Per controllare la purezza farò un p.f. il più presto possibile...magari domani stesso! Ma prima devo riuscire ad isolare quel cavolo di benzalacetone dato che la ricetta prevede distillazione a pressione ridotta (15mmHg) e io non posso distillare ad una così bassa pressione. Ho già qualcosa in mente...vedrò stanotte se funziona..
daniele
2011-03-30 20:07
Ah non avevo capito!! Ti interessavano 200 mg di Pd/C?
Chimico
2011-03-30 20:09
dimenticavo!! SE VUOI SBARAZZARTI DI 100 mg anche con me...io sono disponibilissimo
100 interessano a me
a Quimico, mi sa che vogliono eseguire la seconda parte dell'esperimento
quimico
2011-03-31 06:58
capisco... come idrogenate? H2 con Pd/C? io sono per il non usare H2 gas ma non sempre è scelta giusta... specie se ci sono in ballo doppi o tripli legami...
capisco... come idrogenate? H2 con Pd/C? io sono per il non usare H2 gas ma non sempre è scelta giusta... specie se ci sono in ballo doppi o tripli legami...
sono pure io riluttante all'uso dell' H2 gas, ma alla fine che ci resta di possibilità per togliere di mezzo quel doppio legame?
quimico
2011-03-31 08:58
ci sono diversi metodi volendo ma le rese non sono ottime
di certo per idrogenare -NO2 e -CN ho da un bel po' di tempo scelto di usare metodi che evitassero l'uso di H2 gas... è troppo sbattimento a volte preparare l'autoclave, e far tutta la trafila del caso... ovviamente se è l'unica via, la si fa... ma ho visto che ad esempio basta banalmente SnCl2 o FeCl2
per quanto riguarda anche i doppi legami a volte basta l'ammonio formiato in combinazione col Pd su C (10% mol)
io questa via l'avevo usata per ridurre un -NO2 a -NH2, visto che poi ci dovevo fare l'-N2+ e da qui sintetizzare -OH, -I, -SO3H e -F derivati
ti riporto l'articolo:
Ammonium Formate/Palladium on Carbon: A Versatile System for Catalytic Hydrogen Transfer Reductions of Carbon-Carbon Double Bonds
Zdzisław Paryzek*, Hanna Koenig, Bartłomiej Tabaczka
Faculty of Chemistry, A. Mickiewicz University, Pozna, Poland
Fax: +48(61)8291233; e-Mail: zparyzek@amu.edu.pl;
Received 18 March 2003
Abstract
Various carbon-carbon double bonds in olefins and α,β-unsaturated ketones were effectively reduced to the corresponding alkanes and saturated ketones, using ammonium formate as a hydrogen transfer agent in the presence of Pd/C as catalyst in refluxing methanol.
fosgene
2012-09-11 15:34
Salve anch'io durante le vacanze ho provato questa sintesi ora metterò di seguito le foto dei vari passaggi:
Questi sono i reagenti usati durante la sintesi:
Qui ho solubilizzato 2g di vanillina in 15ml di acetone:
Bisognerebbe spiegare i vari passaggi, cosa avviene e il perché.
Le foto poi sono di pessima qualità, di piccolo formato e con inquadrature da dimenticare.
saluti
Mario
buondì Mario non ho ritenuto opportuno mettere la procedura, perchè ho riprodotto fedelmente quella postata da chimico e quindi ho pensato che non ci fosse bisogno di riscriverla, vedrò di spiegare meglio i passaggi.
Per quanto riguarda le foto le ho fatte con il mio vecchio cellulare e comunque per ingrandirle basta cliccare.
Saluti fosgene
marco the chemistry
2012-09-11 16:52
Sì, ma la cosa che non hai ancora capito, nonostante te l'abbia spiegata piùe piùvolte è che le cose van fatte bene o non si fanno... non ti costa molto rifare le foto..al massimo metti solo la foto del prodotto finito (che puoi rifare meglio), ma almeno metti qualcosa di guardabile...credo che tu abbia un po' di esempi...
Beefcotto87
2012-09-11 17:29
Mario e Marco non sbagliano.
Per altro, Mario ti fa notare come le foto facciano davvero schifo, che le si ingrandisca (se tu chiami igrandire quello...) non cambia il fatto che siano pessime... Per quanto tu abbia riprodotto fedelmente l'esperienza di un altro, questo non ti esime dall'esprimere i tuoi procedimenti in maniera consona e le differenze eventualmente riscontrate con la spiegazione principale.
I seguenti utenti ringraziano Beefcotto87 per questo messaggio: fosgene
quimico
2012-09-11 18:00
Odio vedere i lavori fatti col culo. Anche se riproponi una cosa già fatta e rifatta, sei tenuto, per correttezza e serietà, a fare un lavoro come si deve. Non sparare la scusa che non sei capace. C'è qui a chi chiedere. E poi anche se rifai una cosa che ha fatto ad esempio Chimico i tuoi risultati NON saranno MAI uguali ai suoi. Vedi di lavorare bene. Grazie.
Per altro, Mario ti fa notare come le foto facciano davvero schifo, che le si ingrandisca (se tu chiami igrandire quello...) non cambia il fatto che siano pessime... Per quanto tu abbia riprodotto fedelmente l'esperienza di un altro, questo non ti esime dall'esprimere i tuoi procedimenti in maniera consona e le differenze eventualmente riscontrate con la spiegazione principale.
Ok. Grazie.
La prossima volta sarò più preciso.
luigi_67
2014-09-24 08:01
Salve a tutti,
ho eseguito anche io questa semplice e simpatica sintesi e desideravo condividere di seguito i risultati.
La definisco “simpatica” perché contrariamente a quanto avviene di solito quando abbiamo a che fare con i micidiali vapori di NOx, di ammoniaca o di altre amenità simili, per buona parte di questa esperienza siamo accompagnati da un gradevole aroma di vaniglia che ricorda molto più una pasticceria che un laboratorio.
Nonostante la bontà della vaniglia però, ricordiamoci sempre le consuete norme di sicurezza, perché abbiamo a che fare con acetone ed etanolo, estremamente infiammabili e composti corrosivi ed irritanti.
Rispetto alla descrizione fatta da Chimico, per ottenere una quantità finale di prodotto maggiore e per compensare la scarsa precisione della mia bilancina da supermercato che non apprezza il 1/10 di grammo, ho preferito moltiplicare per 5 le quantità.
Ho quindi utilizzato i seguenti reagenti/dosi:
-Vanillina pura, 10 g
-Acetone, 75 ml
-NaOH, 5 g
-HCl 10% , circa 300 ml
-Acqua, qb
-Etanolo qb
Come vetreria ho utilizzato un becher da 500 ml dove far avvenire la reazione, il necessario per dosare i reagenti, e l’attrezzatura per filtrare sotto vuoto. Inoltre mi sono avvalso dell’aiuto dell’agitatore magnetico.
Ho iniziato pesando la vanillina e sciogliendola in un becher con l’acetone: essa solubilizza istantaneamente, neanche il tempo di aggiungere l’ancoretta magnetica. Quindi ho preparato in un altro becher la soluzione di NaOH in 50 ml di acqua. Tale operazione causa un riscaldamento moderato della soluzione che comunque non pregiudica le operazioni seguenti. Ho quindi unito il tutto, tenendo l’agitatore al minimo dei giri.
Come si vede sopra, subito la soluzione diventa di un bel colore giallo e, interrompendo l’agitazione, si nota una fase sul fondo di colore rosso scuro
che però sparisce successivamente. Proseguendo l’agitazione e la reazione, tutto il liquido vira gradualmente verso un rosso arancio che via via diviene sempre più scuro fino a rendere di fatto non più trasparente la soluzione. Se il becher viene scosso, la soluzione lascia un velo giallo sulle pareti.
Ho lasciato il tutto sotto agitazione per 24 ore. Per limitare l’evaporazione ho coperto il becher con un cristallizzatore, utilizzato a guisa di coperchio.
Al temine la soluzione si presenta di un colore rosso scurissimo, sembra sangue.
Dopo aver travasato il tutto in un becher di dimensioni maggiori, ho provveduto ad aggiungere circa 300 ml di acido cloridrico (non ho utilizzato il reagente da “laboratorio” ma quello da supermercato che già si trovava alla concentrazione necessaria per i miei scopi). L’aggiunta di HCl alla soluzione provoca un leggero riscaldamento della stessa.
La soluzione perde a questo punto il suo colore iniziale, diventando arancione pallido: diventa evidente in sospensione la presenza di un fine precipitato. Ho lasciato sotto agitazione per un ora circa, con il becher in bagno di acqua e ghiaccio.
Quindi ho provveduto a filtrare finalmente il tutto su buchner sotto vuoto, con carta da filtro.
Dopo aver lasciato il tutto ad essiccare una mezz’ora con la pompa da vuoto accesa, il risultato finale è un “pacchetto” dalla forma dell’imbuto, del prodotto per il quale abbiamo lavorato finora.
Esso in questa fase contiene ancora impurità ed il passaggio successivo sarà la purificazione per ricristallizzazione, cosa che ho rimandato per assenza di tempo e stanchezza (era passata mezzanotte e mezza…).
A brevissimo la fase di ricristallizzazione finale...
Spero di non avervi annoiato, un saluto
Luigi
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ohilà
2014-09-24 08:54
Finalmente una persona nuova che "sporca provette" qui sul Forum, oltre ai soliti quattro gatti!
Continua così.
Ricristallizzandolo vengono fuori delle scagliette dorate molto belle.
I seguenti utenti ringraziano ohilà per questo messaggio: luigi_67
quimico
2014-09-24 10:02
Bravo, ci vuole altra gente che si sporca le mani (cosa da non fare in chimica...). Fa sempre piacere vederne...
Magari avessi modo e tempo per farlo anche io
Ora aspettiamo di vedere il prodotto purificato
I seguenti utenti ringraziano quimico per questo messaggio: luigi_67
Dott.MorenoZolghetti
2014-09-24 21:01
Un consiglio pratico: quando occorra raffreddare molto i reattori, al posto del ghiaccio in acqua è meglio usare ghiaccio e sale (miscela frigorifera), ma sempre e comunque in un contenitore isolato e mai in un cristallizzatore. Le scatole di polistirolo espanso (tipo quelle del pesce al mercato o quelle dei gelati artigianali) servono benissimo allo scopo e possono essere riutilizzate infinite volte. Le basse temperature si conservano, in questo tipo di contenitori, per alcune ore, senza problemi.
I seguenti utenti ringraziano Dott.MorenoZolghetti per questo messaggio: luigi_67, TrevizeGolanCz
luigi_67
2014-09-26 07:32
Salve,
intanto ringrazio tutti per le risposte e i consigli, validissimo quello del Dottore sulla miscela frigorifera e sui contenitori in polistirolo dei gelati, ne ho anche un paio a casa e credo che ne trasferirò uno dalla credenza della cucina al laboratorio
In ogni caso sono arrivato alla fine dell'esperienza. Ho proceduto infatti a purificare quella specie di pasticcone ottenuto mediante soluzione e ricristallizzazione.
Ho disciolto il tutto in una soluzione 1:1 di etanolo e acqua e ho messo a riscaldare agitando per favorire la solubilizzazione del prodotto.
Quando esso è completamente disciolto, la soluzione assume un colore giallo ocra.
Dopo aver fatto evaporare la soluzione e quindi lasciata raffreddare naturalmente, ho ottenuto precipitazione dei cristalli sul fondo del contenitore e la formazione di una "crosta" sulla superficie della soluzione stessa.
Dopo aver rimosso, non senza poche difficoltà, questa crosta, ho proceduto finalmente alla filtrazione sotto aspirazione dei cristalli ottenuti,
lavando con un po' d'acqua fredda e lasciando sotto aspirazione per una mezz'ora per rimuovere più acqua possibile.
Ho quindi lasciato a circa 45°C per una mezz'ora i cristalli per favorire la loro asciugatura e li ho quindi messi in essiccatore per una giornata.
Risultato finale: circa 9 grammi di prodotto secco e puro, con una resa di circa il 78%, considerate le varie approssimazioni. Il prodotto, sotto forma di cristalli gialli, ha un leggerissimo odore, molto delicato, che assomiglia alla vanillina di partenza, ma più dolciastro di questa.
Osservazioni e considerazioni finali: credo che non tutta la vanillina iniziale abbia partecipato alla reazione e credo infatti che buona parte della "crosta" che si era formata sulla soluzione in fase di raffreddamento, fosse proprio dovuta a questa. Inoltre si poteva forse "spremere" qualche altra cosa lavorando sulla soluzione iniziale ma non so quanto il gioco poteva valere la candela. Infine un po' di scarto quantitativo si ha con la parte di prodotto che resta aderente ai recipienti, che solubilizza nelle acque di lavaggio... ma vabbè, mi accontento.
Ultima nota di carattere pratico: consiglio di tenere a portata di mano un po' di acetone da ferramenta che può tornare utile alla fine per lavare la vetreria e gli accessori in quanto la semplice acqua è insufficiente a sciogliere efficacemente le incrostazioni di prodotto specie dove non si riesce ad intervenire meccanicamente: con l'acetone viene via tutto in un attimo.
Un saluto
Luigi
I seguenti utenti ringraziano luigi_67 per questo messaggio: ale93, Dott.MorenoZolghetti, thenicktm
Dott.MorenoZolghetti
2014-09-27 13:18
Ottimo consiglio quello dell'acetone, se ne reperisce facilmente di buona qualità, adatto allo scopo di lavare la vetreria, ma poi va ripassata con etanolo o acetone puri. Personalmente, dopo l'acetone del ferramenta, costandomi meno l'etanolo, impiego quello. L'acetone puro lo compro in farmacia e devo sempre firmare resistri inutili, per poterlo ritirare.
Il colore del prodotto (ma forse mi inganna l'illuminazione nella foto) mi pare ancora un po' scuro. Sono convinto che vada bene così, ma un punto di fusione, potrebbe darci la conferma.
I seguenti utenti ringraziano Dott.MorenoZolghetti per questo messaggio: luigi_67
Hamiltoniano
2017-09-27 20:20
Salve,
tempo fa ho svolto, assieme all'amico Pico, la sintesi del 4-(4'-idrossi-3'-metossifenile)-3-buten-2-one. La procedura che ho seguito è analoga a quelle descritte in precedenza e il prodotto ottenuto, dopo ricristallizzazione da soluzione etanolo acqua 1:1 si presenta come cristalli gialli molto luccicanti. Grazie alla gentile disponibilità di un professore universitario ho potuto registrare gli spettri IR (KBr) e 1H-NMR (CDCl3) del composto ottenuto.
Spero possano essere utili a qualcuno .
Saluti
Hamiltoniano
I seguenti utenti ringraziano Hamiltoniano per questo messaggio: NaClO, luigi_67